Rientro a scuola: i consigli per risparmiare

La scuola è alle porte ed il portafogli langue? Nulla di nuovo per le famiglie italiane. Ecco perché è importante raccogliere tutti i consigli possibili, come quelli che troverete qui.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Il rientro a scuola comporta, inevitabilmente, dalla notte dei tempi, il problema di come risparmiare sui libri di testo, sugli articoli di cancelleria, e così via. Se per i ragazzi ed i bambini, il rientro a scuola, dopo tante settimane di vacanza, potrebbe creare un po’ di ansia da prestazione, per noi genitori, l’ansia si sposta sulle finanze di casa.

Il back to school, non è solo zaino, diario, quadernoni e gomme profumate, articoli che fanno capolino nelle nostre case attraverso lo schermo della tv, già da giugno. La spesa delle famiglie italiane, quando si parla di scuola, è molto alta, perché tante sono le cose da comprare. E per molti di noi, soprattutto per le famiglie meno abbienti, più numerose, e con eventuali fragilità, il rientro a scuola diventa più che problematico, rappresentando un vero lusso.

Ci sono tablet o pc che potrebbero servire agli studenti più grandi, ma anche ripetizioni private, attività extrascolastiche etc etc.. L’elenco è assai lungo e piuttosto impattante a livello economico.

Pensiamo poi alle grandi città, dove i figli vanno a scuola lontano dal proprio quartiere, per cui bisogna aggiungere abbonamenti per i mezzi pubblici o la spesa per una bicicletta o un motorino, con annessa assicurazione e carburante. E cosa accade se lo stipendio di mamma e/o papà non è alto ed i figli da mandare a scuola non sono pochi?

Quanto costa la scuola, per ogni figlio

Prima di addentraci sui consigli per poter risparmiare con il rientro a scuola, è opportuno descrivere brevemente in quale contesto si muovono le famiglie italiane. Da un recentissimo studio, è venuto fuori che l’educazione dei nostri figli ci costa non meno di  53 mila euro per ciascuno. Una cifra che  copre tutti i gradi e gli ordini: dal nido all’università. Abbiamo fatto riferimento al minimo, infatti la media nazionale fa ancora più paura: si parla di 130 mila euro.

Questo investimento riguarda le famiglie che mandano i figli nella scuola pubblica, e all’università nella stessa città dove vivono mamma e papà, altrimenti, le spese per i fuori sede o per chi frequenta scuola private si aggirano su cifre assai più alte.

I suddetti 53 mila euro minimi comprendono il corredo scolastico ed  i costi tradizionali: cancelleria, tasse, libri, l’acquisto di un dispositivo elettronico, un corso di lingue e di un’altra attività extrascolastica ( arte, musica, teatro, sport etc) che sono da sempre ritenuti  complementari rispetto alle nozioni apprese a scuola e importantissime per lo sviluppo e la futura personalità e capacità dei nostri figli.

Se ci sono certamente delle agevolazioni per le famiglie più bisognose come per i ragazzi e le ragazze più meritevoli, che si mettono in luce per l’eccezionalità delle proprie capacità o per il loro percorso scolastico, la maggioranza di noi può affermare che il rientro a scuola ci espone alla necessità di pensare a dei modi per risparmiare il possibile, affinché l’istruzione non sia un lusso per pochi.

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Come risparmiare a scuola

Libri di scuola e cancelleria: come risparmiare

Mentre i nostri figli stanno terminando i compiti per le vacanze, alcuni di noi, si stanno interessando ai libri per il nuovo anno scolastico e per la cancelleria.

Bisogna dire che non tutti gli istituti scolastici si muovono nello stesso modo: alcuni offrono alle famiglia, da giugno, l’elenco dei libri di testo e della cancelleria da portare, ed ogni nucleo gestisce in autonomia dove e quando acquistare il tutto.

In altri istituti, i libri vengono forniti direttamente dalla scuola, e gli alunni e le alunne li troveranno al rientro, sui banchi della propria classe.

Infine, ci sono dei casi in cui, anche a causa del cambio tra i docenti, i pensionamenti ed i nuovi inserimenti degli insegnanti, le famiglie attendono settembre per sapere quali libri dovranno comprare.

Per risparmiare sui libri, ci sono due modi principali:

  • l’acquisto di gruppo
  • l’acquisto di seconda mano

Al netto dei casi in cui i libri di testo vengono forniti gratis, negli altri casi, la soluzione è muoversi in anticipo ( quando possibile) ed in gruppo. In questi casi, è previsto quasi sempre uno sconto. Per quanto possa essere irrisorio, per alcuni, come per le famiglie assai numerose, esso potrebbe essere gradito. I libri si possono anche comprare on line per risparmiare un pochino.

Altro metodo per risparmiare con il rientro a scuola, usato in passato, ma poi caduto un po’ in disuso, è l’acquisto dei libri di seconda mano. Possiamo provvedere sia contattando direttamente le famiglie che sappiamo possedere i testi dall’anno precedente, che recarci nelle librerie che prevedono scaffali ad hoc. È d’obbligo, in questi casi, non solo verificare lo stato dei libri, ma soprattutto che non ci siano notevoli differenze con le edizioni precedenti.

