Maglietta DHL: perché va di moda e dove comprarla

La maglietta della DHL, usata dai corrieri per effettuare le consegne, spopola sul web diventando un must della moda social. Il suo prezzo? 245 euro

Spopola sui social network la maglietta DHL, azienda leader nel settore della logistica. Dopo che il brand Vetements ha esposto il capo tra i trend della primavera-estate 2016, molte fashion blogger hanno iniziato a postare sul proprio profilo Instagram delle foto dove indossavano la famosa maglietta gialla con il logo rosso. Tra queste c’è Sarah Snyder, la fidanzata del figlio di Will Smith. La modella ha mostrato ai suoi 620 mila followers un suo scatto che la ritrae appoggiata al classico furgone DHL, mentre indossa la T-shirt aziendale. Da qui è iniziata la caccia alle magliette dei corrieri.

Ad alimentare il fenomeno social si è aggiunto anche il sito e-commerce Lyst che ha prodotto uno spot pubblicitario in cui veniva simulato il rapimento di un corriere. Il riscatto? 1000 magliette DHL da distribuire ai suoi clienti. Addirittura è stato creato il profilo Twitter di Anthony Robinson, la fantomatica vittima. Inutile dire che grazie a questa azione di marketing, l’attenzione sulla maglietta DHL è aumentata in maniera esponenziale, tanto da far incrementare anche le vendite sul portale. Qui è possibile trovarla infatti ad un costo di 245€. In realtà le T-shirt sono state messe in vendita ancora prima che il marchio Vetements le esaltasse e le offrisse a prezzi così esorbitanti: basta andare sul sito di merchandising della DHL per vedere come queste vengano vendute a costi decisamente più accessibili ($6,50). L’unico neo è che per poterle ordinare, è necessario acquistare minimo 100 pezzi.

Anche se la maglietta DHL è diventata un must della moda social, alcuni continuano a non apprezzare la trovata di commercializzare un prodotto così semplice e poco creativo. In merito a ciò si è espresso anche Helge Rieder, uno dei grafici che ha disegnato il logo dell’azienda stessa. Per lui, infatti, acquistare queste t-shirt è pura follia in quanto sono poco apprezzabili dal punto di vista del look e dell’estetica. Addirittura è stata vista come una presa in giro nei confronti dell’azienda. Il caso della DHL non è stato però l’unico: ad esempio, un po’ di tempo fa lo stesso fenomeno social ha preso di mira numerosi capi targati Moschino che rappresentavano i loghi più disparati, tra cui Mc Donald’s, Carrefour e Barbie. Il successo fu immediato.