20 errori comuni degli uomini quando fanno sesso

Monotonia, mancanza di delicatezza e falsi miti sul sesso possono rendere pessimi amanti. Per fortuna basta uscire dai soliti schemi per notare la differenza.

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Veronica Colella

Sex Editor

Content writer con una laurea in Scienze antropologiche e un passato tra musei e archivi. Scrive di sessualità e questioni di genere da un punto di vista sex positive, con la consapevolezza che non esistono risposte semplici a psicodrammi complessi.

Sarà vero che le donne che amano gli uomini risultano in media meno soddisfatte della loro vita sessuale, come suggeriscono alcuni studi? In maniera provocatoria, Shan Boodram ha sollevato la questione nel suo podcast Lovers and friends: quello che rende alcuni uomini eterosessuali così noiosi a letto è la paura di lasciarsi andare, di essere avventurosi, di uscire dalla loro comfort zone. A dirlo non sono (solo) le donne, ma gli uomini che si sono accorti di quante cose divertenti si stavano perdendo a causa di falsi miti e stereotipi sulla sessualità.

Sulla scia di queste considerazioni, ecco quelli che secondo noi sono gli errori più comuni da parte maschile, consapevoli del fatto che si tratta di generalizzazioni e non di verità assolute.

Presumere di sapere già tutto

Ormai lo sappiamo, il mito dell’uomo che non deve chiedere mai è crollato. Un conto è avere fiducia in se stessi, un altro pensare di non avere nulla da imparare. Chi è poco ricettivo ai suggerimenti può essere una vittima dell’effetto Dunning-Kruger, ovvero il curioso fenomeno per cui chi meno sa è più convinto di sapere, una persona molto suscettibile o un presuntuoso. In ogni caso, il risultato è spesso deludente.

Dare per scontato che siamo tutte uguali

Un errore in buona fede è quello di chi non tiene conto delle differenze soggettive: non abbiamo tutte la stessa sensibilità, né troviamo eccitanti le stesse cose. C’è chi ama essere toccata in un modo e chi in un altro, chi trova una posizione molto piacevole e chi dolorosa, chi ha orgasmi bellissimi se le toccano il seno al momento e nel modo giusto e chi non prova assolutamente niente, se non una punta di fastidio.

Non conoscere il proprio corpo

A differenza delle donne gli uomini si fanno meno problemi a scoprire le gioie della masturbazione. Ma non è detto che si siano mai spinti a considerare zone erogene diverse da quella più ovvia. Conoscersi meglio aiuta a essere amanti migliori, oltre a costituire uno stimolo alla curiosità.

Credere che sperimentare svilisca la loro mascolinità

La visione del sesso che la società propone agli uomini è altrettanto restrittiva, anche se in modo diverso. Il timore di non essere veri uomini se si sperimentano sensazioni o ruoli che non seguono il copione eteronormativo può inibire, o obbligare a una monotonia che alla lunga può spegnere il desiderio di entrambi.

Pensare di doverne sempre avere voglia

Sì, anche gli uomini hanno il diritto di non voler fare sesso. La ricercatrice Sarah Hunter Murray ha cercato di decostruire i miti sul desiderio maschile nel suo saggio Not always in the mood, a cominciare dall’idea che gli uomini siano interessati a una cosa soltanto e lo siano 24 ore su 24. Va bene volere le coccole, va bene avere mal di testa, va bene avere bisogni emotivi e non solo sessuali.

Considerare i sex toys pericolosi rivali

Essere gelosi o diffidenti nei confronti dei giocattoli di coppia vuol dire precludersi la possibilità di usarli insieme, oltre a quella di allargare i propri orizzonti in fatto di piacere. Nella serena consapevolezza che un oggetto inanimato non può davvero competere con un essere umano, a prescindere dalla potenza delle vibrazioni.

Fare confronti e paragoni

Se è fastidioso fuori dal letto, figuriamoci quando i paragoni riguardano l’intimità. Che siano domande inopportune nate da un sottile senso di competizione o confronti indelicati, il rischio è che dalla passione si arrivi al litigio a porte sbattute.

