Tosse: tipologie, cause e rimedi

La tosse è un sintomo che può essere legato a condizioni di diversa natura. Scopri quali sono le cause, le tipologie, i rimedi efficaci da adottare.

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Alessandro Antonio Labate

Medico chirurgo specialista in Medicina Interna

Medico chirurgo specialista in Medicina Interna. Dirigente Medico presso il reparto di Malattie respiratorie dell’Azienda Ospedaliera di Perugia.

La tosse può essere un sintomo di breve durata o assumere un decorso cronico in alcuni casi. Le cause possono essere molteplici e comprendono le comuni infezioni e le malattie respiratorie croniche.

Comprendere il tipo di tosse che abbiamo, aiuta ad intraprendere la corretta terapia. Scopriamo che cos’è la tosse, quali sono le principali tipologie, le cause e i rimedi possibili da adottare.

Che cos’è la tosse

Come accennato, si tratta di un sintomo e non di una patologia: questo significa che l’organismo ci sta inviando un segnale per farci capire che qualcosa non va. Nello specifico, la tosse è un riflesso spontaneo e incontrollato attraverso il quale il corpo ci comunica che sta “combattendo” contro qualcosa che gli sta provocando irritazione.

È dunque un meccanismo naturale di difesa, funzionale a liberare le vie respiratorie da corpi estranei o da secrezioni in eccesso. Normalmente, gola e polmoni producono piccole quantità di muco per mantenere umide le vie aeree, nonché per assicurarsi una piccola barriera protettiva contro germi e sostanze irritanti che potremmo aspirare. I colpi di tosse ci aiutano ad eliminare tutto quello che può essere dannoso per l’organismo.

Tipologie di tosse

La tosse può presentarsi in modo differente, dunque avere delle caratteristiche specifiche che ci consentono di distinguere una tipologia dall’altra. Esistono diversi criteri per classificare la tosse, in particolare esiste una classificazione basata sulla durata:

  • tosse acuta, quando la sua durata non supera le tre settimane;
  • tosse subacuta se comprende un arco temporale che va dalle tre alle otto settimane;
  • tosse cronica o persistente, quando perdura per oltre 8 settimane.

Esistono ulteriori classificazioni basate su un criterio qualitativo:

  • tosse secca o stizzosa. In questo caso riproduce un suono appunto “secco”, poiché non va a sollecitare muco o catarro;
  • tosse grassa (o anche produttiva o catarrale). Spesso è l’evoluzione di quella secca e ha un suono cavernoso dal momento che solleva il catarro prodotto per espellerlo. Questo può essere di colore bianco, giallo, verdognolo e in alcuni casi rosso, perché contiene del sangue;

Ulteriori criteri di classificazione comprendono la fase della giornata in cui si presenta o i sintomi a cui si accompagna:

  • tosse diurna;
  • tosse notturna;
  • tosse con respiro sibilante, che si verifica quando le vie aeree sono bloccate. Può essere associata tanto a un’infezione quanto a una condizione cronica da non sottovalutare, come l’asma;
  • tosse con vomito. Più frequente nei bambini, è correlata a conati di vomito.

Quali sono i sintomi a cui si associa la tosse

La tosse può essere associata a faringodinia (dolore alla gola), odinofagia (dolore durante la deglutizione) e dolore al petto. Se è presente un’infezione, potrebbero essere presenti anche altri sintomi come febbre, debolezza, perdita di appetito e di peso, affaticamento, dolori articolari. Se la febbre e altri sintomi persistono, è necessario consultare un medico quando prima.

Quali sono le cause della tosse

A provocare la tosse possono essere un gran numero di fattori, tra cui allergeni e irritanti come:

  • il fumo, spesso causa di tosse cronica;
  • la muffa;
  • i peli di animali domestici;
  • la polvere;
  • il polline;
  • profumi e detergenti;
  • alcuni farmaci.

