Come sapere se si ha il malocchio e i rimedi più efficaci

Per coloro che credono a fatture, sortilegi o malocchio, può essere utile riconoscerne i segni: ecco quali sono

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Redazione

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C’è chi ci crede e chi no, chi pensa che sia un male intrinseco e chi solo un’antica credenza: stiamo parlando proprio del malocchio. Molto spesso, infatti, si sente parlare del malocchio, ma quasi nessuno sa di cosa si tratti realmente. Proprio in questo articolo tenteremo di fornire una spiegazione valida e credibile a tutte le domande che riguardano questo tema così particolare.

Cos’è il malocchio

Per malocchio si intende l’abilità di persone o animali a generare eventi di natura negativa solo attraverso un semplice sguardo. La spiegazione è pertanto molto chiara, ma gli interrogativi a riguardo sono molteplici e le risposte non del tutto esaustive. Provare a farsi domande in merito alla questione, potrebbe sembrare cosa da matti, ma è altrettanto vero che si tratta di un concetto ormai molto diffuso che necessita di risposte chiare ed esaustive.

Molto curiosa ed interessante è l’idea di bene e male diffusa nella cultura orientale, per cui entrambi vengano considerati incorporei e capaci di girovagare per l’intero pianeta indisturbati. Queste due energie, sempre in movimento, viaggiano attraverso metodi sconosciuti e privi di qualsiasi ragionevole spiegazione: da qui nasce anche il concetto di malocchio e della sua malevole potenza.

Accanto alle credenze popolari, però, vi è anche la scienza con le sue approfondite ricerche. Il malocchio è un concetto molto diffuso, ma allo stesso tempo una forma molto forte di superstizione secondo gli studi. Secondo le antiche credenze secolari, alcune persone hanno la capacità di lanciare il malocchio inconsapevolmente; altre, invece, lo fanno in maniera volontaria. Sia in un caso che nell’altro, ciò scaturisce da sentimenti di invidia, ossessione, rabbia, delusione. E dunque, può un semplice sguardo arrecare così tanta sfortuna? Cercheremo di dare una risposta a questo interrogativo proprio in questo articolo.

Malocchio: perché viene chiamato in questo modo?

Molti si domandando come mai il malocchio si chiami effettivamente in questo modo e, ciò che più vi è di più affascinante nella risposta, è proprio che è esattamente come ce lo si immagina.

In tutte le culture in cui questa credenza è diffusa, significa essere visti di “mal occhio” e, in alcuni casi, generare male dall’occhio.

Pertanto, significa essere guardati male da qualcuno che prova dolore, rabbia o invidia e che desidera la sciagura altrui. Colui o colei che genera eventi negativi a discapito di qualcun altro, potrebbe essere senz’altro causa di gravi malattie e patologie psicosomatiche che richiedono cure mediche a tutti gli effetti. È molto importante sottolineare che, in alcune circostanze, la medicina fatica molto ad individuare e curare in maniera mirata ed appropriata il paziente, per via dell’assenza di un equilibrio mentale.

Malocchio: sintomi e procedure per poterlo diagnosticare

Imparare a riconoscere se si è vittime di malocchio non è poi così difficile: generalmente, le persone colpite avvertono un potente mal di testa, tristezza, spossatezza, nausea e sbalzi di umore frequenti. Attenzione, è molto importante considerare e mai dimenticare come il malocchio possa agire indisturbato in vari ambiti della vita di una persona e causare eventi di natura negativa. Infatti, si crede che sia la vita affettiva che quella professionale, possono essere afflitte da sciagure considerevoli.

In aree in cui la credenza dell’esistenza del malocchio è molto radicata, vi sono esperti perfettamente in grado di comprendere se una persona sia stata colpita dalle avversità: si tratta, generalmente, di donne molto anziane e profondamente legate alla tradizione, tramandata di generazione in generazione.

È bene tenere sempre a mente, però, che un banale mal di testa dopo una lunga e stressante giornata lavorativa potrebbe non avere nulla a che fare con il malocchio e, in virtù di ciò, è importante non lasciarsi sopraffare dalle emozioni. È chiaro che, per svariati di questi sintomi, esiste una spiegazione scientifica esaustiva, per la quale è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia.

Veniamo ora alle più comuni procedure per la diagnosi del malocchio. La più popolare è molto conosciuta come Rito dell’Olio (un litro di acqua e 3 gocce di olio), secondo la quale, la persona colpita dal malocchio, dovrà rimanere seduta in silenzio dinanzi ad un guaritore che eseguirà una serie di azioni. In particolare, colui che si occupa di guarire e ristabilire gli equilibri, ha il compito di riempire un piatto fondo con un po’ d’acqua e, mantenendolo con la mano sinistra, traccia il segno della croce sulla fronte della vittima di malocchio per ben tre volte con la destra.

