Bea Borromeo: il tradimento di Pierre? Ecco la verità

La giornalista vuole mettere subito a tacere le malelingue che già parlano di crisi matrimoniale. E fa recapitare in redazione una lettera dagli avvocati francesi chiedendo anche i danni

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

 

Beatrice Borromeo è stata la protagonista delle nozze dell’anno. Due cerimonie per dire sì a Pierre Casiraghi: una al Principato di Monaco e l’altra sul Lago Maggiore. Ora la giornalista è alla sua prima uscita da moglie, l’occasione è la settimana della moda milanese. Purtroppo però la notizia è un’altra… (GUARDA LE FOTO).

Qualche giorno fa infatti il maritino è stato paparazzato dagli obiettivi di Chi durante una notte folle in compagnia di una biondina misteriosa che avrebbe anche baciato. La notizia ha fatto il giro del web ed è stata ripresa anche da Dagospia.

Subito Bea ha cercato di mettere a tacere le malelingue che parlano già di crisi matrimoniale. Lei stessa ha inviato una mail a Dagospia:

Caro Dago, pure tu ti fai infinocchiare delle solite bufale di Signorini…?

A breve giro di posta il direttore di Chi ha risposto:

Inutile definire ‘bufale’ delle foto che parlano da sole. Ingoia il rospo. Per la gioia di tutti.

La Borromeo però proprio non ci sta e ha fatto recapitare al sito di Roberto D’Agostino una lettera dagli avvocati francesi in cui si invoca il diritto alla privacy, intima al sito di rimuovere quelle foto e di non scrivere mai più una riga su di loro senza previo consenso. Inoltre, ha chiesto di essere risarcita per i danni subiti. Anche in questo caso la replica non si è fatta attendere:

Sfortunatamente ci troviamo in una Repubblica che garantisce il diritto di cronaca nei limiti del rispetto della privacy. Quando qualche settimana fa furono pubblicate le foto delle nozze da favola, che ritraevano una famiglia felice, una coppia innamorata nessuno ha invocato il diritto alla privacy ora che le foto sono scomode scrivono gli avvocati. Ahinoi, non funziona così, né in Francia né in Italia: le foto sono state fatte all’aperto, ritraggono un personaggio molto noto e non sono diffamatorie. Sembrano davvero innocue, e se così non fosse, una simile lettera non aiuterebbe a dissipare i dubbi…

Vedremo come si risolverà il giallo del presunto tradimento di Pierre.