Micosi alle unghie: cosa c’è da sapere sull’onicomicosi

L’onicomicosi è una problematica comune, che si può trattare efficacemente. Scopri cosa c'è da sapere sui funghi che colpiscono l’unghia, dai sintomi alla cura

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Serena Allevi

Editor specializzata in Salute & Benessere

Da sempre innamorata della scrittura e dei libri, lavora come editor e copywriter da circa vent’anni nel mondo del benessere a tutto tondo.

L’onicomicosi è un’affezione delle unghie che può essere causata da una varietà di microrganismi, anche se nella maggior parte dei casi i responsabili sono i dermatofiti, ovvero un gruppo di funghi che si nutrono della cheratina presente nei tessuti. Questa patologia è molto diffusa, tanto da interessare – secondo le stime ufficiali – circa il 10% della popolazione mondiale. Seppur possa colpire sia le mani che i piedi, vi è una prevalenza della problematica tra questi ultimi, soprattutto negli alluci, ovvero il dito maggiormente sottoposto alla pressione delle calzature e ai microtraumi causati dal movimento.

In presenza di funghi dell’unghia è fondamentale ricevere una diagnosi corretta e tempestiva, così da intervenire immediatamente con la terapia giusta.

Cos’è e come riconoscerla

L’onicomicosi è un’infezione di tipo micotico (dunque, causata da un fungo patogeno) che colpisce la placca ungueale, ovvero la lamina che comprende sia l’unghia vera e propria sia i tessuti che la circondano.

L’onicomicosi ha conseguenze estetiche evidenti. Quando il fungo patogeno attacca la placca ungueale o il letto ungueale (la parte sottostante alla lamina superficiale), infatti, l’unghia assume un aspetto particolare, provocando nello specifico:

  • una variazione della colorazione. L’unghia perde il proprio colore naturale diventando gialla, bianca o marrone;
  • ispessimento e fragilità dell’unghia, che si presenta inoltre con margini frastagliati;
  • una deformazione dell’unghia.

Tra i sintomi tipici dell’onicomicosi rientrano anche:

  • dolore localizzato all’unghia e ai tessuti circostanti, che può coinvolgere persino tutto il dito (viene spesso descritto come “bruciore alla falange”);
  • odore sgradevole;
  • accumulo di cheratina sotto la superficie dell’unghia.

Cause

Vi sono categorie di persone più soggette ai funghi dell’unghia, che possono essere quindi colpite più frequentemente e con più facilità dall’onicomicosi. Alcune patologie e disturbi, infatti, sono legati a doppio filo con la predisposizione a sviluppare infezioni fungine all’unghia: tra queste rientrano le affezioni del sistema immunitario, i problemi cardiovascolari, il diabete e la psoriasi.

Responsabili di una maggiore predisposizione alle infezioni fungine sono anche alcuni medicinali, soprattutto se si tratta di terapie farmacologiche prolungate nel tempo, come immunosoppressori, antibiotici o corticosteroidi utilizzati per esempio in alcune patologie infiammatorie croniche.

Vi sono, poi, condizioni esterne che possono favorire la comparsa di funghi sull’unghia. Per esempio, un trauma alle dita del piede, l’impiego di calzature troppo strette (che non consentono al piede di respirare) oppure il contatto diretto con una superficie contaminata: quest’ultima è un’eventualità molto comune per chi frequenta palestre e piscine. Gli spogliatoi in condivisione, infatti, sono terreni fertili per le micosi in generale poiché i funghi proliferano in ambienti caldo-umidi.

Diagnosi

La diagnosi di onicomicosi deve essere fatta da un dermatologo o dal podologo ma è comunque molto importante che le lesioni siano controllate di primo acchito anche dal medico curante. Infatti, anche quest’ultimo può rilevare la sintomatologia relativa a un’onicomicosi, prescrivere una terapia curativa e richiedere eventuali esami di approfondimento, come ad esempio l’esame micologico, che consente di identificare il fungo responsabile dell’infezione attraverso il prelievo e l’analisi di un campione di unghia infetta.

Trattamento

I trattamenti per l’onicomicosi sono semplici da utilizzare e solitamente efficaci, anche se va considerato che le tempistiche di risoluzione del problema sono strettamente legate alla gravità dell’infezione. Dunque è importante intervenire tempestivamente, non appena si notano le caratteristiche dell’infezione fungina come la variazione di colore, l’ispessimento o la particolare fragilità ungueale. Va inoltre considerato che, una volta instauratasi, l’infezione è difficile da debellare ed è soggetta a recidive anche dopo trattamenti prolungati.

Ad ogni modo, come consigli di carattere generale, è bene tenere le unghie corte, utilizzare calzature comode e con la punta larga, e lavare ed asciugare i piedi con cura. Dal punto di vista terapeutico, invece, per il trattamento dell’onicomicosi rientrano:

  • antimicotici orali (terbinafina ed itraconazolo), che risultano in assoluto i farmaci più efficaci per debellare l’infezione, soprattutto nei casi più problematici;
  • antimicotici ad uso topico, per esempio sotto forma di smalto, la cui efficacia nei casi più severi può essere aumentata se utilizzato come coadiuvante dei farmaci orali.

In generale, i trattamenti topici sono raccomandati per un’infezione da lieve a moderata mentre i trattamenti orali devono essere considerati per la malattia da moderata a grave. Sarà lo specialista a decidere il tipo di trattamento, a seconda della tipologia di fungo e della gravità della lesione.