Litighiamo sempre ma ci amiamo: cosa fare?

Quando è normale e quando è troppo. Come gestire le marette di coppia

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

L‘amore non è bello se non è litigarello, recita il detto. Ma quando è troppo è troppo. “Litighiamo tutti i giorni, tutto il giorno. I nostri amici dicono che siamo come cane e gatto, ma noi ci amiamo. È il nostro modo di comunicare”, scrive la nostra lettrice Elena, 33 anni.

Siete innamorate, siete sopravvissute al primo appuntamento, alla prima volta che avete fatto sesso, all’incontro con i suoceri e persino alla convivenza, quindi ormai pensate di sapere tutto sulle relazioni, ma vi converrebbe tenervi pronte per gli imprevisti. Tanto per cominciare, ogni storia, per quanto perfetta possa apparire dall’esterno, ha degli intoppi e dei piccoli inconvenienti che possono mettere a repentaglio anche la relazione più solida. Il trucco sta nel non lasciarsi prendere dal panico e nel non darsi alla macchia quando la situazione si complica, ma nell’affrontare i problemi e capire se si tratta di:

  1. segnali del fatto che le cose tra voi devono cambiare;
  2. indicazioni del fatto che uno dei due deve fare un profondo esame di coscienza;
  3. la storia è agli sgoccioli.

Se volete che regni l’amore, dovrete lottare (e non necessariamente a colpi d’accetta).

Primi segnali di pericolo

I primi segnali di pericolo sono quelle sensazioni intuitive e istintive che sentite fin dagli esordi della vostra storia. Quelli che fingete di non vedere o che ignorate consapevolmente perché non volete sembrare paranoiche e vi rifiutate di rovinare una storia promettente. Il punto è che, purtroppo, le sensazioni istintive sono sintomi di problemi più grossi destinati a emergere prima o poi, che vanno risolti il prima possibile, in modo da poterli archiviare.

Avete la sensazione di non potervi fidare di lui

“Non posso fidarmi di Mirko. Giura che si ricorderà di prenotare le vacanze e arrivare in orario a casa per la festa del mio compleanno, eppure riesce sempre a dimenticarsi. Siamo al punto che mi fa stare in ansia praticamente sempre.” Carla, 30 anni. La fiducia è qualcosa in più della fedeltà; è la certezza che lui si comporterà bene quando sarete insieme e non vi deluderà. Se temete di non poter mai lasciare il vostro uomo da solo, vi preoccupate di quello che potrebbe fare o non fare o avete paura che non arrivi puntuale, che non si ricordi di venirvi a prendere all’aeroporto e che dimentichi persino di dire le cose giuste quando vi incontrate con i tuoi, ebbene, avete a che fare con un immaturo. Ricordate, se riesce ad arrivare al lavoro in orario e a non perdere il suo impiego, può farcela a essere puntuale anche se ha appuntamento con voi. Se non lo fa, è un brutto segno, indica che quello che è importante per voi non lo è altrettanto per lui e che lui farà sempre e solo quello che vuole, quando vuole.

Questioni di denaro

“Sono una formichina, lui è una cicala. Cerco sempre di mettere da parte qualche soldo per i tempi duri, mentre lui è capace di gesti esagerati, con i suoi soldi, ma è pieno di debiti fino al collo.” Susanna, 34 anni. Le questioni di soldi sono tra le più controverse e ardue per la maggior parte delle coppie. Se litigate regolarmente per questioni di denaro, è probabile che uno di voi due abbia le mani bucate e dorma sonni tranquilli nonostante i debiti, o che preferisca vivere al di sopra dei propri mezzi, mentre l’altro forse è più parco, magari tirchio. Questa è una combinazione perfetta per creare risentimento reciproco, soprattutto se uno di voi finisce sempre per saldare i debiti. Il vero problema, tuttavia, è che il denaro finisce per influenzare le future scelte comuni. Se state con un uomo che non intende risparmiare e a cui non importa di avere debiti, preparatevi a un futuro di incertezza finanziaria. Se state con uno molto “oculato”, preparatevi a un futuro di controlli spietati su come spendete.

Non potete confidarvi con lui

“Una volta ho raccontato a Samuele che, quando mi arrabbiavo con il mio ex, di solito lo tradivo, e gli ho anche detto che questa cosa non l’avevo mai confessata a nessuno. Si è mostrato molto comprensivo fino alla prima volta che abbiamo litigato: mi ha rinfacciato tutto e da allora ha continuato a farlo ogni volta che abbiamo avuto delle discussioni.” Luisa, 30 anni. Quando siamo innamorate, attraversiamo la fase dell’apertura reciproca, in cui ciascuno condivide con l’altro qualcosa di molto intimo che lo rende in qualche modo vulnerabile. È un momento normale di ogni storia e la condivisione è uno dei modi in cui si impara la fiducia l’una nell’altro. Tuttavia, se quanto gli avete raccontato vi si ritorce contro, c’è la possibilità che la confidenza non sia reciproca e che lui si stia armando contro di voi. Allo stesso modo, se un uomo vi fa delle confidenze e rimanete chiuse come ricci, gli state inviando un segnale di mancanza di fiducia. Se così fosse, cosa vi induce a restare con lui?

Controlla la vostra vita

“All’inizio mi piaceva che il mio ex ci tenesse così tanto a me da consigliarmi sull’abbigliamento, sul trucco, ma poi ha iniziato a esprimere opinioni sui miei amici, quali andavano bene e quali no, su cosa dovevo mangiare e dire. Mi sono resa conto che era un maniaco del controllo e che gli stavo lasciando prendere le redini della mia esistenza!” Anna, 28 anni. Gli uomini con la tendenza al controllo sono difficili da individuare, perché l’attenzione e l’occhio per i dettagli possono rapidamente trasformarsi in tattiche per imprigionarvi. Se uscite con uno che vi dice chi dovreste frequentare e chi no, quello che potete fare e quello che dovete indossare, allora frequentate un maniaco del controllo. Non ci sono metodi efficaci per risolvere questo tipo di situazioni, quindi cercate di liberarvi di lui il più rapidamente possibile perché le cose possono solo peggiorare.

Non c’è mai quando avete bisogno di lui

“Pensavo che Giò fosse affidabile, finché mia madre si è ammalata gravemente. Avevo bisogno di lui, ma lui aveva da fare con i suoi amici, o teneva il cellulare spento, e quando finalmente ci vedevamo, mi chiedeva se potevamo cambiare argomento perché parlare di malattie lo faceva stare male.” Lisa, 34 anni. La sua presenza nei momenti in cui avete bisogno significa che è capace di anteporre le vostre esigenze alle sue, di stare con voi in salute e in malattia, di tenervi la mano quando siete tristi e, in generale, di essere affidabile e responsabile nel modo che vi fa bene. Se vi sentite abbandonate o messe in disparte nei momenti difficili, c’è il rischio che sia assente sia dal punto di vista fisico sia emotivo. Talvolta bisogna insegnare agli uomini come stare vicino a una donna in modo costruttivo (e viceversa).