Formaggi in gravidanza: come prevenire la listeriosi

Durante la gravidanza, il rischio di contrarre la listeriosi aumenta. Quali sono i formaggi da evitare e quali si possono consumare

La listeriosi è una malattia infettiva, trasmessa anche da determinati formaggi, il cui consumo in gravidanza può essere estremamente pericoloso per il feto. A causa dei cambiamenti ormonali, con il conseguente indebolimento del sistema immunitario, questa patologia può manifestarsi più facilmente nelle donne in dolce attesa.
Oltre che in carne o pesce crudi, frutti di mare e insaccati, il batterio della listeriosi può trovarsi anche nel latte non pastorizzato e nei formaggi. Tra questi, i più pericolosi per la gravidanza sono i formaggi a pasta molle, come la feta, il brie o il camembert e gli erborinati, come il gorgonzola. Quest’ultimo, nonostante sia ottenuto da latte pastorizzato, può sviluppare la Listeria monocytogenes a causa della contaminazione ambientale.

I sintomi della listeriosi in gravidanza

Il rischio di contrarre la listeriosi è più alto e frequente nei primi tre mesi di gravidanza. Inoltre, i sintomi sono subdoli perché simili a quelli dell’influenza. In genere, chi soffre di listeriosi manifesta febbre alta e dolori muscolari, in alcuni casi preceduti da disturbi gastrointestinali che, durante la gravidanza, potrebbero manifestarsi in forme  più lievi. Se viene contratta quando si aspetta un bambino, la listeriosi può comportare complicazioni molto gravi per il feto, tra cui meningite, setticemia, parto prematuro e aborto.

Quali formaggi mangiare in gravidanza

Per ridurre il rischio di listeriosi, bisogna evitare di consumare, durante la gravidanza, latte non pastorizzato e formaggi a pasta molle o erborinati. Sconsigliato anche il consumo di formaggi a pasta semidura derivati da latte crudo e pastorizzato, perché la crosta è soggetta a contaminazioni con il germe della listeriosi durante la stagionatura (particolarmente a rischio sono quelli con la crosta untuosa).
Durante la gravidanza, si può consumare tranquillamente il formaggio fresco come il quark, il cottage cheese o quello spalmabile, che non vengono fatti stagionare dopo la fabbricazione. Anche la mozzarella non presenta rischi di infezione, soprattutto se viene consumata appena dopo essere stata tolta dalla confezione. Tra i formaggi che si possono consumare serenamente, quando si è in dolce attesa. ci sono quelli a pasta extra dura e a pasta dura derivati da latte crudo e pastorizzato, come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Gruyère e l’Emmentaler.