Monica Vitti? Non credete alle bufale: è ancora viva

Monica Vitti è morta? Data la notizia, apparsa su un sito internet di disinformazione, in molti ci hanno creduto per davvero. E invece è una bufala

Monica Vitti, star del cinema italiano e icona di una tipica donna di successo, è ancora viva. La notizia della morte è stata diffusa da una blogger, che così sembra aver provato ad aumentare le visualizzazioni della propria pagina web. E come succede in questi casi, la notizia venne subito ripresa da altre blogger che, non informandosi a proposito della veridicità d’informazioni lette, l’hanno distribuita ai propri utenti. Si è creata così una rete gigante, con oltre 300.000 di utenti che hanno creduto alla notizia della morte di Monica Vitti .

Tra messaggi commuoventi su quanto fosse importante l’attrice italiana per tutti e post d’addio strappalacrime sui social, sembra davvero che nessuno si sia chiesto come mai nessuna testata giornalistica seria ne abbia dato notizia. E anche sui telegiornali la notizia della morte di una delle icone del cinema italiano non sembra essere passata (al contrario di quanto è successo con il decesso di Bud Spencer ). Probabilmente i giovani che, stando a quanto riportano le statistiche, s’informano sulle fonti d’informazioni serie sempre di meno, hanno subito creduto alla falsa notizia, per giunta spacciata per vera soltanto per aumentare le visite sulla propria pagina internet.

In realtà dei fatti Monica Vitti, stando a quanto riporta Il Fatto Quoditiano, da qualche anno soffre di una malattia degenerativa, e sarebbe addirittura ricoverata in una clinica della Svizzera. Tuttavia, è ancora viva e ha già avuto delle spiacevoli esperienze con le notizie sulla sua morte. È il caso di Le Monde, che nel 1988 credette a una bufala e diede l’attrice per deceduta. Al tempo Monica Vitti la prese con un’estrema leggerezza, ringraziando il quotidiano francese per averle allungato la vita. E anche dalla redazione giornalistica arrivarono le dovute scuse. Il tutto perché un giornale serio non può riportare notizie palesemente false, altrimenti perderebbe di prestigio.

Di conseguenza le persone lo leggeranno di meno, e dopo un po’ rischierà di chiudere. Al contrario, su internet tutte le cavolate sono valide. E vige persino la regola della “maggior bufala”, ovvero quanto grande è una bugia, tanto ci guadagna il proprietario della pagina. Sfortunatamente, il mondo dell’internet in Italia è regolamentato male. Non vi è alcuna legge a punire i cittadini per la disinformazione sul web, e i “pirati” delle informazioni sfruttano questi vuoti legislativi a pieno regime. L’unica difesa che si ha contro il flusso delle informazioni è l’analisi critica. Prima di dare una notizia per vera e diffonderla nel mondo del web come un virus, è meglio controllare sulle fonti d’informazione affidabili.

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