Cos’è la running man challenge e come si balla

Running man challenge è il nuovo trend della rete che si è diffuso nei paesi anglofoni. È molto simile alle altre danze, come Harlem Shake

Il running man challenge è la nuova moda virale diffusasi in poco tempo in mezzo globo. In parte ricalca il già conosciuto Harlem Shake, aggiungendo però elementi nuovi. La caratteristica principale è ballare sul sottofondo musicale “My Boo” di Ghost Town DJ. La danza consiste in una variazione della corsa, da cui deriva il nome: the running man challenge. Il trend è nato da due giocatori di basket nell’università di Maryland, Jerry Hall e Kevin Vincent, per poi diffondersi anche alle altre categorie sportive.

Prima NFL, poi l‘hockey sul ghiaccio, e solo una settimana dopo l’upload anche NBA. Il confine dello sport però non poteva contenere il trend virale, e allora ecco che la moda si è diffusa anche agli organi della polizia, agli impiegati degli uffici e persino alle persone comuni. Il segreto? Sembrerebbe risiedere nella semplicità della danza, nella sua melodia, ma anche nei due che hanno saputo presentare il trend al mondo. E dagli USA, in meno di due settimane, il running man challenge ha fatto capolino anche nel Regno Unito. Poi Scozia, Irlanda, Galles, Sudafrica, Australia…

E una volta partita, difficilmente la moda si fermerà. Similmente a come è successo per la più famosa danza Gnagnam Style, e la planetaria Harlem Shake, il contest sembra essere destinato a raggiungere in poco tempo anche gli angoli più lontani del globo. Non a caso tutti i video targati Running man challenge arrivano in poco tempo a migliaia di visualizzazioni, mentre l’hashtag #runningman impazzisce su Twitter. Ma non solo. Il trend può essere mixato con altri brani con ritmo simile, che siano prettamente hip-hop o house.

Per lanciarsi nel trend basta decisamente poco. In primo luogo meglio guardarsi qualche video già presente in rete per farsi un’idea precisa su cosa sia il running man challenge. Quindi conviene prendersi un amico, posizionare la videocamera in un posto ben illuminato, e scatenarsi a ritmo di Ghost Town DJ targato anno 1996. Magari aggiungendo al tutto qualche propria particolarità. Una volta finite le riprese, basta caricare il video su Youtube e il successo sarà assicurato.