Carlo Conti parla per la prima volta del suo compenso a Sanremo

Il presentatore si sfoga al settimanale Chi e chiarisce la sua posizione non nascondendo l'amarezza per gli attacchi personali gratuiti

Carlo Conti esce finalmente allo scoperto dopo le polemiche scoppiate per il suo compenso al Festival di Sanremo. Si parla di circa 650mila euro per la conduzione. Quando la cifra è stata rivelata, sui social sono comparsi migliaia di commenti che gridano all’indignazione in considerazione soprattutto della difficile situazione che molti italiani stanno vivendo a causa del terremoto e delle nevicate abbondanti.

Conti si difende dalle accuse attraverso il magazine Chi dove dichiara:

Mi dispiace molto. Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c’è nella società ma bisognerebbe sapere i fatti. Non perché un giornale fa un titolo e scrive una cifra allora è quella giusta e viene cavalcata in maniera populistica.

Poi rivela di aver sempre fatto beneficenza in maniera privata, consapevole della grande fortuna che la vita gli ha riservato. Ma ora, proprio a causa delle polemiche emerse, ha deciso di rivelare la volontà di dare un aiuto concreto ai terremotati:

Ci sono altri modi in cui ciascuno di noi fa qualcosa per chi vive un’emergenza, ed è bello se rimane privato. Se quello che devolvo in beneficenza lo devo rendere pubblico per farmi bello allora perderebbe di quella forza che parte da un comandamento: “Ama il prossimo tuo”. Se voglio fare qualcosa di importante per gli altri mi sento più ricco se non lo faccio sapere. Ho sempre pensato di dover restituire la grandissima fortuna che ho avuto nella vita e nel lavoro.

Non nasconde però una certa amarezza per gli attacchi gratuiti e personali, critiche che nascono senza sapere come stanno realmente le cose:

Quello che mi dispiace è l’attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre, senza sapere che negli ultimi due anni il Festival ha prodotto ricchezza per la Rai, senza sapere che molti programmi si ripagano con la pubblicità non attingendo minimamente al canone anzi portando utili importanti.

Anche quest’anno al Festival ci sarà spazio per il sociale, ancora di più date le tragedie che hanno toccato il nostro Paese:

Chi ha visto i miei precedenti Sanremo sa che c’è stato tanto sociale, tante riflessioni che abbiamo lanciato, dalla musica di Ezio Bosso alla famiglia più numerosa d’Italia o al racconto di un detenuto. Anche quest’anno ci saranno tanti riferimenti al mondo reale, ci sarà uno spazio ancora più grande perché sono successe tante cose e il festival deve avere questa vocazione non partitica ma politica e sociale.

Infine Carlo Conti si sofferma sulla scelta di Crozza per la copertina di Sanremo, sui cui interventi ribadisce che non ci sarà alcuna censura:

Sono stato io a proporglielo e, le svelo un segreto, glielo avevo già chiesto l’anno scorso perché mi piaceva avere una confezione comica di quel tipo (che al Festival non c’è mai stata) e la copertina è il marchio di questo fuoriclasse.

Non c’è pace per il Festival di Sanremo, è stata diffusa la notizia che lo scenografo Riccardo Bocchini è stato indagato per corruzione. Tramite i suoi legali ha seccamente smentito di aver ricevuto avvisi di garanzia.