La tosse acuta può poi essere provocata da condizioni mediche come:

  • un’infezione del tratto respiratorio superiore, dunque a carico della gola, della trachea, tra cui raffreddore, influenza, sinusite, pertosse (patologia che spesso riguarda bambini e lattanti e si associa a dispnea e tosse definita “canina” per le sue caratteristiche).
  • un’infezione del tratto respiratorio inferiore che colpisce i polmoni o le vie aeree inferiori come la bronchite, la polmonite;
  • allergie, come la rinite allergica o la febbre da fieno.
  • La riesacerbazione di una patologia respiratoria cronica.

Se invece la tosse è cronica, potrebbe nascondere una o più di queste condizioni:

  • disturbi della gola, come quelle a carico delle corde vocali;
  • bronchite cronica;
  • malattia polmonare cronica ostruttiva (BCPO);
  • altre condizioni polmonari;
  • insufficienza cardiaca o altre condizioni del muscolo cardiaco;
  • allergie;
  • asma;
  • malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). La gola si irrita per la fuoriuscita degli acidi dallo stomaco. Questi, invece di scendere verso l’intestino risalgono verso l’esofago causando un bruciore di stomaco.

In casi rari, una tosse persistente, può essere spia di insufficienza cardiaca, tumore ai polmoni, tubercolosi, embolia polmonare.

La tosse può verificarsi in differenti momenti del giorno e peggiorare in posizioni come quella da sdraiati. Anche alcune azioni, come ridere, parlare, fare attività fisica, possono innescare questo sintomo; allo stesso modo fattori ambientali, tra cui il brusco passaggio dall’aria calda a quella fredda (e viceversa) o l’aria condizionata, possono favorire la tosse.

La tosse è contagiosa?

Sì, la tosse è un veicolo di infezione. Il soggetto espelle nell’aria goccioline di saliva infette che possono contagiare chi si trova nelle vicinanze. Infezioni delle vie aeree sono molto comuni anche perché sono facilmente trasmissibili. Scuole, mezzi di trasporto, rappresentano alcuni dei luoghi in cui è possibile contrarre queste infezioni.

Quali sono i fattori di rischio della tosse

La tosse è un sintomo che può essere accusato da chiunque, senza distinzioni d’età e di genere. Ci sono però alcuni fattori che possono aumentare le probabilità della sua comparsa come:

  • il fumo (compreso quello passivo);
  • entrare in contatto con allergeni presenti nell’aria e nei prodotti ad uso quotidiano, come i detergenti;
  • la presenza di malattie croniche a carico dei polmoni.

Inoltre soggetti come bambini, anziani, e coloro che hanno un sistema immunitario debole sono più a rischio. Possono infatti contrarre le infezioni con più facilità e presentare il sintomo della tosse.

Diagnosi della tosse

La diagnosi tiene conto dell’esame fisico e della storia del paziente. Il medico indagherà sui sintomi, sulla loro gravità, da quanto tempo questi perdurano; cercherà inoltre di capire se ci sono posizioni che peggiorano la tosse, se in concomitanza sono presenti altri sintomi, se si ha l’abitudine a fumare, se si è perso peso senza aver seguito una dieta. Quindi, esaminerà naso, orecchie, gola, petto.

In alcuni casi, specie quando si ha a che fare con una tosse cronica, possono essere richiesti dal medico alcuni esami specifici per indagare su possibili allergie e malattie polmonari come:

  • Ecocardiogramma ed elettrocardiogramma per indagare il cuore.
  • Una gastroscopia per indagare la presenza di reflusso gastroesofageo.
  • La spirometria e la radiografia del torace per valutare il polmone e la sua funzionalità.
  • Una TC del torace come esame di secondo livello.

