Eiaculazione ritardata, perché può essere un problema per lui e per la coppia

L'eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale maschile che può mettere in grossa crisi l'autostima di lui e la relazione

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Inizialmente e in giovane età può anche sembrare una buona cosa, ma in realtà l’eiaculazione ritardata o l’impossibilità a raggiungere l’orgasmo è un grande problema, per lui e anche per la coppia. Si tratta della terza più comune disfunzione sessuale maschile dopo l’impotenza e l’eiaculazione precoce. Ma di cosa si tratta? E perché può davvero mettere in crisi la relazione? Proviamo a capire meglio quali sono le cause e cosa fare.

Di cosa si tratta

Possiamo definire eiaculazione ritardata quella disfunzione sessuale maschile che consiste nella totale incapacità o grandissima difficoltà a raggiungere l’orgasmo e eiaculare, durante la masturbazione o il rapporto sessuale. Il riflesso eiaculatorio dunque, al contrario della disfunzione dell’eiaculazione precoce, non insorge o si attiva solo dopo un periodo prolungato. Si chiama anorgasmia l’incapacità a raggiungere l’orgasmo o rinvio orgasmico quella lunga attesa fino all’apice del piacere. Per dare qualche numero? Mediamente un rapporto sessuale dura 6-7 minuti dalla spinta attiva, ma il tempo si contrae tra i 60 secondi e i 2 minuti per gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce, mentre si dilata fino a 30-45 minuti per chi ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo.

I tipi di ritardo

L’eiaculazione ritardata è classificata a seconda di diversi criteri, per esempio in base all’età in cui compare. In questo caso si tratta di eiaculazione ritardata primaria se compare fin dai primi rapporti in giovane età, o di secondaria se il ritardo si manifesta in età più adulta. In riferimento alla situazione e al contesto, possiamo parlare di eiaculazione ritardata situazionale se compare saltuariamente, in determinate situazioni o con una specifica partner; o assoluta quando la difficoltà è costante e totale. Ancora, una distinzione molto importante è quella che considera le cause: si dice di base organica, quella – meno frequente – causata da farmaci o malattie; è invece psicologica quella dovuta a stress, ansia, inadeguatezza. Anche l’intensità non è sempre uguale per tutti. L’eiaculazione ritardata si presenta in forma lieve o moderata se grazie alla stimolazione manuale, ad alcune specifiche posizioni o condizioni è possibile raggiungere il piacere estremo. Alcuni uomini ad esempio non riesco a eiaculare in presenza di un/una partner, ma non hanno difficoltà a farlo masturbandosi in solitaria.

Le cause organiche

Nonostante sia piuttosto raro, esistono alcune condizioni organiche che determinano il ritardo nell’eiaculazione. Tra questi possiamo citare il diabete e l’ipotiroidismo. Malattie più invasive e gravi come il morbo di Parkinson, le neuropatie e la sclerosi multipla possono incidere negativamente sulla capacità a eiaculare. Tra i farmaci capaci di condizionare la durata dei rapporti troviamo innanzitutto gli antidepressivi, ma anche i neurolettici, i narcotici e i cannabinoidi. L’alcol ha effetti differenti da persona a persona, perché è in grado di disinibire, ma anche – se consumato in quantità eccessive – di provocare ritardi dell’eiaculazione.

Trattenere e non lasciare andare

In realtà nella maggior parte dei casi le cause dell’eiaculazione ritardata sono di natura psicologica (75%). L’ansia da prestazione può portare all’eiaculazione precoce o ritardata più o meno nella stessa misura. Esattamente come per chi raggiunge l’orgasmo in troppo poco tempo, il ritardo porta alla luce delle insicurezze e fragilità. Se ne parla molto più frequentemente al femminile, di quelle donne che hanno difficoltà a lasciarsi andare e raggiungere l’orgasmo, ma la dinamica è molto simile. Raggiungere l’orgasmo implica una capacità a lasciarsi andare totalmente, senza controllo. Alcuni uomini, così come le donne, semplicemente non sono disposti a perderlo. Poi c’è la relazione di fiducia e intimità con lei e per esempio alcuni uomini non sono disposti a cedere una parte di sé, a donarla, e così trattengono, persino lo sperma.

Vergogna e difficoltà di lui

Rispetto all’eiaculazione precoce, quella ritardata può essere camuffata meglio, almeno per un po’. A lungo andare però, specialmente per le relazioni durature e stabili, il problema può diventare importante. L’uomo che si vanta dei lunghi tempi di resistenza, inizia a sentirsi inadeguato e frustrato. Spesso le disfunzioni dell’eiaculazione portano anche alla disfunzione erettile (impotenza) o addirittura all’astinenza.

E lei?

La difficoltà a eiaculare però riguarda anche lei. Se può essere “strumentale” per le donne che hanno bisogno di tempo per raggiungere l’orgasmo, è anche vero che a lungo andare può essere sfinente e svilente. Davanti ad un partner che pare non “cedere”, lei si sente inadeguata, non abbastanza eccitante, incapace. Inizia a mettere in discussione la sua capacità di attrarre il partner, di fare sesso con lui, di condividere il piacere. Diversamente lei può sviluppare una grande rabbia e risentimento, fino anche ad arrivare a lasciarlo.

Cosa fare

Inutile dire che il problema va affrontato, individualmente e in coppia, fin da subito proprio per evitare che degeneri o che rovini la relazione. Aprirsi alla partner e mettere alla luce le difficoltà è un gesto di grande fiducia, e non può che essere apprezzato, senza vergogna. Anche lei però ha tutto il diritto a esprimere dubbi, perplessità o insoddisfazioni se percepisce qualcosa di anomalo nei tempi e ritmi del rapporto. Aprire il discorso, senza accusa e giudizio, può aiutare il partner a parlare, ad affrontare il problema, a confrontarsi. Può essere più facile partire dalle sensazioni che lei sente e da cosa prova nella relazione, in riferimento a questa situazione. Sicuramente un professionista può aiutare a comprendere le cause del problema e magari proporre esercizi, comportamenti che possano aiutare lui a eiaculare e la coppia a condividere dei momenti di piacere.