Ecco 10 buone ragioni per cui ogni tanto bisogna stare da soli

Pensate che stare soli sia una cosa noiosa, brutta, deprimente? Beh, vi sbagliate. Perché la solitudine in alcuni casi ci rende persone migliori

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Stare da soli non è facile e la maggior parte delle persone non ama passare il suo tempo nella completa solitudine. Probabilmente la ragione è da ricercare nel fatto che molti si sentono in qualche modo socialmente rifiutati se si ritrovano spesso da soli. Tuttavia, la solitudine e l’isolamento non sono esattamente la stessa cosa. La solitudine è una scelta: significa che, in realtà e consapevolmente, si sceglie di trascorrere del tempo da sole perché ci si trova a proprio agio e perché serve a stare meglio con se stessi. La solitudine può, infatti, rendere le persone maggiormente autosufficienti, può accrescere l’autostima e la fiducia nei propri mezzi e può aiutare a conoscere molto meglio se stesse, con tutti i punti di forza e le debolezze.

Rilassarsi

Vediamo di approfondire i punti a favore dello stare soli, una situazione che, a primo acchito, può annoiare o addirittura spaventare molti di noi. Innanzitutto, grazie alla solitudine è possibile riavviare il cervello e rilassarsi. È assolutamente necessario dare al nostro cervello la possibilità di riposare e di ricostituirsi. Essere da soli, senza distrazioni, regala la possibilità di liberare la mente, di mettere a fuoco le situazioni e di pensare più chiaramente. È, quindi, una straordinaria opportunità per dare nuovo slancio alla mente e al corpo.

Imparare qualcosa di nuovo

Stando da soli, si può imparare qualcosa di nuovo. L’apprendimento è l’aspetto più importante del vivere da soli, risulta incredibilmente più efficiente quando non si hanno responsabilità sociali, quando non si ha una famiglia di cui prendersi cura o un partner da intrattenere e, in più, fornisce qualcosa di cui parlare quando si rientra in società. L’apprendimento non è solo collegato alla lettura di libri, che rimangono una grande fonte di conoscenza, ma anche ad attività pratiche, come per esempio lo studio di una lingua straniera.

Diventare indipendenti

Stare da soli insegna, poi, ad essere indipendenti ed autosufficienti. L’indipendenza di spirito e nello stile di vita può portare a una maggiore produttività e ad una più alta soddisfazione personale. Una volta ottenuto un solido approccio individuale alle cose, infatti, ci si sente in grado di fare tutto, di seguire le proprie ambizioni, senza dover aspettare incoraggiamenti o conferme provenienti dall’esterno.

Accendere la creatività

Grazie alla solitudine è possibile anche accrescere la propria creatività. Quest’ultima fiorisce soprattutto quando non ci sono influenze esterne. Quando si vuole tinteggiare la casa, dipingere un quadro, progettare qualsiasi cosa, scrivere, inventare, trascorrere del tempo in tranquillità, è necessario lasciare massima libertà al genio immaginativo.

Appassionarsi a qualcosa

Esplorando le proprie abilità ed i propri interessi, si può persino trovare una passione, fino ad allora nascosta, che cambierà l’intero corso dell’esistenza. Solo così si possono esplorare tutte le possibilità e si può vivere un’esperienza più gratificante.

Delineare nuovi obiettivi

Stare da soli consente, inoltre, di impostare nuovi obiettivi e di cercare nuove strade per perseguirli e per raggiungerli. Nei momenti di solitudine, si può ragionare sui propri sogni e sulle nuove mete, personali e lavorative; si può pensare seriamente a cosa si vuole veramente realizzare nella vita e fare un piano concreto per centrare il bersaglio.

Migliorare il rapporto con gli altri

Sembrerebbe paradossale ma, grazie alla solitudine, è anche possibile migliorare le relazioni con gli altri. Passando del tempo soli con se stessi, si raggiunge una migliore comprensione di ciò che si è nel profondo e di ciò che si desidera nella vita. Partendo da questi presupposti, è molto più probabile che si riescano a compiere scelte migliori anche in campo relazionale. Si cominciano a fare delle scelte, ci si circonda solo di persone fidate ed affini, si apprezzano maggiormente i rapporti importanti.

Vedere le cose da un’altra prospettiva (migliore)

Il punto sopra è legato a doppia mandata con un altro motivo per cui è consigliabile passare del tempo da soli. La solitudine, infatti, aiuta a mettere le cose nella giusta prospettiva. Mancando l’influenza di altre persone, si è liberi di valutare ciò che è importante per se stessi, sia in campo lavorativo che affettivo, e dare il giusto peso ai propri sentimenti e alle proprie esigenze. Quando la mente è calma, quando non c’è fretta, è possibile ascoltare la propria voce interiore. Stando da soli, si può ascoltare se stessi, scoprire i propri sogni, credere in se stessi e concentrarsi sulle proprie qualità e sulla propria unicità.

Risolvere i problemi

La solitudine consente, inoltre, di trovare una soluzione efficace a molti problemi che potrebbero sembrare insormontabili. E anche se una soluzione non è imminente, il solo fatto di essersi presi del tempo per analizzare il problema più a fondo è in grado di portare la pace e un certo coraggio per andare avanti.

Stimolare il cervello

Molti pensano, infine, che stare da soli sia noioso: quando si è in compagnia delle altre persone, c’è l’indubbio vantaggio che molte menti lavorano insieme alla ricerca di un’attività piacevole, mentre quando si è da soli tutto il lavoro ricade su un solo cervello. Ma questo può diventare una grande opportunità. Come abbiamo visto, basta tenere gli occhi e la mente sempre aperti.