Gad Lerner, giornalista: biografia e curiosità

Chi è Gad Lerner? Scoprimao la vita, le curiosità e tutto ciò che riguarda questo giornalista noto in Italia per la sua carriera e la sua attività televisiva

Gad Lerner è un conduttore di programmi televisivi, giornalista e scrittore italiano, noto principalmente per i suoi molti lavori all’interno della televisione, per l’impegno politico profuso nel sostenere il partito democratico e per i suoi numerosi libri, che abbracciano diversi temi, anche molto diversi tra loro. È di origine ebraica, infatti la sua famiglia è una famiglia molto benestante a livello economico, che nel 1954, anno della sua nascita, decise di stabilirsi nella città di Beirut, in Palestina, molto prima che lo stato di Israele venne riconosciuto come tale. Gad Lernen nasce il 7 dicembre del 1954 da genitori aventi discendenze molto diverse. Nonostante questo si trasferisce a Milano all’età di 3 anni insieme ai suoi parenti, e successivamente chiese la cittadinanza italiana, dal momento che era Apolide, ossia senza una cittadinanza valida. Ebbe alcuni problemi nell’ottenerla, nonostante ne avesse diritto dopo aver vissuto per 10 anni consecutivi all’interno del territorio italiano, riuscì a raggiungere questo obiettivo solamente convolando a nozze per la prima volta. Successivamente però si risposò una seconda volta con una donna di nome Umberta, formando una sorta di famiglia allargata con 5 figli.

Degno di nota è anche il fatto che è proprietario di una cascina dove è solito coltivare dell’uva per produrre del vino barbera o nebbiolo. La sua carriera giornalistica inizia nell’anno 1976 entrando a far parte degli scrittori per la testata giornalistica Lotta continua, un giornale che pubblicava le idee della sinistra extraparlamentare, arrivando a ricoprire ruoli anche importanti, come quello di vice-direttore. Nonostante questa sua scalata però, il lavoro all’interno del giornale dura solamente 3 anni, per poi passare prima al quotidiano il Lavoro, A Radio Popolare, al Manifesto e all’Espresso. Però la notorietà che lo renderà famoso arriverà una volta entrato nel mondo della televisione; ebbe modo di lavorare per Rai 3 conducendo diversi piccoli programmi televisivi, tra cui Profondo Nord , Milano Italia. Vi è da citare anche una piccola esperienza all’interno di un programma che durò una sola puntata chiamato Nella tana della Lega, dove venivano espressi i primi pensieri del partito della Lega Nord, che stava iniziando ad ottenere consensi nella regione lombarda, nonostante non avesse più di due parlamentari all’interno del parlamento.

Durante gli anni contraddistinti dalle indagini su Tangentopoli, sull’entrata in politica delle Lega e della figura politica di Silvio Berlusconi, Gad Lerner ebbe modo di dirigere e mandare in onda diversi programmi che aveva una cosiddetta impronta personale; i temi trattati durante quel periodo erano principalmente di natura economica, dal momento che stava iniziando a scoppiare lo scandalo sulle tangenti che avrebbe portato a grandi conseguenze. Per quanto riguarda le pubblicazioni sui giornali ebbe modo di ricoprire il ruolo di vice-direttore del giornale denominato La Stampa, diretto da Ezio Mauro. Successivamente però passa di nuovo nel mondo della televisione e torna a lavorare per la Rai, dirigendo programmi vari. Negli anni 2000 vi è un salto di qualità, infatti gli viene affidata la direzione del telegiornale nazionale chiamato TG1; il mandato di per se sarà molto breve, infatti non durerà più di 3 mesi, ma nonostante questo ebbe modo di operare scelte che attirarono diverse critiche sul suo operato, come la scelta di non trasmettere in televisione l’ultima intervista fatta da Paolo Borsellino, ucciso appena un anno prima. Come detto precedentemente, il suo mandato fu molto breve, dal momento che il primo ottobre del 2000 rassegnò le dimissioni per aver pubblicato durante una puntata del TG1 alcune immagini di pedopornografia. Degno di nota è il discorso finale, dove citò un episodio dove gli venne richiesto di favorire una persone nella ricerca di una occupazione all’interno della RAI, cosa che gli valse una querela, da cui venne assolto dal tribunale.

Finita la collaborazione con la RAI ebbe modo di passare a lavorare per la rete televisiva chiamata Tele Monte Carlo, che in poco tempo si trasformò in quella che oggi è conosciuta come La7. Venne incaricato di dirigere il telegiornale della rete appena citata e della nuova nata La7, per poi passare a dirigere il programma intitolato L’infedele. Le sue pubblicazioni sul cartaceo non si fermano nonostante l’intensa attività lavorativa all’interno del mondo della televisione; infatti ebbe modo di collaborare per settimanali come Vanity Fair Italia e per testate giornalistiche come La Repubblica. Inoltre durante gli anni della sua carriera nel giornalismo ebbe modo anche di pubblicare alcuni libri di vario genere, come ad esempio il millennio dell’odio (2000), Scintille (2009); proprio con quest’ultimo libro è stato insignito del premio Alabarda d’oro 2010. Da citare è anche l’episodio in cui tentò di entrare all’interno del territorio siriani per fare una visita, cosa che gli fu categoricamente negata, nonostante la portavoce del governo siriano stesso cercò di metterlo in buona luce, affermando che era un uomo che difendeva spesso le comunità musulmane in Italia ed era sostenitore della creazione delle moschee su suolo italiano.