Perché ci si addormenta dopo il sesso (e perché succede di più agli uomini)

Addormentarsi dopo il sesso è fisiologico (specialmente per gli uomini) e non c'è nulla da offendersi. Ecco perché

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Un rapporto passionale, erotico, romantico, soddisfacente e appagante, eppure a pochi minuti dall’apice del piacere lui sbadiglia e si addormenta. No, non c’è da preoccuparsi e neanche da offendersi temendo che si sia annoiato e che non si sia divertito: è fisiologico, naturale e dipende principalmente dagli ormoni prodotti durante il sesso.

Fare sesso migliora il sonno

Ormai è scientificamente provato: il sesso e l’autoerotismo migliorano la qualità del sonno. La questione è fisiologica e dipende dagli ormoni prodotti con il piacere. Sono l’ossitocina, l’ormone dell’amore e delle coccole; la prolattina, l’ormone della sazietà; e le endorfine, sostanze simili alla morfina, che danno il senso dell’appagamento, di distensione e del piacere raggiunto: questo mix agevola e facilita la distensione, alleggerisce la mente, rilassa e di conseguenza concilia il sonno.

Zero stress

La sessualità e il piacere d’altro canto contrastano la produzione del cortisolo, l’ormone dell’allerta, dell’eccitazione e della vigilanza, che viene associato alle situazioni di stress e emergenza. Azzerando quasi la produzione di questo ormone, il corpo è in uno stato di benessere e pace ideale per il riposo.

Gli uomini che si addormentano

Sono quasi sempre gli uomini che cedono al sonno dopo il rapporto di sesso e questo perché sono più sensibili alla prolattina, che li rende più stanchi e assonnati. Infatti con l’eiaculazione gli uomini producono sostanze chimiche e neurotrasmettitori che conciliano il rilassamento. Sono la noradrenalina, la serotonina, l’ossitocina, la vasopressina, l’ossido nitrico e la prolattina appunto. Durante il sonno i livelli di prolattina sono alti, quindi per una pura proprietà commutativa quando i livelli di prolattina nel post orgasmo sono alti, il corpo si trova nella condizione ideale per il sonno. Il livello di prolattina è anche quello che determina il tempo di recupero (o periodo refrattario) necessario tra un rapporto e l’altro. Per gli uomini carenti di prolattina, il tempo di recupero è minore proprio perché sono più reattivi e meno assonnati.

Per le donne è tempo di coccole

Le donne sembrano meno sensibili al post orgasmo e alla produzione di quegli ormoni dell’amore che le accompagnano anche nella gravidanza, nel parto e in allattamento. Sono più abituate, forse. A loro questi ormoni non provocano un crollo quasi immediato, reagiscono in modo più lento e più romantico. Per loro, il post orgasmo è il tempo dell’attaccamento emotivo, dell’empatia, delle coccole, comandate proprio dalla produzione di ossitocina.

La melatonina

Anche l’ossitocina e la vasopressina sono associate al sonno e accompagnano la produzione di melatonina, l’ormone che regola i cicli biologici, incluso quello del dormi-veglia. La melatonina spesso viene suggerito in forma di integratore proprio a chi ha problemi con il sonno o a chi torna da un viaggio lungo e si porta dietro squilibri legati al jet lag. Nella sessualità, l’integrazione di melatonina è del tutto naturale!

Il rilassamento dei muscoli

Un altro motivo per cui sentono meno la stanchezza dopo il sesso sta nella loro costituzione corporea, normalmente più esile rispetto a quella maschile. Lo sforzo fisico del rapporto sessuale infatti riduce la presenza di glicogeno, la molecola responsabile della produzione di energia nei muscoli, rendendo il corpo più morbido, stanco e assonnato. Avendo gli uomini una massa muscolare maggiore rispetto alle donne, è probabile che la sensazione di stanchezza sia più evidente.

Sera, giorno o penombra

È chiaro che la luce è una condizione determinante per la predisposizione al sonno. Al buio è più facile rilassarsi, mentre con le luci accese il corpo rimane vigile e in allerta, producendo proprio quel cortisolo che contrasta il rilassamento. Quindi fare sesso di giorno o con le luci accese potrebbe evitare o ritardare l’addormentamento, mentre le coccole prima la sera o nella penombra delle serrande abbassate lo facilitano. Poi, è evidente, in pieno giorno la mente è operativa, attenta anche alle commissioni e agli impegni di tutti i giorni, quindi è meno probabile che possa staccare completamente e lasciarsi andare al sonno.

Idem per l’autoerotismo

Ovviamente tutto questo vale anche nel caso della masturbazione. L’autoerotismo provoca piacere e porta all’orgasmo, e spesso anzi ci si lascia andare molto più che non in coppia. Gli ormoni prodotti sono esattamente gli stessi ed è evidente lo stato di benessere e relax che si prova anche in solitaria.

Basta saperla prendere

Non esistono comunque delle regole assolute ed è impossibile generalizzare sulla reazione all’orgasmo e alla sessualità. Ogni persona reagisce a modo proprio e molto dipende anche dal momento individuale che si sta vivendo, dallo stato di stress, dalle preoccupazioni e dalla fase della coppia: se è fresca di conoscenza per cui si ha voglia di stare molto insieme o scoprirsi (da svegli!), o se si è raggiunta quella confidenza per cui ci si lascia andare al sonno senza timore. È importante conoscersi e prendere l’eventuale addormentamento senza permalosità, ma anzi valorizzando l’aspetto importante: se lui si addormenta è perché è in pace e si sente a suo agio e il suo corpo ha prodotto esattamente quello che avrebbe dovuto produrre dopo il piacere intenso.