Disfunzione erettile: cause, cure e soggetti a rischio

La disfunzione erettile è una delle problematiche sessuali maschili più diffuse al mondo. Scopriamo quali sono le manifestazioni, le cause e cosa fare quando si presenta questa condizione

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Roberto Bernorio

Ginecologo, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico

Medico specializzato in Ostetricia e Ginecologia, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico, si dedica in particolare ai disturbi del dolore sessuale femminile e ai problemi di coppia.

Con disfunzione erettile (DE) si intende l’incapacità persistente da parte dell’uomo di ottenere o mantenere un’erezione in grado di permettere un rapporto sessuale soddisfacente. Si tratta di una tra le disfunzioni sessuali maschili più diffusa al mondo ed ha un impatto rilevante sul benessere personale e di coppia.

Che cos’è

Secondo i criteri previsti dal DSM-5 (acronimo di Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders ovvero il manuale di riferimento utilizzato da medici e psicologi per diagnosticare e classificare disturbi e problematiche di carattere psicologico) per parlare di disturbo erettile devono essere presenti, in tutti o in quasi tutti (dal 75% in su) i rapporti sessuali (o in determinate circostanze situazionali o, se generalizzato, in ogni circostanza), almeno uno dei seguenti sintomi:

  • marcata difficoltà di ottenere un’erezione durante l’attività sessuale;
  • marcata difficoltà nel mantenere l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale;
  • marcata diminuzione della rigidità erettile.

Tali sintomi devono protrarsi per almeno 6 mesi e produrre nell’individuo un disagio rilevante e significativo.

La disfunzione erettile può essere:

  • Primaria: se il problema è presente fin dalle prime esperienze sessuali ed è quindi legata a fattori genetici o condizionamenti psico-socio-culturali precoci.
  • Secondaria: se acquisita in un secondo momento dopo un periodo di funzionamento sessuale normale.

Si parla di disturbo generalizzato, nel caso in cui si verifichi in ogni contesto, o situazionale, se si verifica solo in relazione ad un determinato partner o contesto.

Possibili cause

La disfunzione erettile può essere classificata in organica, psicogena o mista (ovvero sia organica che psicologica).

Da un punto di vista organico i principali fattori che possono contribuire alla genesi del disturbo sono di tipo:

  • neurologico (es. sclerosi multipla)
  • vascolare (diabete, ipertensione, malattie coronariche)
  • endocrino (ipogonadismo, ipertiroidismo)
  • farmacologico (psicofarmaci, antipertensivi)
  • chirurgico

Da un punto di vista psicologico le cause possono essere:

Soggetti più vulnerabili

Da un punto di vista organico la disfunzione erettile potrebbe verificarsi in quei soggetti che hanno subìto un intervento chirurgico o che stanno assumendo determinati tipi di farmaci.

Da un punto di vista psicologico, esperienze di vita pregresse possono rendere l’individuo più vulnerabile allo sviluppo della disfunzione erettile. Un’occasionale perdita dell’erezione produce esperienze negative che creano una paura anticipatoria e da qui un focus sulla performance con pensieri negativi; tutto questo attiva maggiore stress, minore eccitazione, l’adrenalina fa calare l’erezione e fa ricominciare il giro.

Le credenze disfunzionali (ovvero le convinzioni profonde e spesso inconsapevoli da cui deriva un’interpretazione errata della realtà) interiorizzate in seguito a quanto sperimentato precedentemente, generano stress nella sfera sessuale ed un eccessivo focus sulla propria prestazione. Di conseguenza l’uomo non riesce a viversi serenamente il momento presente, teme e catastrofizza i fallimenti, si interroga sulle possibili cause e questo genera maggiore ansia e preoccupazione che lo inibiscono durante il rapporto sessuale.

Il rischio è che questo possa generare la paura di perdere l’erezione a tal punto da adottare come strategia l’evitamento, che se in un primo momento può far star bene l’uomo rischia in seguito di rinforzare l’idea che se non avesse evitato sarebbe stato male.

Un altro fattore che può rendere vulnerabili alla disfunzione erettile è l’errata percezione della propria immagine corporea, il timore relativo all’aspetto e alle dimensioni del proprio pene anche in uomini normodotati può generare uno atteggiamento di eccessiva auto-osservazione.

Come intervenire

Se non trattata, la disfunzione erettile può provocare forte disagio al singolo e riflettersi anche sulla relazione di coppia generando una vita sessuale insoddisfacente, cali di autostima, stress e problemi relazionali.

Per risolvere la disfunzione erettile è possibile intervenire con una terapia farmacologica o affiancare a quest’ultima un percorso psico-sessuologico sulla base delle cause identificate alla base del disturbo. I farmaci solitamente utilizzati sono gli inibitori della fosfodiesterasi che aumentano il flusso di sangue al pene e inducono l’erezione. Quando invece il problema è di natura psicologica è possibile svolgere una terapia per risolvere la difficoltà: la disfunzione erettile è spesso generata da stress e ansia che si riversano sulla sfera sessuale.

È opportuno rivolgersi ad una figura specializzata nel campo della sessuologia per svolgere i dovuti accertamenti, la quale effettuerà un’anamnesi e un esame obiettivo per identificare quali sono le possibili cause alla base del disturbo. Sulla base della valutazione effettuata si capirà se sarà più adeguato un intervento terapeutico psico-sessuologico, farmacologico o chirurgico.