Per risparmiare sulla cancelleria, ci sono due modi principali:

  • acquistare durante l’anno
  • acquistare all’ingrosso

Durante l’anno, ci sono dei momenti, soprattutto on line, in cui alcuni degli articoli più comuni che servono per le attività scolastiche vengono messi sotto costo. Kit di colla, nastri adesivi, penne, l’occorrente per il disegno, quadernoni, e così via. Oggetti che non deperiscono e che a scuola vengono richiesti più volte.

Acquistare all’ingrosso, rispetto al piccolo negozietto sotto casa, può essere una soluzione quando abbiamo più figli che necessitino delle stesse cose, per più anni. Probabilmente, i bambini / e dovranno limitare le aspettative, sulle copertine delle cartellette o dei quadernoni, ma poco male.

Importante poi è non buttare mai le copertine dei quadernoni come quelle trasparenti dei libri, essi potranno essere riutilizzati, anche dopo parecchi anni, dai fratellini/sorelline minori.

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Come risparmiare a scuola

Zaini, astucci e diari: come non spendere una fortuna

In questo caso, ci troviamo in un ambito di oggetti che, sebbene siano necessari, hanno prezzi assai diversi, in quanto, oltre alla qualità, è la moda a fare da vero ago della bilancia. Se nostro figlio vuole lo zaino appena uscito, della marca più in voga a scuola, risparmiare sarà una chimera.

Per spendere meno, in questi casi, ecco cosa fare: dopo aver visto quello che piace a nostro figlio, verifichiamo se, in un ipermercato o on line, si trova ad una decisiva differenza di prezzo. Muoversi in largo anticipo, in questo caso è d’obbligo. In caso contrario le soluzioni sono due: comprare prodotti senza marca, usare quelli di seconda mano.

Quando ci riferiamo alla seconda mano, si tratta di astucci e zaini, non di diari ovviamente. Uno zaino ben tenuto, si può passare tranquillamente, fra fratelli e sorelle. Pensiamo a quello della materna che, in genere, viaggia molto leggero e non si rovina troppo. Idem per le cartelle delle elementari, se tenute con cura.

Un’altra soluzione potrebbe essere il regalo. Possiamo inserire l’idea dello zaino o dell’astuccio, come proposta da fare alla classe, o agli amici, come regalo di gruppo per il compleanno. In questo caso, nostro figlio/a non dovrà rinunciare a quello che desiderava.

Il consiglio è puntare, se possibile, sulla qualità. Uno zaino che costa di più, in genere, è un prodotto che potrà accompagnare nostro figlio almeno dalla prima elementare alla quinta, ma tranquillamente anche durante le medie, purché, altro consiglio, egli abbia optato per una fantasia neutra e sganciata dalle mode o dai personaggi della fantasia animata.

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Divise per la scuola ed attività extra-scolastiche: come fare

Infine ci sono altre due voci che pesano sulle famiglie, con il rientro a scuola: l’abbigliamento e le attività da fare al pomeriggio, complementari alla scuola.

Nel primo caso, se parliamo di scuola pubblica, più che una divisa, essa potrà consigliare un tipo di outfit, decoroso e pratico, per bambini e ragazzi. I bambini della scuola materna o del nido, in genere, indossano leggins, tute, magliettine e poco altro. Compriamo in stock, durante i saldi, almeno una decina di cambi, con quelli avremo risparmiato notevolmente. Quando i bambini sono così piccoli, ma anche durante le elementari, c’è anche tanto riciclo di abiti di seconda mano. Capi usati pochissimo, in genere, sono in ottime condizioni per cui sarà facile trovarne di carini nei mercatini di quartiere, nei negozi che si occupano di questo tipo di merce o tramite le applicazioni che ormai sbancano e vivono di questo.

Per le attività extrascolastiche, invece, ci sono altre soluzioni per risparmiare, prima di rinunciare. Il primo consiglio è verificare l’offerta formativa (canto, danza, ginnastica, scacchi, strumenti, etc) gestite all’interno della scuola. In genere, si tratta di corsi con prezzi assai bassi, rispetto a quello che si trova sul mercato.

Altro consiglio, che forse sacrifica un po’ il talento di un figlio a vantaggio di un altro ma, a male estremi estremi rimedi, è iscrivere i figli alle stesse attività. Molte scuole prevedono degli sconti sull’iscrizione se non sulle stesse rate, se sono almeno due i ragazzi che andranno a frequentare il corso. A volte, il terzo figlio non paga.

Altrimenti, se si tratta di un’attività importante, pensiamo alla seconda lingua, valutiamo l’opzione on line. I corsi sono sempre più interattivi e partecipativi, con prezzi notevolmente più bassi rispetto al corso in presenza. Ad ogni modo, muoversi in anticipo, ci permette sempre di risparmiare. Ci sono scuole le cui rette, se pagate entro i primi di settembre, ed in un’unica soluzione, offrono una scontistica notevole.