Pier Paolo Pasolini: vita, carriera, curiosità

Pier Paolo Pasolini, regista, scrittore e intellettuale italiano a tutto tondo. La sua figura, così come la sua morte, oggi fa ancora molto discutere.

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Non c’è campo artistico, culturale e letterario, che ancora oggi sia debitore a Pier Paolo Pasolini pasolini/frasi . Letteratura, cinema, teatro e poesia. PPP, come è anche conosciuto per via delle sue iniziali, ha lasciato il segno ovunque nella storia del nostro paese.

Pier Paolo Pasolini: tra letteratura, cinema e controversie

Il successo di Pier Paolo Pasolini inizia nel 1955 quando comincia a far parlare di sè come scrittore, grazie alla pubblicazione di Ragazzi di Vita, pubblicato da Garzanti. Il libro sarà escluso dal premio Strega e dal premio Viareggio nello stesso anno, visto anche l’intervento spietato della critica, che mal tollerava il tema, decisamente scabroso per l’epoca, della prostituzione omosessuale maschile.

Seguiranno altri successi e altre polemiche letterarie, da Una vita violenta, fino ad arrivare a Petrolio e alla sua raccolta di Scritti Corsari. A titolo di curiosità segnaliamo come Pasolini pasolini/sito fu campione indiscusso di polemiche, basti pensare che nel corso della sua vita, tra denunce e querele, è finito in tribunale per ben 24 volte.

Oltre che Poeta, in molti ricordano la sua raccolta Le Ceneri di Gramsci, scritto in occasione della scomparsa del politico comunistica, non tutti sanno che Pier Paolo fu anche paroliere, scrivendo i testi di diverse canzoni, tra cui, segnaliamo, quella del 1962, Il soldato di Napoleone, cantata da Sergio Endrigo e Cosa sono le nuvole, correva l’anno 1967 quando affidò le sue parole alla voce di uno dei più grandi interpreti della canzone italiana, cioè Mister Volare, cioè l’italiano che aveva conquistato l’america: Domenico Modugno.

Pier Paolo Pasolini
Fonte: IPA
Pier Paolo Pasolini

Il suo impegno nel mondo del cinema è cominciato invece con la collaborazione con uno dei più grandi registi italiani di sempre, cioè Federico Fellini. I due realizzano insieme il film Le notti di Cabiria. Pier Paolo comincia poi a camminare da solo sulle sue gambe realizzando film che hanno segnato la storia del cinema italiano, come Accattone, Mamma Roma, Il Vangelo secondo Matteo, Il Decameron e il tanto discusso Salò o le 120 giornate di Sodoma, che racconta gli ultimi depravati giorni della repubblica sociale lombarda.

Purtroppo non finirà mai di girare l’incompiuto Porno-Teo-Kolossal, cominciato nell’anno della sua morte, cioè nel 1976. Nel 2014 il regista italo americano Abel Ferrara ha girato un film sulla vita di Pasolini, mentre nel 2016 è in uscita una pellicola italiana dove Massimo Ranieri lo interpreterà.

Il mistero irrisolto della morte di Pier Paolo Pasolini

La tragica notte tra l’1 e il 2 novembre 1975 segna la fine della vita di Pier Paolo Pasolini, uno degli intellettuali più brillanti e controversi del XX secolo. Ucciso brutalmente sulla spiaggia di Ostia, il suo corpo fu rinvenuto con segni inequivocabili di violenza: percosse e lesioni profonde, con la macabra aggiunta di essere stato presumibilmente investito dalla sua stessa auto. Anche dopo decenni, l‘ombra del mistero avvolge ancora le circostanze e i responsabili di questo efferato delitto.

Inizialmente, la responsabilità dell’omicidio ricadde su Pino Pelosi, un giovane di 17 anni che confessò l’atto, descrivendo una serata finita in tragedia dopo un tentativo di intimità respinto. Tuttavia, la natura delle ferite inferte a Pasolini e la mancanza di prove fisiche di una colluttazione tra i due sollevano dubbi sulla veridicità di questa confessione. Con il tempo, la stessa confessione di Pelosi vacillò: una volta libero, ritrattò le sue dichiarazioni iniziali, indicando l’intervento di altri individui, descritti con accento siciliano, come i reali assassini.

Pier Paolo Pasolini e Anna Magnani
Fonte: IPA
Pier Paolo Pasolini e Anna Magnani

Questa svolta alimentò ulteriori teorie e speculazioni, spaziando dalla possibile implicazione di gruppi neofascisti e criminali organizzati, fino a membri influenti della loggia massonica P2. Il motivo? Un libro in lavorazione da parte di Pasolini, incentrato sul “caso Mattei”, che avrebbe potuto rivelare inconvenienti verità su poteri e personalità di spicco dell’epoca.

L’omicidio di Pasolini rimane uno degli enigmi più oscuri della storia italiana recente, un puzzle intricato di ipotesi e congetture che, nonostante gli anni, continua a sollecitare domande senza risposta. La ricerca della verità, complessa e sfuggente, testimonia l’immortalità dell’eredità lasciata da Pasolini, la cui vita fu spezzata ma la cui voce riecheggia ancora potente nel dibattito culturale e sociale.