Fratelli e sorelle: stessa camera o due camere separate?

Tutti i vantaggi e gli svantaggi del dividere la cameretta con fratellini e sorelline: cosa bisogna valutare, prima di decidere.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Quando in una famiglia c’è più di un figlio, prima o poi si porrà l’annoso quesito: meglio mettere i bambini insieme in un’unica cameretta o separarli? E non è solo il fattore metri quadrati a far protendere la decisione dei genitori per un’unica cameretta piuttosto che stanzette separate. No, non lo è, in quanto sono diversi i pro ed i contro che pendono nei diversi casi.

In questo articolo parleremo della cameretta dei bambini, sotto l’aspetto dei vantaggi e degli svantaggi nel caso si scelga di farla condividere fra fratellini e sorelline o meno.

Cameretta dei bambini: cosa fare in base all’età

Prima di tutto, ricordiamo che la cameretta dei bambini subisce molte trasformazioni, anche in termini di arredamento, in base all’età. Salvo il caso di gemelli, i fratellini e le sorelline arriveranno dopo, per cui non prendiamo decisioni definitive, soprattutto se richiedono interventi strutturali, quando di bambino/a ne sta per arrivare uno solo.

Nel caso dell’arrivo di un primo figlio, la cameretta del bebè dovrà essere studiata in base ai suoi bisogni base, dunque con i correnti punte luce, la giusta illuminazione naturale, zone morbide per i primi giochi da seduto, un mobiletto con la funzione di fasciatoio, una culletta e così via. Dunque, non poniamoci subito la questione di cosa faremo della cameretta, in caso arrivino fratellini o sorelline.

Spesso, tra l’altro, uno dei due, se ci sono pochissimi anni di distanza, non passa subito alla cameretta ma rimane a condividere la stanza dei genitori per un po’ di tempo, anche per non disturbare il riposo notturno del più grandicello. Inutile fasciarsi la testa, del resto, gli altri figli potrebbero arrivare dopo parecchi anni di distanza. Dunque, all’inizio, basiamo le nostre scelte solo sulle certezze del momento.

Quando, invece,  fratellini e sorelline sono già arrivati, e ne abbiamo già uno in cameretta, le soluzioni possono essere tante. Se la cameretta lo consente, tante sono le soluzioni, anche con più letti a castello, o letti scorrevoli, che permettono di conciliare l’aspetto pratico, senza sacrificare un buon design, con quello della relazione dei fratellini e sorelline. La questione non si muove quasi mai solo in termini del riposo notturno, quanto della privacy che i bambini e le bambine potrebbero volere, se hanno molti anni di differenza, da cui seguiranno amicizie nettamente distinte ed esigenze di studio e di svago diametralmente opposte.

Ora, pian piano, andremo infatti a vedere quali sono i fattori che pesano nel caso di cameretta condivisa fra più figli.

Cameretta dei bambini
Fonte: iStock
Camerette separate o condivise: cosa è meglio

Bambini insieme in cameretta: cosa valutare

Quando i bambini sono piccoli, le esigenze di gioco saranno superiori a quelle di studio e dunque di concertazione. Fare i compiti a casa , senza distrazioni che incidono sul tempo impiegato quanto sui risultati, richiede concentrazione. Sarebbe anche bene che il bambino/a potesse fare i compiti sempre nello stesso posto: nella sua cameretta, in un angolo a ciò deputato. Spostare i libri ed i quaderni, di stanza in stanza alla ricerca di un luogo silenzioso, non è il massimo per i piccoli alle prime esperienze scolastiche.

Perciò, sicuramente, questo è uno degli elementi da valutare, quando dobbiamo prendere la decisione se mettere i bambini insieme nella cameretta o meno.

Un altro elemento che fa propendere ancora per una scelta piuttosto che per un’altra, è rappresentata dal sesso dei bambini. Se si tratta di un bambino e di una bambina, molte famiglia tendono a dividerli. Alcuni lo fanno da subito, altri aspettando il periodo dell’adolescenza.

Infine, c’è la questione delle amicizie e degli interessi. Pensiamo ad un bambino di età prescolare o poco più, che abbia un fratello maggiore adolescente. Vien da sé che interessi, amici, come anche il linguaggio stesso, saranno assai distinti e poco conciliabili. Farli stare in camera insieme è una sfida non da poco, e certamente poterà uno dei due a chiedere asilo politico in un’altra parte della casa!

Ora, però, entriamo più nel vivo e vediamo quali sono i pro ed i contro del condividere la cameretta con fratellini e sorelline.

Cameretta dei bambini
Fonte: iStock
Camerette separate o condivise: cosa è meglio

Cameretta condivisa: pro e contro

L’elenco che faremo, oltre che essere esemplificativo, tiene in considerazione l’ipotesi di camerette che consentano, in virtù dello spazio, una condivisione serena ed anche la possibilità che ad essere coinvolti siano più di due bambini/e.

Prima di tutto, condividere vuol dire rafforzare il legame fra i bambini e le bambine. Ci si conosce di più, si raccolgono ricordi per il futuro, si rafforza un legame fatto anche di piccoli segreti, racconti al buio, prima di addormentarsi.

Seconda cosa, quando si condivide la cameretta con fratelli e sorelle, il litigio per i giochi, gli spazi e la privacy è d’ordinanza, per questo sarà necessario rafforzare la capacità di negoziare, di trovare soluzioni, la tolleranza e così via.

Infine, imparare la collaborazione, ad esempio, quando bisogna mettere in ordine la cameretta è un insegnamento che certamente è tra i pro della stanza condivisa.

Per i genitori, inoltre, c’è il vantaggio di avere una sola routine: si pensi al momento della nanna. Andare in due stanze diverse, per due routine delle coccole, delle storie da buona notte e della ninna-nanna, non è il massimo!

Di converso, gli svantaggi ci sono in termini di riposo interrotto, se i ritmi sonno-veglia fossero diversi, ma anche in termini di indipendenza, lì dove si dipenda dall’altro per trovare la propria sicurezza o per decidere cosa fare durante il gioco.

Cameretta dei bambini
Fonte: iStock
Camerette separate o condivise: cosa è meglio

Camerette separate: pro e contro

Se la planimetria della casa lo concede, valutare di creare più camerette dei bambini, sarà  naturale. Ma sarà  anche giusto separarli? Ora vediamo i pro ed i contro di tale scelta.

Il vantaggio è sicuramente quello della privacy. È lecito che il bambino voglia fare dei giochi da solo, senza che il fratellino o la sorellina (soprattutto se molto piccoli) si possa intromettere. È lecito che voglia invitare degli amici, fare delle confidenze senza essere disturbato o dover intervenire. Ancor più, lo abbiamo visto, se egli/ella dovesse studiare molte ore.

In questi casi, la scelta di separarli potrebbe davvero sembrare obbligata. Anche in termini di indipendenza, dicevamo, ci sono dei vantaggi. Imparare a dormire da soli, senza la necessaria presenza di un altro, nella propria camera, può essere utile anche per il futuro.

Invece, lo svantaggio principe può essere costituito dal fatto che se c’è differenza di età, le occasioni di condivisione si ridurranno a poco, soprattutto in quanto i nostri figli trascorrono sempre meno tempo a casa. Le camere separate non aiutano una maggiore relazione con l’altro. Ovviamente non è un muro abbattuto od alzato a determinare il legame fra fratelli o fra sorelle, ma può influenzalo se non interveniamo creando momenti da vivere insieme, a prescindere dagli spazi.