Regina Elisabetta, svelato il piano segreto: cosa succederà dopo la sua morte

In un dossier le procedure da seguire dopo la dipartita della Sovrana: dall'annuncio della notizia ai funerali, dal trasporto della salma all'incoronazione di Carlo

Nome in codice London Bridge, è uno dei documenti segreti meglio custoditi di Londra. E ora il giornale inglese The Guardian ne ha ottenuto una copia. Si tratta si un dossier che riguarda le procedure da mettere in atto al momento della morte della Regina Elisabetta. La Sovrana, che per il momento gode di ottima salute anche grazie alla sua dieta e attende ancora ai suoi doveri, compirà 91 anni il prossimo aprile e con i suoi oltre 60 anni di regno è la regina più longeva d’Inghilterra. Proprio la sua lunga esperienza l’ha resa consapevole che il suo decesso potrà avere pesanti conseguenze sulla stabilità del Paese, perciò niente deve essere lasciato al caso.

In realtà il dossier London Bridge è stato stilato già negli anni ’60 e coinvolge i membri della famiglia reale, il corpo diplomatico, la BBC e le forze militari. Il documento prende in considerazioni i diversi scenari in cui può accadere il triste evento.

Nella maggior parte dei piani che riguardano la morte di Elisabetta è previsto che questa avvenga dopo una breve malattia. Accanto alla Sovrana ci saranno i parenti stretti e Huw Thomas, il medico gastroenterologo che la segue da anni. Quest’ultimo avrà il controllo dell’accesso della stanza della Regina, scriverà i comunicati e terrà i contatti con l’esterno. Ad esempio per la malattia della Regina Vittoria si usò la formula “sintomi che causano gravi preoccupazioni”.

La prima persona che verrà a conoscenza del decesso sarà il primo ministro inglese, contattato anche a notte fonda da Sir Chritopher Geidt, segretario privato di Elisabetta, attraverso una linea segreta collegata al numero 10 di Downing Street. La frase in codice sarà “London Bridge is down” (il ponte di Londra è crollato). A quel punto l’operazione London Bridge avrà inizio.

Prima di tutto dal Foreign Office Global Response Centre partiranno le telefonate ai 15 Paesi di cui Elisabetta è capo e agli altri 36 Stati del Commonwealth. Poi verrà rilasciata un’agenzia alla Press Association e i media potranno diffondere la notizia. Intanto verrà contatta la BBC che dal 1930 possiede un “Radio Alert Transmission System”, in codice RATS, che delinea che cosa dovrà fare e comunicare dopo la dipartita della Sovrana. Un paio di volte l’anno tecnici e giornalisti eseguono la procedura per evitare che quando arriverà il momento sarà commesso qualche errore, come quando il reporter Peter Sisson annunciò la morte della Regina Madre nel 2002 con una cravatta marrone. Le trasmissioni verranno interrotte con la frase “This is the BBC from London”, da sempre associata a un’emergenza nazionale.

Nelle radio commerciali gli speaker verranno avvisati della morte di Elisabetta con una luce blu che lampeggerà a intermittenza. Dovranno passare la linea alle news e trasmettere nel frattempo musica “inoffensiva”. Molti media hanno già contattato gli esperti che dovranno parlare e il Times ha già preparato una serie di notizie che saranno pubblicate negli 11 giorni successivi al decesso.

Il dossier tiene conto anche del luogo in cui la Regina lascerà questo mondo. Se dovesse accadere in Scozia, la salma sarà trasportata a Londra in treno. È previsto che migliaia di persone si raccolgano lungo i binari per renderle omaggio con dei fiori. Se dovesse morire all’estero, è pronto a partire un aereo BAe 146 del 32° squadrone della Raf, noto come il Royal Flight.

Carlo diventerà subito Re. I suoi figli gli baceranno le mani in segno di obbedienza e omaggio. Poche ore dopo l’investitura, Carlo III pronuncerà il suo primo discorso alla Nazione. L’inno nazionale tornerà ad essere “God save the King”. Seguirà la ristampa di francobolli e monete che verranno distribuite in tutti i Paesi. William diventerà principe del Galles e Kate Middleton principessa del Galles, titolo che fu di Lady Diana.

Il corpo della monarca sarà esposto nella camera ardente di Westminister Hall a Londra, aperta al pubblico per 23 ore al giorno. In codice il giorno della morte è chiamato D, quelli successivi D1, D2, D3 ecc. I funerali si terranno alla Abbazia di Westminster nel giorno D9 alla presenza di 2000 invitati, tra teste coronate, capi di stato e governo. Il periodo di lutto durerà 12 giorni.