Che fine ha fatto Michele Zarrillo

Michele Zarrillo è uno dei cantautori più importanti del panorama musicale italiano. Cosa fa oggi

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Martina Dessì

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Michele Zarrillo – cantante, pianista e chitarrista – è uno dei cantautori più importanti della scena musicale italiana. Il suo esordio nel progressive rock, avvenuto quand’era giovanissimo, si è ben presto trasformato in una carriera diversa e più indirizzata verso il genere melodico. Diverse le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, la prima delle quali nel 1979, e ha anche scritto brani per altri interpreti tra cui Renato Zero. Ma cosa fa oggi?

L’esordio nei Semiramis e Sanremo

L’esordio di Michele Zarrillo avviene da giovanissimo, nel 1972, come chitarrista e voce dei Semiramis. Con la band progressive pubblica anche un album ma la loro collaborazione non dura molto, poiché lui decide di spostarsi nei Rovescio della Medaglia, gruppo noto e all’avanguardia di quel periodo. Solo successivamente pensa che il mondo del pop potrebbe essere la sua strada e inizia a pubblicare qualcosa come solista con il nome d’arte di Andrea Zarrillo. Torna con il suo vero nome solo nel 1979 con Indietro no, brano che gli vale la vittoria al Festival di Castrocaro. Compone inoltre le musiche per Sesso o sesse di Renato Zero e Ricetta di Donna di Ornella Vanoni, incisa anche da Roberto Vecchioni.

Il suo debutto sul palco del Festival di Sanremo avviene nel 1981 con il brano Su quel pianeta libero, mentre l’anno successivo prende parte alla manifestazione con Una rosa blu, brano che ottiene un successo enorme solo molti anni dopo, nel 1998, in una versione rivista e pensata per l’airplay radiofonico. Torna al Festival di Sanremo nel 1987, in cui trionfa nella sezione Nuove Proposte con il brano La notte dei pensieri. Pubblica poi La voglia di volare e Valery, quindi cambia etichetta discografica passando alla Fonit Cetra. Il lato B del 45 giri E intanto vivo viene inciso anche in duetto con Loretta Goggi. Nel 1988 esce Soltanto Amici e poi si ferma per qualche anno.

Gli anni ’90 e Una rosa blu

Il 1990 è l’anno della sua collaborazione con Alessandro Colombini, produttore storico della musica italiana, con il quale porta al successo l’album Adesso dopo essere tornato sul palco del Teatro Ariston con il brano Strade di Roma. Nel 1994 partecipa ancora con Cinque Giorni, scritta da Vincenzo Incenzo, con il quale ottiene un discreto successo che cresce negli anni successivi. Il brano è inserito nell’album Come un uomo tra gli uomini. Partecipa ancora a Sanremo con L’elefante e la farfalla, mentre in L’amore vuole amore sono contenute alcune canzoni già pubblicate in precedenza e, in aggiunta, L’amore vuole amore e Ragazza d’argento. Nel 1998 esce una nuova versione di Una rosa blu.

La malattia e il ritorno sulle scene

Nel 2000 pubblica il nuovo album dal titolo Il vincitore non c’è e, durante il tour teatrale, compone il brano L’acrobata che viene presentato al Festival di Sanremo 2001. In questo periodo si occupa della registrazione del suo primo album dal vivo, che contiene i concerti tenuti tra Roma e Firenze. Nel 2002, esce Le occasioni dell’amore che contiene tre inediti.

Michele Zarrillo passa ancora per il palco del Festival di Sanremo a cui partecipa con il brano L’alfabeto degli amanti, duettando con Tiziano Ferro in una delle cinque serate. Torna nel 2008 con il brano L’ultimo film insieme. Segue un altro album live e quello di inediti Unici al mondo che pubblica nel 2011.

IL 5 giugno 2013 viene colpito da infarto e ricoverato in codice rosso presso il reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma. Segue un lungo periodo di inattività per rimettersi in forma dopo il malore e il grande spavento. Con coraggio, torna sul palco già nel 2014 con il suo primo concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma in cui viene accompagnato dai musicisti jazz Danilo Rea e Stefano Di Battista.

Della malattia, aveva raccontato: “Se non fosse stato per mia moglie Anna Rita al mio fianco, probabilmente non avrei nemmeno chiamato i soccorsi. La sua tempestività mi ha salvato la vita. Le cose basilari sono quelle che davvero contano, specialmente quando la tua vita è a rischio. La salute è un bene inestimabile che nessun successo o ricchezza possono eguagliare. Tutto il resto può essere conquistato, ma la salute è preziosa”.

L’edizione 2017 di Sanremo è la prima a cui partecipa dopo la malattia e, con il brano Mani nelle mani, dimostra di aver ritrovato la voce di un tempo. Pubblica un album dal titolo eloquente, Vivere e rinascere, mentre nel 2018 è giurato e coach del programma Ora o mai più con la conduzione di Amadeus. Il successo di questa trasmissione gli permette di ottenere la conduzione e la direzione artistica del Festival di Sanremo 2020, che conduce per 5 edizioni consecutive. Michele Zarrillo è uno dei suoi artisti in gara, proprio nell’edizione di debutto, con il brano Nell’estasi o nel fango che si è classificato in 18ª posizione. La sua carriera continua nell’ambito della musica dal vivo.

La vita privata

Sulla sfera più intima di Michele Zarrillo si conosce pochissimo, perché nonostante sia un personaggio pubblico non ama mostrare i lati più privati della sua vita. È noto che è diventato padre da giovanissimo di una bambina, Valentina, nata nel 1981 e sua primogenita. Successivamente ha sposato Anna Rita Cupraro da cui ha avuto Luca, nato nel 2010, e Alice, venuta al mondo nel 2012. Suo figlio è anche un bravissimo batterista, come dimostrano alcuni video postati sui social in cui lo vediamo suonare con grande abilità. La sua bambina, invece, è un’appassionata di musica e ha iniziato a suonare la chitarra. I ragazzi hanno ereditato la passione per l’arte dai genitori: la loro mamma è infatti un’ottima violoncellista.

L’artista di Centocelle, nato a Roma il 13 giugno 1957, è anche nonno. Sua figlia Valentina è infatti mamma di una bambina che non si vede mai perché lei è lontana dal mondo dello spettacolo e dei social. È invece una professionista nel campo dell’amministrazione. Non si conoscono infatti altri dettagli su di lei e nemmeno sul suo compagno. Una scelta che condivide con suo padre, che aveva dichiarato: “Non amo usare la mia vita sentimentale per far parlare di me. È per questo che non troverete mai foto mie e di mia moglie insieme: e non voglio farmi fotografare con i miei figli”.