Al Bano, il dolore per Ylenia: “L’ho persa in quel fiume”

Al Bano Carrisi racconta il suo dolore e torna a parlare della figlia Ylenia, scomparsa 25 anni fa

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Redazione

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Al Bano Carrisi torna a parlare della scomparsa della figlia Ylenia e del dramma che colpì lui e Romina Power 25 anni fa. Una tragedia che sconvolse l’intera famiglia Carrisi, portando, inevitabilmente l’attrice americana e il cantante ad allontanarsi.

Era il 1 gennaio del 1994 (31 dicembre 1993 in Louisiana) quando Ylenia telefonò per l’ultima volta alla sua famiglia. La ragazza si trovava a New Orleans dove era tornata dopo un viaggio con i genitori fatto qualche mese prima. Nella città aveva conosciuto Alexander Masakela, trombettista di strada che per molto tempo fu fra i maggiori imputati per la scomparsa della giovane.

Da allora Romina Power non ha mai smesso di cercare sua figlia e su Instagram ha spesso pubblicato appelli rivolti alla ragazza. L’attrice americana infatti è convinta che Ylenia sia viva e spera di poterla riabbracciare un giorno. Al Bano invece sembra pensarla diversamente. A svelarlo Libero Quotidiano che riporta le dichiarazioni di Al Bano.

Il cantante di Cellino San Marco avrebbe parlato per la prima volta della scomparsa di Ylenia in modo schietto e doloroso nella sua autobiografia. “Ho nutrito per anni la speranza, ma oggi so che se n’è andata tra le acque di quel fiume”, ha spiegato Al Bano.

L’artista pugliese fa riferimento alle rivelazioni di Albert Cordova, il guardiano dell’Audubon Aquarium of the Americas che affermò di aver visto il 6 gennaio del 1994 alle 23:30 una ragazza bionda che si tuffava nel Mississippi.

Sempre secondo Libero Quotidiano, Al Bano avrebbe affrontato il dolore per la perdita di Ylenia nel suo libro con grande difficoltà. Le sue parole lasciano trasparire una profonda tristezza e una ferita che non si è mai rimarginata: “Ho bevuto fino a stordirmi prima di aggiungere alla mia autobiografia la parte sulla scomparsa di mia figlia Ylenia. Poi ho chiamato il giornalista che ha collaborato con me alla stesura del libro, e ho dettato. Non ho neppure voluto rileggerlo”.