#PostaDelCuore

Per rendere felici gli altri ho perso me stessa

Prendersi cura degli altri è importante ed è anche bellissimo. Ma dobbiamo ricordarci che i bisogni degli altri non sono più importanti dei nostri

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Più che crisi, la mia è una stanchezza esistenziale. Non so neanche se esiste una cosa del genere ma direi che rende più che bene il mio stato d’animo. Ho 37 anni e da tutta una vita mi prendo cura degli altri. Ho una situazione familiare piuttosto particolare che non vi sto a raccontare, ma è da quando sono bambina che a causa dell’assenza di mio padre sono diventata responsabile degli altri. Sono stata la sorella maggiore che ha sacrificato tutto per i suoi fratellini, per permettergli di avere quello che a me era stato tolto. Sono stata la figlia grande, anche quando non lo ero, per permettere a mia madre di rifarsi una vita. Con le amicizie, e con i fidanzamenti, non è andata diversamente: ho sempre messo la loro felicità al primo posto e continuo a farlo. Dico sempre che sto bene, mi ripeto che in fondo quello che conta è avere una vita piena di affetti. Ma la verità è che per rendere felici gli altri ho perso me stessa e non so più come ritrovarmi.

Amica mia lasciati abbracciare, anche se solo virtualmente, e prendi da questo gesto tutto quello che vuoi, quello che puoi, senza dare nulla in cambio. Perché è di questo che hai bisogno adesso, di qualcuno che voglia prendersi cura di te per quello che sei, e non per quello che riesci a dare. Che è tanto lo so, forse troppo per gli altri, ma non abbastanza per te.

Dedicarsi agli altri è importante ed è anche bellissimo. È qualcosa che tutti dovremmo fare, a patto di non perdere mai di vista l’amore che dobbiamo nutrire nei confronti di noi stessi. Perché quello non solo ci permette di prenderci cura di noi, ma anche degli altri in maniera sana e costruttiva.

Quindi ti chiedo, amica mia, quand’è, esattamente, che hai smesso di prenderti cura di te? Probabilmente quando eri solo una bambina, quando ti sei sentita privata di qualcosa che sì, ti apparteneva di diritto. Ma la vita a volte, e inspiegabilmente, ci mette davanti a degli ostacoli che sembrano troppo grandi rispetto alla nostra età e alle nostre capacità, così semplicemente li lasciamo lì, arginandoli come possiamo. Probabilmente nessuno avrebbe saputo fare diversamente e questo voglio che tu lo sappia.

Voglio che ti sia chiaro che non è colpa tua, che non devi sentirti responsabile per quello che è stato e che poteva essere, per le scelte che hai preso e per le rinunce che hai fatto, e che il passato, comunque, nessuno te lo ridarà indietro mai. Voglio però anche dirti che sono tuoi il diritto e il dovere di cambiare le cose, e di farlo adesso. Di chiedere aiuto, se necessario, perché a volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci tenda la mano e che ci accompagni, anche quando non sappiamo dove stiamo andando.

Tu lo hai fatto tante volte. Con tua madre e i tuoi fratelli, con i tuoi amici e con chiunque ha fatto parte della tua vita, anche se solo per un po’. Sono certa che tutte queste persone farebbero lo stesso per te, se solo glielo permettessi.

Quindi ecco il mio consiglio: prenditi un po’ di tempo per te stessa. Ritagliati uno spazio che sia tuo, e di nessun altro, per ascoltare ciò che senti, ma soprattutto cosa desideri. Lascia andare le abitudini, il passato e i sensi di colpa, quelli che ti divorano ogni volta che ti convinci che non sei troppo presente per qualcuno o che non hai fatto abbastanza, e fai spazio per tutto quello che la vita ti ha riservato, per accogliere tutte quelle straordinarie opportunità che ti stanno aspettando da chissà quanto tempo.

E smettila di ripeterti che i bisogni degli altri sono più importanti dei tuoi, che è tuo il compito di risolvere i loro problemi e di esserci sempre, anche a costo di sacrificare te stessa. Tu sei la cosa più importante che hai e devi prenderti cura di te. E se da sola non ce la fai, non aver paura di chiedere aiuto.