Scambiare il silenzio per assenso

In tema di consenso, si tende a presumere che l’assenza di un “no” esplicito equivalga a un sì. Purtroppo, non funziona così: c’è chi risponde al disagio diventando muta, immobile o chiudendo gli occhi. Ecco perché bisogna prestare attenzione anche ai segnali non-verbali e nel dubbio, fermarsi un momento per chiedere all’altra persona se è tutto ok.

Credere che il sesso sia un diritto

In coppia uno dei motivi più frequenti di crisi è sentirsi trascurati, poco desiderati, respinti. Forse non sarà una necessità di base come il cibo o il sonno, ma il benessere passa anche attraverso il sesso. Tuttavia, offendersi e tenere il muso è da immaturi. È molto più attraente chi sa comunicare le proprie necessità senza ricatti emotivi.

Ignorare che il desiderio è anche responsivo

Sapevate che il desiderio non è sempre spontaneo? Per alcune persone è più facile che sia responsivo, ovvero che nasca dalla situazione e dalle sensazioni provate al momento. Anziché reagire con frustrazione a eventuali cali di desiderio, propri o della compagna, lavorare sull’atmosfera potrebbe aiutare.

Saltare subito al sodo

Delicatezza prima di tutto. Un approccio troppo rozzo rischia di risultare più maldestro che sexy, tanto più che per chi ha un clitoride potrebbe essere doloroso. Meglio prendersi del tempo e lasciarsi guidare dal linguaggio del corpo dell’altra.

Dare troppa importanza alla penetrazione

Quel momento può essere molto bello, ma non è la sola cosa che si può fare a letto. Il piacere passa anche attraverso baci, carezze, sesso orale, sesso intercrurale e tutte le altre variabili che vi vengono in mente.

Credere ai falsi miti sulle dimensioni

Proprio perché la penetrazione non è tutto, farne solo una questione di dimensioni è eccessivo. Ogni persona ha le sue preferenze, ma è davvero difficile che costituiscano un ostacolo insormontabile. Viceversa, chi può vantare dimensioni sopra la media potrebbe peccare di pigrizia o di inventiva.

Vivere il sesso come una performance

Su questo i sessuologi tendono a essere unanimi: il sesso non è una gara. Se lo si vive come una performance è per via di pressioni sociali e culturali che non hanno niente a che fare con il piacere, tantomeno quello delle donne.

Pensare all’orgasmo di lei come a un traguardo

Se lasciarsi andare solo quando lei è pienamente soddisfatta è un atto di galanteria, insistere troppo può avere l’effetto contrario: l’idea che il sesso debba seguire uno schema preciso e sempre uguale è limitante, oltre a mettere addosso una sgradita pressione.

Sottovalutare i benefici della cardio

Una revisione sistematica sul tema, pubblicata nel 2018 su Sexual Medicine, suggerisce che un regime moderato di allenamento cardiovascolare – corsa, nuoto, bicicletta, cardio fitness – abbia effetti positivi anche sulla qualità e sulla durata dell’erezione. E allontana i rischi di disfunzione erettile.

Non prendersi cura di sé

Sicuramente essere puliti e ordinati aiuta, mentre un aspetto trascurato può farvi perdere molti punti. In fondo basta poco, giusto una solida routine di igiene personale e un tocco di manscaping.

Essere troppo silenziosi

Mentre la risposta sessuale degli uomini è legata a stimoli visivi, spiegano gli autori di uno studio pubblicato nel 2013 su una rivista del gruppo Nature, quella delle donne è più complessa, legata a tutti e cinque i sensi. Ecco perché rimanere in silenzio per timidezza o paura di essere giudicati si può considerare un errore.

Confondere realtà e fantasia

Lo abbiamo detto più volte, il porno non è materiale educativo. Quello mainstream in particolare è modellato su fantasie maschili, anche piuttosto datate. E può portare a seri fraintendimenti su cosa sia piacevole nella realtà.

Postliminari, questi sconosciuti

Magari non funziona così per tutte, ma molte donne apprezzano quando la connessione fisica ed emotiva del sesso si estende anche ai postliminari. Tanto più che non è detto che tutto debba finire dopo il primo orgasmo.