Sempre il guaritore, poi, ripete le parole segrete del rito per tre volte. Successivamente, si fa il segno della croce (sempre per tre), tocca i bordi del piatto e ripete nuovamente le frasi segrete. Al termine della procedura, è il momento di versare le gocce di olio nel piatto osservando la loro disposizione nell’acqua: se l’olio si allarga, il malocchio sta agendo; contrariamente esso è presente da diverso tempo e farà molta fatica ad abbandonare il malcapitato.

Come eliminare il malocchio?

Hai piena convinzione di essere stata colpita dal malocchio? È bene allora che tu corra ai ripari il più presto possibile per non peggiorare la situazione e mettere a repentaglio il tuo equilibrio psicofisico. Per prima cosa, è bene accertarsene attraverso il Rito dell’Olio: se quest’ultimo resta a galla, non avrai nulla da temere; in caso contrario sbarazzati dell’acqua in un luogo che sia il più possibile lontano da te e dalla tua famiglia.

Secondo le credenze popolari, esistono svariati rimedi per combattere ed eliminare il malocchio definitivamente. Si tratta di vere e proprie soluzioni per evitare che qualche malintenzionato generi energia negativa e la possa trasmettere al prossimo. Alcuni rimedi suggeriti dalla tradizione popolare, fanno riferimento ad una serie di oggetti conservatori di energia positiva, quali amuleti e gioielli da tenere sempre con sé, magari al polso o in borsa. Recitare una preghiera o un mantra senza necessariamente l’aiuto di un operatore esoterico, è un’azione molto utile per scongiurare il malocchio.

E poi, si sa, la trasmissione di energia negativa può avvenire semplicemente attraverso uno sguardo, talvolta involontario o inconscio, ma che nuoce all’equilibrio psicofisico della persona: proprio per questo, le antiche credenze popolari, suggeriscono la messa in atto di una serie di riti, non troppo complessi, ma comunque utili a combattere il malocchio. Toccare ferro, toccare un’immagine sacra, toccare pietre o legno; sono proprio queste le azioni scaramantiche che possono aiutare a mantenere un determinato equilibrio interiore e ad allontanare l’energia negativa.

Sconfiggere il malocchio in maniera definitiva, significa proprio riuscire a toccare poi con mano la purezza della propria aura e ritrovare il benessere perduto. Secondo la superstizione, questi esercizi possono essere molto utili per raggiungere una forte pace interiore, integrando con momenti di quotidiani di meditazione.

Così facendo, sarà molto più facile riuscire ad imboccare la propria strada, generare una forte sicurezza in sé, ottimismo ed entusiasmo nell’affrontare la vita. Infine, l’ideale è vivere in ambienti sempre ben sanificati, luminosi ed ordinati: scegli di purificare le stanze della tua casa con elementi naturali, quali il sale e l’acqua.

San Cipriano: la preghiera contro il malocchio

Le antiche credenze popolari sostengono che la preghiera di San Cipriano è tra i metodi migliori per eliminare il malocchio e tornare ad uno stile di vita sereno. La preghiera per eliminare il malocchio è suddivisa in tre parti fondamentali e di egual importanza: pentimento, lode a Dio e scongiuro; quest’ultimo, poi, può essere ripetuto fino a tre volte.

Si tratta di un rito davvero molto semplice da imparare a memoria ed ideale per tutti quei momenti dedicati alla meditazione e alla purificazione dello spirito: se ripetuto in un ambiente consono ed ordinato, a voce bassa, potrebbe essere un valido aiuto per ritrovare la retta via.

Al termine della preghiera, è importare fare tre croci sulla propria fronte per sette volte con l’olio che è stato messo nel piatto insieme all’acqua. Ci si raccomanda, poi, di buttare il più lontano possibile il liquido restante.

Infine, versa altre tre gocce di olio in un piatto con acqua e verifica se la situazione si è regolarizzata. Nel caso in cui così non fosse, è consigliabile ripetere il rito svariate volte, quante necessario. Se dopo più tentativi il rito non dovesse aver successo, è bene “tagliare” le gocce di olio con un paio di forbici.

Amuleti che proteggono dal malocchio

Tra le più diffuse credenze, vi è proprio quella di possedere un amuleto per contrastare il malocchio o, perlomeno, tenerlo a debita distanza. Ma quale è l’amuleto ideale per proteggersi al meglio? Ce ne sono svariati, di diverse fatture ed estrazioni ma, prima di tutto, scegli quello che più ti piace e che rispecchia pienamente la tua personalità.

La piena forza di un amuleto sta sempre nel significato che gli si associa e del valore che possiede, non solo perché bello, ma anche perché magari regalato da una persona cara o importante.

Ciò che davvero conta è che l’amuleto riporti l’immagine di un occhio: tra i più famosi, vogliamo ricordare l’Occhio di Horus, di origine antica ed islamica, ma anche la Mano di Fatima con un occhio al centro del palmo della mano. Analogamente, è possibile anche sfruttare il potere positivo di pietre parecchio efficaci, quali il Turchese e l’Agata oppure la Corniola.

Infine, solo credendo fortemente al valore simbolico di questi amuleti, sarà possibile trovare tutta l’energia per eliminare il malocchio.