Giuseppe Verdi, compositore: biografia e curiosità

Giuseppe Verdi è stato un compositore italiano, ad oggi considerato uno dei massimi operisti della storia. Ripercorriamo insieme le principali tappe della sua vita

Giuseppe Verdi è nato il 10 ottobre 1813 a Le Roncole, piccola frazione della città di Busseto, in provincia di Parma. Proveniente da una modesta famiglia di commercianti, fin da piccolo dimostra un forte interesse per la musica. Con l’appoggio del padre e del maestro del paese Pietro Baistrocchi, a sei anni impara a suonare l’organo e il pianoforte. Nel 1823 il giovane Verdi frequenta il Ginnasio e due anni dopo riceve lezioni sulla pratica strumentale e sui principi della composizione musicale. Dai 13 ai 18 anni scrive numerose sinfonie, pezzi di musica sacra e marce per banda. Nel 1827 si diploma al Ginnasio e inizia a dedicarsi a tempo pieno allo studio della musica. Si trasferisce a Milano, dove diventa allievo del maestro concertatore della Scala e assiste a varie opere rappresentate presso il famoso teatro d’opera milanese. Nel 1834 torna a Busseto in veste di maestro di musica del Comune. Nel 1839 viene rappresentata alla Scala la sua prima opera, l'”Oberto, Conte di San Bonifacio”, riscuotendo un discreto successo tra il pubblico. Nel 1942, dopo aver attraversato un lungo periodo di crisi a causa della prematura morte della moglie e dei suoi unici due figli, Giuseppe Verdi presenta alla Scala l’opera lirica che decreta il suo definitivo successo e l’inizio della sua folgorante carriera, il “Nabucco”, ritenuta l’opera più risorgimentale del compositore italiano.

Al suo interno troviamo uno dei cori più celebri, il “Va, pensiero”. Dopo cinquantasette repliche al teatro milanese, l’opera viene successivamente rappresentata anche a Barcellona, Vienna, Parigi, Lisbona, Berlino, Amburgo, New York e Buenos Aires. Nei successivi anni fanno seguito numerose altre composizioni che fanno accrescere sempre più la sua popolarità nazionale e internazionale. Nel 1846 si trasferisce a Parigi ed inizia a lavorare per l’Opéra di Parigi. L’anno seguente fa il suo debutto a teatro “Macbeth”, ritenuto il capolavoro giovanile di Giuseppe Verdi. Durante il periodo parigino viene insignito del titolo di Cavaliere della Legion d’Onore. Nel 1849 fugge da Parigi, a causa del diffondersi del colera, e torna a stabilirsi in Italia. Il 1853 è l’anno della trilogia popolare: Giuseppe Verdi da vita a il “Rigoletto”, “Il trovatore” e “La traviata”. Con tali lavori il compositore raggiunge la piena maturità artistica, la definitiva fama internazionale e si impone come il più celebre musicista del suo tempo. Tra il 1853 e il 1871 Verdi riduce notevolmente il suo lavoro compositivo. Nel 1871 fa il suo esordio sul palcoscenico de Il Cairo l'”Aida”, opera che ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle più famose.

Nel 1887 debutta al Teatro alla Scala di Milano l'”Otello”, tratta dalla tragedia omonima del drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare. L’ultima sua grande opera è il “Falstaff”, datata 1893. Dopo un ictus cerebrale, Giuseppe Verdi si spegne a Milano il 27 gennaio 1903, nella stanza numero 105 del Grand Hotel et de Milan. Durante le esequie di stato del compositore presenziarono circa 300 mila persone. È sepolto nella cripta della casa di riposo per musicisti in pensione “Casa Verdi”, struttura fortemente voluta, finanziata e inaugurata dallo stesso Verdi. Molto attiva anche la sua partecipazione nella politica italiana del tempo: è stato prima parlamentare e poi senatore a vita del neonato Regno d’Italia. In tutto ha realizzato ventotto opere liriche e numerose composizioni varie, tra cui musica da camera e sacra. Giuseppe Verdi, quando non era intento a scrivere le sue opere, passava molto tempo in giro per l’Italia e l’Europa a sovrintendere i lavori per la rappresentazione teatrale delle sue creazioni. Nella vita privata, fin da giovane, ha subito molti lutti familiari ed ha sofferto molto per queste perdite. Nel 1833, a soli 17 anni, muore la sorella. Nel 1836 si sposa con Margherita Barezzi, figlia del suo mecenate Antonio.

La donna lo rende padre, nel 1837 e nel 1838, di un maschio e di una femmina, ma entrambi i bambini moriranno all’età di circa un anno e mezzo. Nel 1940 perde anche l’amata moglie, a causa di una encefalite. Nel 1843 intraprende una relazione, destinata poi a durare per mezzo secolo, con la soprano Giuseppina Strepponi. Dopo una convivenza di dieci anni i due si sposano nel 1859 e resteranno inseparabili fino alla morte della donna, nel 1897, a causa di una polmonite. Giuseppe Verdi era un uomo molto riservato, dal carattere tranquillo, schietto e di grande onestà intellettuale. Dopo la sua morte gli sono stati dedicati in tutta Italia tre conservatori, molti teatri, monumenti e statue. La città di New York gli ha dedicato un’intera piazza, la Verdi Square di Manhattan, con annessa statua raffigurante il compositore italiano. È stato oggetto anche di numerose pellicole cinematografiche e opere teatrali. Ancora oggi le sue opere vanno in scena nei più importanti teatri del mondo. Ecco quindi chi è stato Giuseppe Verdi, il più grande compositore italiano di tutti i tempi.