Come scegliere il seggiolino auto per il bambino

Sulla sicurezza in auto non si scherza, è in gioco la vita dei nostri bambini per cui rispettiamo la normativa e, ad ogni età, acquistiamo il prodotto corretto.

Foto di Giorgia Marini

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Che si facciano brevi tragitti o lunghi viaggi, chi ha dei figli piccoli sa che deve fornirsi del giusto seggiolino auto per il proprio bambino. Come vedremo, diversi sono i supporti che garantiscono la sicurezza in auto dei nostri figli ed in base alla loro età, al loro peso e alla loro altezza, la normativa prevede appositi strumenti: dalla navicella, all’ovetto ai diversi “gruppi” di seggiolini, sino all’eventuale, ma non troppo consigliata, alzatina.

La normativa italiana è chiara: i bambini sino ai 12 anni di età o sino al 1.50 cm sono obbligati ad utilizzare i seggiolini auto. Nonostante si possano ancora scorgere quadretti familiari poco esemplari,  genitori che caricano bambini piccoli su qualunque sedile, liberi di muoversi, se non addirittura in braccio al guidatore, si tratta di comportamenti che si sostanziano in veri e propri illeciti, dunque sanzionabili. La sicurezza in auto si sviluppa in una serie di comportamenti messi in atto per l’amore verso i nostri bambini: buone intenzioni, ignoranza, capricci del neonato, possono portare a conseguenze tragiche. Che si tratti di un piccolo tamponamento o di un grave e complesso incidente, se il bambino non è assicurato negli appositi seggiolini o non è correttamente posizionato come previsto dalla legge, la cronaca ci fa da monito sugli effetti fatali.

Per i più restii che si ricordano come allo loro età i bambini viaggiavano su un ‘amaca o in braccio a mamma e a papà, va ricordato che molto è cambiato, per fortuna. E visto che ogni anno vengono realizzati appositi crash test che dimostrano quanto un seggiolino auto più fare per salvare la vita a nostro figlio, forse varrebbe la pena affidarsi alla tecnologia e non a cattive abitudini passate.

Ora vedremo qualche piccolo consiglio per un viaggio in auto con i bambini all’insegna della sicurezza, quali sono i giusti supporti corretti in base all’età e qualche ghiotta occasione da monitorare on line.

Come scegliere il seggiolino auto, in base all’età

Già dalla nascita, i neonati devono esser trasportati in auto con la navicella o con l’ovetto. Non a caso, anche nei corsi preparto, viene spesso spesa qualche parola in proposito, sensibilizzando i compagni a montare correttamente il supporto prima di andare a prendere la mamma ed i bambino in ospedale. Indipendentemente da chi lo monti, viene consigliato, quando ancora non si abbia dimestichezza, di farlo qualche giorno prima rispetto al reale utilizzo, in modo da verificare eventuali criticità o difficoltà e risolvere prima del grande giorno.

Se per i nostri bambini avessimo acquistato un trio, avremo a disposizione due opzioni navicella ed ovetto, che hanno caratteristiche e plus differenti.

Sino ai sei mesi di vita e per i viaggi più lunghi, viene consigliato l’uso della navicella che, per la sua forma, garantisce maggiore confort al nostro piccolo neonato. L’ovetto, invece, ha un uso più duraturo nel tempo, ma, in caso di viaggi lunghi come quelli per portare i piccoli nelle mete vacanziere più distanti, è richiesta una sosta ogni due ore. Dopo la navicella e l’ovetto, subentra il seggiolino auto. Alcuni seggiolini auto, a dire il vero, possono addirittura coprire la fascia 0+, ma, in genere, subentrano successivamente e, a seconda del gruppo di appartenenza, del peso e dell’altezza del bambino, arrivano sino al 1.50 cm o ai 12 anni previsti come limite per legge.

 

 

 

 

In commercio, come anticipavo in alto, ci sono anche le alzatine: sono utilizzabili sempre entro lo stesso limite ed in genere si acquistano per i bimbi più grandicelli (6/7 anni), per una questione di minor prezzo e di ingombro in auto. Tuttavia alcuni professionisti del settore non le consigliano caldamente, in quanto garantiscono minore sicurezza. Potrebbero però essere acquistate, se si ritenesse di farlo, per le seconde auto, quelle con le quali si viaggia di meno, per tragitti meno importanti o come alternativa da montare sull’auto di terzi (baby sitter, nonni etc), in modo da rappresentare un’altra opzione al seggiolino che si usa quotidianamente.

