Johnny Depp, la rivincita contro Amber Heard: sarà processata per diffamazione

Il tribunale della Virginia ha accettato di procedere contro Amber Heard, accusata di diffamazione di Johnny Depp

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Redazione

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Si aggiunge un nuovo tassello alla lunga (estenuante) battaglia legale tra Johnny Depp e l’ex moglie, Amber Heard. Il loro divorzio è sicuramente una delle pagine più buie della storia di Hollywood, uno scontro senza esclusione di colpi che li ha visti protagonisti di gravi accuse reciproche, parole durissime ed eserciti di avvocati (profumatamente pagati) pronti a sostenere le cause dell’uno e dell’altra. Tutto contornato dallo zampino dei tabloid.

Il divo di Hollywood aveva fatto causa all’ex moglie per diffamazione, chiedendo un risarcimento di 50 milioni di dollari, dopo l’infelice editoriale che la Heard aveva pubblicato nel 2018 sul Washington Post. Sebbene l’attrice non avesse menzionato direttamente Depp, le accuse erano chiare: senza mezzi termini aveva descritto la sua vita da incubo con quell’orco che non le aveva risparmiato violenze domestiche, in quei 15 mesi di matrimonio.

I tabloid allora non persero occasione per rincarare la dose, tanto da definirlo un “picchiatore di mogli”. Johnny Depp proprio per queste parole aveva intentato una causa per diffamazione anche contro il The Sun, risoltasi però in un nulla di fatto. L’attore perse contro il tabloid britannico perché il giudice del tribunale inglese sostenne che le parole riportare erano vere.

In questo turbinio di cause e procedimenti penali, Amber Heard ha provato in tutti i modi a respingere le accuse dell’ex marito, facendo ricorso e chiedendo che la causa per diffamazione contro di lei fosse respinta. Cosa che di fatto è accaduta. Un’altra vittoria per l’attrice che ha messo a dura prova Depp, ma oggi la vicenda è arrivata a una svolta importante.

Come riporta Variety, il giudice capo Penney S. Azcarate del tribunale della Virginia ha accettato di aprire il procedimento per diffamazione contro Amber Heard, facendo leva sulla diversità tra questa e la causa precedente (quella persa da Depp nel Regno Unito) e sostenendo che basarsi sulle leggi di un altro Paese in fatto di diffamazione (estremamente diverse) creerebbe un precedente “pericoloso”.

Insomma, si accende uno spiraglio di luce per il divo di Hollywood. Che in tutta risposta, nonostante abbia avuto un piccolo assaggio di vittoria, ha rilasciato un’intervista al Sunday Times – la prima dopo aver perso la causa per diffamazione contro il The Sun – che profuma di risentimento e delusione. L’attore ha accusato l’industria cinematografica americana di una vera e propria opera di boicottaggio ai suoi danni, vista la mancata programmazione nelle sale del suo ultimo film Minamata. Senza contare, poi, che in questi anni ha perso tutti i suoi ultimi ruoli importanti, come quello da protagonista nella saga Animali Fantastici.

A gettare ulteriori ombre sul futuro lavorativo di Johnny Depp è stata anche la decisione del San Sebastian Film Festival di conferirgli il più alto riconoscimento della kermesse, cosa che non è affatto piaciuta a un nutrito gruppo di registi spagnoli, certi che coinvolgere l’attore non possa far altro che portare cattiva fama a uno degli eventi cinematografici più importanti d’Europa.

Esprimere giudizi su una vicenda simile è azzardato. La verità sarà stabilita nelle apposite sedi legali e tutto quel che ne può venire fuori, guardando dall’esterno, sono solo congetture. Certo i video di un Johnny Depp visibilmente alterato che urla improperi contro l’ex moglie non hanno aiutato e si discostano fortemente dall’immagine dell’attore, che per anni è stato volto di punta della Disney.

Non ci resta che attendere i prossimi risvolti. Il processo per diffamazione intentato contro Amber Heard prenderà il via a settembre 2022. E non promette nulla di buono.