Elena Santarelli: “Ringrazio il Signore perché mio figlio non è immunodepresso”

Elena Santarelli torna a parlare della malattia del figlio Giacomo e mostra ancora una volta la sua forza

Elena Santarelli torna a raccontarsi in Quando l’amore fa rumore, un documentario firmato da Gabriele Parpiglia in onda su DPlay Plus. Nell’istant doc si parla di amore, ma soprattutto di voglia di farcela e di superare le difficoltà. Proprio come ha fatto la modella di Latina che, con grande coraggio, ha combattuto contro la malattia del figlio Giacomo.

Era il 2017 quando su Instagram, Elena aveva parlato per la prima volta del male di suo figlio, affermando di aver ricevuto “una diagnosi che un genitore non vorrebbe mai sentir pronunciare dai medici”. Poi l’inizio delle cure e la battaglia, sempre più dura, che è riuscita a vincere. Oggi Giacomo – Jack come lo chiama lei – sta bene ed è guarito. Il percorso per sconfiggere il tumore è stato lungo e doloroso, ma appartiene al passato.

Un periodo difficile che la Santarelli ha anche raccontato in un libro e che le ha insegnato ad apprezzare tutto ciò che ha. La modella classe 1981 è sposata dal 2014 con Bernardo Corradi e oltre a Giacomo ha un’altra figlia più piccola, Greta.

Nel corso dell’intervista rilascia a Gabriele Parpiglia, Elena ha svelato di essere particolarmente vicina agli immunodepressi che, oggi più che mai, stanno affrontando una battaglia durissima per la vita. Ogni mattina faccio il segno della croce – ha raccontato la showgirl – e dico ‘grazie Signore perché mio figlio non è immunodepresso’. Quindi rivolgo le preghiere a tutti quei bambini che lo sono e che stanno attraversando un momento difficile”.

La Santarelli sta vivendo queste giornate in casa con i figli e il marito, fra dirette su Instagram, giornate in cucina e sport. La modella è convinta che quello che ha vissuto in passato la stia aiutando ad affrontare la situazione in modo positivo. “Faccio sharing di consigli di cucina, di sport, di beauty secret – ha svelato -. E questo mi diverte e mi appaga.. In questo periodo non ho rinunciato neanche al ballo, ogni giorno mi prendo 10, 15 minuti per ballare, alzo la musica e parto… Non so come mi sarei comportata se non mi fosse accaduto quel capitolo nero nella mia vita, quindi adesso mi sento molto cambiata e molto grata”.