Traslucenza nucale: cos’è e quando farla in gravidanza

La translucenza nucale è un esame che consente di evidenziare malformazioni nel feto: ecco come e quando farla in gravidanza

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Redazione

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La traslucenza nucale è un esame che si può fare durante la gravidanza. Solitamente è facoltativo, anche se molti medici la consigliano, non solo perché è un controllo privo di qualsiasi effetto collaterale, ma anche perché è molto utile per poter scoprire la presenza di anomalie del feto, deficit nello sviluppo e altre patologie. La traslucenza nucale è stata ideata negli anni novanta dal prof. Nicolaides del King’s College di Londra che, grazie alle sue ricerche, ha scoperto come l’aumento del liquido nucale coincidesse con l’insorgenza della sindrome di Down nel feto.

Translucenza nucale in gravidanza: quando e come farla

La traslucenza nucale va effettuata fra la decima e la tredicesima settimana di gravidanza. In questo periodo della gestazione infatti il feto ha ormai raggiunto le dimensioni giuste per essere sottoposto ad un esame morfologico. Questo esame è in sostanza una sorta di ecografia che viene effettuata con l’utilizzo di ultrasuoni e consente di analizzare l’area che si trova dietro il collo del bebè ed è evidenziata come una zona scura tra le due “lucenze” (ossia due linee luminose). Il suo livello di accrescimento è proporzionale al rischio che si verifichino anomalie congenite e cromosomiche nel feto.

Quando è necessaria la traslucenza nucale? Solitamente l’esame risulta negativo nel 95 per cento dei casi. Nel momento in cui si evidenziano delle anomalie nel feto, la donna incinta dovrà effettuare altri controlli ed esami più invasivi come la villocentesi e l’amniocentesi. Solitamente l’esame è consigliato soprattutto per le future mamme che hanno superato i 35 anni e che quindi vanno incontro a maggiori rischi per il feto.

La traslucenza nucale viene eseguita insieme ad un altro test che consente, tramite un semplice prelievo del sangue, di misurare la presenza di due sostanze che sono direttamente collegate alle alterazioni cromosomiche del feto. Si tratta della Free-Beta HCG e la PAPP-A, che dovrebbero essere controllate in tutte le mamme più avanti con l’età. In ogni caso prima di fare la traslucenza nucale sarebbe meglio  consultare il proprio ginecologo per capire quando e se effettuare questo esame.