Sono gelosa della sua ex moglie e non so come uscirne

Continuo a immaginarli lì, in quella casa nata dal loro amore e dalle promesse, come in un film dell'orrore di cui sono diventata io stessa una vittima

Ho imparato con il tempo che la gelosia può manifestarsi nella vita delle persone in tantissimi modi, sotto forme violente e subdole che ti consumano lentamente, da dentro. Come quelle che si affacciano continuamente su un passato di cui non abbiamo fatto parte e sul quale non abbiamo alcun potere. Ma la ragione in questi casi si dimentica di esistere e si lascia sopraffare da quel pensiero torrido, pressante e oscuro che riguarda lei, la sua ex moglie.

Mi è bastata qualche ricerca sul web per scoprire che non sono l’unica a soffrire di questa gelosia retroattiva. La chiamano la sindrome di Rebecca, una forma di gelosia ai limiti dell’ossessione nei confronti delle passate relazioni dell’attuale partner. Ma sapete, questa consapevolezza non cambia le cose perché quel mix di sentimenti logoranti che annebbiano la ragione e oscurano le mie emozioni, non accenna a scomparire.

E non sono una sprovveduta, so bene che lasciandomi consumare da questa gelosia, guardando costantemente al passato, sto camminando sul filo del rasoio, con il rischio di rovinare per sempre il futuro della mia relazione. Ma quando improvvisamente quelle sensazioni si annidano dentro e mi aggrovigliano lo stomaco, sento di non farcela più.

Quando ho conosciuto lui, il mio attuale compagno e amore grande della mia vita, ero consapevole della situazione che si stava lasciando alle spalle: un’ex moglie con la quale aveva scelto di costruire una famiglia. Ma non potevo certo fargliene una colpa, anche io del resto avevo il mio bagaglio di esperienze alle spalle. Quello che non potevo sapere, però, è che da lì a poco il suo passato si sarebbe trasformato nella mia più grande ossessione.

Sono passate settimane, mesi e anni. E non è vero che il tempo risolve ogni cosa perché io mi ritrovo ancora qui, a soffrire di una profonda gelosia nei confronti della sua ex moglie. Non posso fare a meno di pensare a loro, a lui che gli prometteva amore eterno, ai baci e alle carezze che si scambiavano, ai ti amo sussurrati.

Ed è folle, lo so. Perché quella vita appartiene a un passato di cui non ho mai fatto parte, e che neanche conosco. Eppure continuo a pensare a tutto quello che hanno costruito, a quanto doveva essere forte il loro amore, all’entusiasmo che lui ha impiegato per costruire quella famiglia. E quando ci penso, il confronto mi uccide.

Continuo a immaginarli lì, in quella che era la loro casa fatta di promesse, come un film horror che ho creato io stessa e della quale sono diventata vittima. E lo so che io ora ho lui, ma non riesco a smettere di pensare che un tempo, tutto quello che appartiene oggi a me, era di un’altra.