Ameremo sempre Meg Ryan, nonostante il botox

L’attrice appare definitivamente rovinata dalla chirurgia estetica. Ma ci sono 6 buone ragioni per perdonarle tutto

Meg Ryan, la fidanzatina d’America degli anni ’90, l’attrice simbolo della commedia americana di quegli anni, bella di una bellezza discreta, dolce e irresistibile al tempo stesso, si è rovinata con le sue mani.

L’ennesima attrice hollywoodiana che non ha saputo accettare il passare degli anni e si è deturpata a colpi di botox.

L’ultima apparizione al “Bentonville Film Festival”, a maggio 2017, ha calamitato l’attenzione dei media. Il volto ormai gonfio e irriconoscibile, a 55 anni (quasi 56) sembra addirittura più vecchia della sua età.

Eppure, non riusciamo a pensare “Ben le sta, se l’è cercata” e ad archiviarla definitivamente. Forse perché i suoi film hanno fatto sognare un’intera generazione. O perché Meg è stata il simbolo di tante ragazze diverse e lontane dai canoni tradizionali di bellezza stereotipata (tette grosse, labbra carnose, capelli lunghi), capace al contrario di conquistare gli uomini a colpi di simpatia e goffaggine.

E perché l’abbiamo amata così tanto che non c’è botox che tenga.

Per queste 6 valide ragioni:

1. Perché per anni è stata l’anti pin up alla Pamela Anderson: magra, poco seno, labbra sottili, naso a patata. Eppure bellissima, di una bellezza diversa, discreta ma comunque irresistibile, grazie al suo sorriso contagioso e al suo sguardo da cucciolo smarrito.

2. Perché è stata accanto al marito Dennis Quaid nei suoi anni più bui, aiutandolo ad uscire dalla dipendenza di alcol e droghe. Gli promise di sposarlo solo a patto che lui si disintossicasse. E così è stato.

3. Perché dopo essere stata accanto a Dennis sopportandone difficoltà (di cui sopra) e tradimenti, alla fine gli ha dato il benservito per il gladiatore Russell Crowe. Sante sì, ma fesse no!

4. Perché le sue commedie romantiche hanno fatto sognare un’intera generazione di donne negli anni ’90: Insonnia d’amore, French Kiss, Amarsi, C’è posta per te.

5. Perché è generosa: ha rifiutato tre ruoli che hanno fatto decollare la carriera di tre colleghe: Vivian in Pretty Woman, andato a Julia Roberts. Molly in Ghost che ha portato moltissima fortuna a Demi Moore. E Clarice ne Il silenzio degli Innocenti, che ha fatto vincere un Oscar a Jodie Foster.

6. Perché la scena del finto orgasmo di Harry ti presento Sally rimarrà nella storia del cinema. E ha ispirato moltissime donne…

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