Quali sono i rimedi per curare la tosse

Trattandosi di un sintomo fastidioso e duraturo, la prima cosa da fare, subito dopo averne individuato la causa, è iniziare un trattamento. Pur essendo un sintomo del tutto naturale, la tosse può avere un impatto negativo sulla vita quotidiana perché può interrompere il sonno e disturbare il lavoro. In base dunque alla causa scatenante, riceverai una terapia farmacologica che può comprendere l’assunzione di:

  • Antibiotici, qualora la tosse abbia origine batterica;
  • Mucolitici che favoriscono lo scioglimento del muco e l’espettorazione;
  • Broncodilatatori, utili in caso di asma, BPCO e di infezione alle alte vie respiratorie;
  • Sedativi della tosse per ridurre il sintomo ed eventualmente altri sintomi correlati;
  • Antiacidi o farmaci che riducono la secrezione acida nello stomaco, in presenza di malattia da reflusso gastroesofageo;
  • Antistaminici per ridurre le reazioni allergiche.

Inoltre, possono contribuire ad alleviare la tosse:

  • Smettere di fumare;
  • Evitare l’inalazione di sostanze irritanti che possono innescarla;
  • bere tanta acqua poiché allevia la tosse idratando la gola;
  • consumare caramelle al propoli o all’eucalipto;
  • bere tisane e infusi caldi con l’aggiunta di un po’ di miele, noto per l’azione calmante e decongestionante;
  • stare al riposo, specie se la tosse è un sintomo influenzale;
  • non sostare a lungo in ambienti con aria secca o in prossimità di un condizionatore;
  • optare per un materasso e un cuscino anallergico e antiacaro, se la tosse è causata da allergie;
  • mantenere puliti gli ambienti in presenza di animali domestici con pelo;
  • seguire un’alimentazione che non preveda alimenti e bevande che possono scatenare la malattia da reflusso gastroesofageo. Sono da evitare quindi alcolici, caffeina, cioccolato, agrumi, pomodoro, cibi molto grassi, aglio, cipolle. Un altro consiglio è di mangiare lentamente e masticare bene, optando per pasti contenuti e leggeri.

Quando la tosse è preoccupante?

In genere, questo sintomo non dovrebbe destare particolare preoccupazione. Tuttavia se si presentano anche questi sintomi è bene chiamare i soccorsi il prima possibile:

  • gonfiore alle gambe e tosse che peggiora da sdraiati, poiché potrebbe essere segnale di un’insufficienza cardiaca;
  • sudorazione notturna;
  • febbre alta che dura da giorni;
  • brividi;
  • respiro sibilante;
  • dolore al petto;
  • perdita di peso inspiegabile;
  • la tosse produce sangue;
  • la tosse è molto violenta.

Come prevenire la tosse

Non è possibile prevenire la tosse, specie se causata da fattori come allergeni, sostanze irritanti, patologie e non se n’è ancora a conoscenza. Tuttavia, potresti ridurre le probabilità di sviluppare la tosse evitando o smettendo di fumare, lavandoti spesso le mani e prendendo tutte le precauzioni possibili per non contrarre infezioni.

Dunque, è bene evitare di portare al naso e alla bocca le mani se non deterse; se si deve entrare in contatto con soggetti malati invece, si consiglia vivamente di indossare dispositivi di protezione individuale. Altri preziosi consigli per prevenire la tosse sono:

  • far arieggiare le stanze per consentire un ricambio d’aria;
  • evitare gli sbalzi di temperatura;
  • rafforzare il sistema immunitario con un’alimentazione adeguata, ad esempio facendo il pieno di frutta e verdura;
  • fare attività fisica, che tra le altre cose rafforza il sistema immunitario.

In conclusione, la tosse è un sintomo molto comune e spia di tante condizioni e patologie. Nella maggior parte dei casi si risolve nell’arco di alcuni giorni, ma potrebbe perdurare e diventare cronica. Meglio non sottovalutare questa evenienza e sentire il parare di un medico per una diagnosi approfondita e una terapia mirata.

 

Fonti bibliografiche: