Lady Diana e Donald Trump, il retroscena che fa tremare la Corona

Il candidato alla Casa Bianca avrebbe pesantemente corteggiato la principessa inviandole fiori e biglietti inquietanti, tanto che lei si sentiva perseguitata

Non c’è pace per la povera Lady Diana che viene chiamata in causa a quasi 20 anni dalla morte (guardate com’è la sua tomba ora) per questioni che hanno del torbido. Ma nemmeno Kate Middleton può dormire sonni tranquilli, dato che l’ennesimo gossip, dopo quello della presunta paternità di Harry, sta facendo tremare la Corona. Gli sforzi della Duchessa di Cambridge, impeccabile durante il suo primo viaggio all’estero da sola in Olanda, non sono bastati a far distogliere l’attenzione dei media su un nuovo scandalo che si abbatte sulla famiglia Windsor.

Questa volta si tratta di un presunto legame tra la principessa Diana e il più controverso candidato alla Casa Bianca, Donald Trump.

Tycoon, di recente accusato per delle frasi sessiste contro le donne, avrebbe cercato di conquistare l’ex moglie di Carlo. Come racconta la giornalista Selina Scott, amica personale della principessa, Trump cominciò a inviarle mazzi di rose e orchidee, insieme a bigliettini nei quali le prospettava una vita futura insieme, che a giudizio della stessa Diana erano insistenti ed inquietanti. Lady D si sentiva perseguitata e la reporter nel definire quel periodo non ha esitato a usare la parola stalking. La vedeva come la sua ultima moglie-trofeo da esibire (la stessa accusa è stata rivolta all’ex premier francese Sarkozy in una biografia scomoda).

Poco dopo la morte della principessa triste nel 1997, Trump diede una diversa versione dei fatti in un’intervista dove raccontò come avrebbe potuto fare sesso con Diana:

Mi inviò la più bella e calorosa lettera, mai ricevuta, dopo che le feci un favore e io le inviai dei fiori.

Allo domanda se avesse potuto possederla, il miliardario non esitò a rispondere: “Penso che avrei potuto”.

La vicenda è stata riportata all’attenzione dopo la pubblicazione di un video del 2005 in cui Trump racconta i suoi exploit sessuali.