 

 

 

Seggiolino auto
Fonte: iStock
Seggiolino auto

Gruppi 1,2,3: ecco cosa vuol dire

Abbiamo detto che si cambiano seggiolini auto in base all’età, al peso ed il loro limite di utilizzo è 12 anni oppure è 1.50 cm di statura. Per chi è novizio, tuttavia, potrebbe non esser semplice destreggiarsi nel primo acquisto, in quanto si troverà di fronte ai diversi “gruppi”, o potrebbe trovare macchinoso capire quando passare da un gruppo ad un altro. Ecco una piccola sintesi, orientativa.

Si parla di gruppo 1 per i seggiolini adatti dai 9 mesi ai 4 anni; di gruppo 2 e 3 per i seggiolini utilizzabili dai 3 anni circa sino ai 12 anni. Infine, c’è il gruppo 1/2/3 che si usa dai 9 mesi sino alla fine. Il peso come la statura sono anch’essi fattori di valutazione per l’acquisto, qualora il bambino fosse molto più piccolo o viceversa molto più grande rispetto alla sua età, perciò, in questi casi, affidiamoci agli ottimi consigli dei rivenditori.

Consigli per un sereno viaggio in auto

I primissimi viaggi in auto, soprattutto se lunghi, possono non essere una passeggiata, dipende molto dall’indole del bambino. Ci sono neonati e bimbi piccoli, talmente irrequieti, da farti maledire le partenze, altri, invece, trovano così rilassante il movimento dell’auto d’addormentarsi solo cullati dentro di essa.

L’importante è ricordarsi che mai dobbiamo cedere a pianti o capricci, una volta in auto, i bimbi devono essere messi in sicurezza nei propri seggiolini.

Ecco alcuni consigli, per viaggi sereni:

  • Montare il seggiolino, seguendo le istruzioni del marchio
  • Dotarsi dell’ apposito specchietto da posizionare sui sedili posteriori
  • Togliere al bambino  giacche e soprabiti, prima di assicurarlo con le cinture
  • Rivestire il seggiolino con apposito rivestimento
  • Disinstallare l’air bag
  • Non acquistare mai un seggiolini di seconda mano
  • Non cedere mai ai capricci dei bambini più irrequieti

In questo ultimo caso, meglio fare più pause, durante il viaggio, e cercare di capire quale sia il problema: il bimbo piange perché sta sudando molto? Ha problemi di digestione? Forse ha il sole che gli batte sul visino?. Piuttosto che slacciarlo, per non sentirlo strillare, prendersi delle pause per risolvere il problema e tranquillizzarlo.

 

 

 

Seggiolino auto
Fonte: iStock
Seggiolino auto

 

Ultime due riflessioni sul tema. Cerchiamo di avere tutti una stessa linea comune, dalla babysitter ai nonni, nessuno deve cedere sui seggiolini ed al contempo diamo loro il buon esempio, facendo vedere che anche noi mettiamo la cintura di sicurezza.

Infine, parliamo di prezzi, che sappiamo essere cari per alcuni di noi in modo particolare.Meglio non lesinare su questa spesa. Si tratta di uno strumento che ci accompagnerà per tanti anni e, se in buono stato,  esso potrà passare al fratellino o alla sorellina. Piuttosto, monitoriamo le offerte, aspettiamo i saldi, i “fuori tutto”. Non dobbiamo prendere il top di gamma, appena uscito, l’importante  è acquistare un buon prodotto con ottime recensioni.

Perché non comprare un seggiolino auto di seconda mano

Viene fortemente sconsigliato l’acquisto di un seggiolino auto di seconda mano, da tutti gli esperti del settore. La vendita e l’acquisto second hand per l’infanzia è in costante crescita e questa è una buona notizia, ma una cosa è un vestito o un passeggino, altra è un seggiolino auto. Ciò che potrebbe spingerci a questo tipo di acquisto, ovviamente, è il prezzo più basso ma esso non potrà mai esser così accattivante anche messo a paragone con alcuni modelli meno innovativi o con un  design più basico. Qualora lo fosse, infatti, sarebbe la spia di qualcosa che non va, come ad esempio un grande uso dello stesso o addirittura la possibilità che sia passato da più famiglie.

Il fatto è che non sapremo mai quanto sia stato utilizzato il seggiolino e se abbia subito traumi durante l’ utilizzo. Meglio non rischiare di scoprirlo nel momento sbagliato. Un seggiolino non integro non è in grado di garantire un’idonea sicurezza. Diverso ovviamente è il caso di fratellini e sorelline che si tramandino fra loro ovetti, navicelle e seggiolini, in quanto l’adulto di riferimento, colui e colei che se ne occupano, dovrebbero essere in grado di sapere se esso sia stato coinvolto anche nel più banale incidente.