Ti senti sempre un pesce fuor d’acqua? Conta anche chi frequenti

Cosa significa se ti senti sempre un pesce fuor d’acqua e cosa ha a che fare con le persone che frequenti

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

La sensazione del pesce fuor d’acqua

Se a volte hai la sensazione di essere un pesce fuor d’acqua vuol dire che ti senti a disagio, che non riesci a portare fuori la tua essenza, le cose che ti piacciono e non riesci a farti vedere in modo spontaneo e quindi nemmeno a farti conoscere. La sensazione di essere diverse, non comuni, di non riuscire a fare un passo verso gli altri o di cogliere il momento in cui gli altri lo fanno verso di noi. A volte ci sentiamo poco in grado di condividere, scambiare, aprirsi.

A volte magari hai la sensazione che le persone non abbiano voglia di conoscerti oppure tu non riesci a sentire la spinta per conoscere loro. Cercare di aprirsi agli altri significa mettere da parte quelle parti che sentiamo rigide, poco malleabili. Certamente ci sono dei caratteri maggiormente introversi, che non hanno sempre voglia di scambiare e di confrontarsi; potresti appartenere a questa categoria. Se ti piace coltivare il tuo mondo interiore, se percepisci che gli altri ti invadono troppo spesso, potresti avere una tendenza all’introversione; non si tratta di qualcosa di spiacevole, solo qualcosa di cui essere consapevoli.

Potreste sentire che l’ansia aumenta se siete in presenza di altri; in alcuni casi si parla di disturbo d’ansia sociale che si verifica ogni qual volta sei in una situazione collettiva; magari hai paura di essere giudicata dagli altri, hai paura di apparire ridicola. Sicuramente siamo in un mondo dove le persone sono spesso protese fuori, tendono a giudicare e cercano all’esterno risposte che dovrebbero trovare fuori. Il paragone quindi sta sempre dietro l’angolo e subirlo potrebbe essere particolarmente doloroso.

I motivi per cui ti senti a disagio

Se hai capito di essere una persona che ama stare a contatto con il proprio mondo interiore, che adora coltivare l’ascolto dei sentimenti, del cuore, dovresti circondarti di persone che conoscono e rispettano questa tua attitudine. Se hai intorno tutte persone che percepiscono la tua carica sensibile e riservata come un difetto, parti proprio male e devi accorgertene per non peggiorare la situazione.

Inizia col farti alcune semplici domande: le persone che frequenti ti vedono, si accorgono di chi sei davvero? Prima di tutto, lo fanno con se stesse, si cercano, si indagano, hanno voglia di conoscere e approfondire il proprio mondo interiore? Quanto disperdono energia coloro che stanno sempre attenti a dare e ricevere stimoli? Gli introversi ricavano la loro energia dall’interno. Se sei introversa detesti il caos, metterti in mostra, essere forzati a parlare e socializzare. Se hai molta empatia, se ti piace approfondire, se ti senti autosufficiente nei pensieri e nelle azioni, impara a conoscerti e accettarti.

A volte le persone che ci sono intorno ci feriscono anche senza volerlo fare consapevolmente. Con le battute e con lo scherzo ci confinano nella loro idea di noi e questo, se sei molto sensibile, ti ferisce. La tua parte emotiva devi curarla, devi tenerla viva e senza la paura di essere colpita alle spalle. Inizia a considerare, se ti senti davvero vulnerabile, l’opzione di conoscere da sola persone nuove e allargare la tua cerchia partendo da rapporti uno-a-uno.

Indole, inclinazione e ambiente

Se sai che hai la tendenza ad accumulare ansia quando sei in presenza di altre persone del tutto nuove, cerca di andare insieme a qualcuno di cui ti fidi davvero e che non ti volti le spalle o che non ti metta in condizioni di imbarazzo davanti agli altri. Cerca di non andare contro alla tua natura, prova sempre a rispettarti e avere cura di te stessa. Rimani fedele alle tue inclinazioni, tutto ciò che ti risulta spontaneo e naturale.

Non avere paura di perdere la tua identità profonda, ma accogli il cambiamento, integra, arricchisciti anche rispetto agli altri. Cerca sempre di sentire, ascoltare, percepire emotivamente e non mettere mai in secondo piano la respirazione. Quando ti senti davvero a disagio, torna alla tua respirazione, alla parte vitale di te. Vedrai che, tornando alle due fasi respiratorie, avrai modo di tenere contatto con la parte radicale ed essenziale di te e piano piano andrai a smaltire tantissima ansia.

Ricordate sempre che il detto spiega bene la condizione: sentirsi un pesce fuor d’acqua si riferisce anche tanto all’ambiente. Devi capire dove e come ti senti bene e quali ambiti sei disposta a scoprire e conoscere e quali invece sai e hai capito che proprio non fanno per te. Se ti senti davvero spaesata potresti farti delle domande sulla condizione che ti disturba maggiormente: suoni, rumori, vociare, odori, ammasso di persone o persone tutte troppo simili o tirate. Ricorda che solo vivendo si capisce come si procede al meglio e quali cose vogliamo mantenere, rinnovare oppure eliminare.

In altre parole, anche se passi una serata “sbagliata” e pessima, stai imparando cosa evitare per quel che riguarda la prossima. Ricorda che se ti senti spesso un pesce fuor d’acqua potresti trasformare questa condizione a tuo favore ed essere tu colei che crea le condizioni migliori, con cene in cui inviti persone che ami o serate in cui hai tra i presenti solo persone che vuoi e con le quali stai bene. Questo significa trasformare una caratteristica in un punto di forza e accogliere e riunire persone con le quali ti senti davvero a tuo agio.