Mantenere un segreto: le donne non sono capaci

Secondo una recente ricerca sceintifica il gentilsesso spiffera entro 47 ore quello che gli è stato rivelato con il massimo riserbo

È capitato a tutte noi. Si chiacchiera tra amiche e “hop” arriva la chicca, il pettegolezzo che tanto apprezziamo, vero sale della vita: «Sai con chi ho visto Maria?». Segue naturalmente il racconto dell’amica, con tutti gli annessi e connessi del caso, che ascoltiamo con evidente piacere, se non con ingordigia. Poi giunge la solita esortazione: «Mi raccomando, acqua in bocca». E tutte noi a promettere giurin giurello che saremo delle tombe, che terremo la bocca ben cucita, e pronunciamo frasi rassicuranti come «ma dai, tu mi conosci, no?», e altrettanti «mai e poi mai»… In realtà quel “mai” ha una durata limitata oltre che precisa: 47 ore e 15 minuti. Lo hanno stabilito gli esperti.

I risultati di una ricerca condotta per conto della Wine of Chile sono eloquenti: noi donne non sappiamo mantenere un segreto. E dopo le fatidiche 47 ore – lasso di tempo in cui siamo delle autentiche carpe – non si resiste più e diventiamo fiumi in piena raccontando tutto (ma proprio tutto) a una amica, alla madre o al fidanzato . Bisogna tuttavia spezzare una lancia a nostro favore. Almeno siamo sincere. Lo conferma Michael Cox, direttore britannico della Wines of Chile: i dati raccolti rivelano che «una donna su quattro si è dichiarata incapace di mantenere un segreto, non importa quanto fosse confidenziale o personale».

Le malelingue avrebbero potuto dire che non c’era bisogno di scomodare un team di ricercatori per giungere a questa conclusione. Verissimo, ma ora è ufficiale: le donne non sanno tenere un segreto. Resistono meno di 2 giorni prima di vuotare il sacco. Ogni persona che si è confidata ad una amica dovrebbe preoccuparsi di sapere dove il suo segreto è andato a finire. Ma la perla del segreto si fa più leggera e volatile se chi la riceve apprezza il buon vino (anche il vinaccio a dire il vero). I vapori di grappa, vodka, gin e affini, si sa, fanno abbassare ancora di più l’autocontrollo.

Ma non bisogna credere di dover giungere a queste gradazioni per ottenere un’informazione piccante. Due bicchieri di vino sono più che sufficienti per sciogliere le lingue e farci diventare particolarmente loquaci. Non importa la fermezza e dicisione con cui abbiamo promesso di mantenere un segreto. La casistica evidenziata dalla ricerca è impressionante: «In media, ogni donna viene a sapere tre segreti alla settimana e li comunica ad almeno un’altra persona. Tre donne su dieci hanno un bisogno quasi fisico di spifferare tutto a qualcuno di fiducia». Su su, che lo sapevamo da sempre. Anzi, se vuoi far circolare “segreto”, sai cosa fare: dillo alla tua collega. Questa è la vera comunicazione wireless.