Alberto Arbasino, scrittore: biografia e curiosità

Alberto Arbasino è un famoso autore italiano. E' noto per il suo ruolo di giornalista e politico; ecco alcune informazioni su questo rinomato saggista

Alberto Arbasino è nato il 22 gennaio 1930 a Voghera. Si tratta di un importante saggista, giornalista e scrittore italiano. Arbasino è anche riconosciuto per la sua attività svolta in ambito politico durante il corso della sua lunga carriera. E’ stato uno dei personaggi principali del “Gruppo 63”. Le sue opere nel mondo della letteratura hanno raggruppato varie tipologie, dai romanzi ai saggi, tra cui uno dei più importanti intitolato “Un paese senza”, pubblicato agli inizi degli anni ottanta. Alberto Arbasino è stato comunemente denominato un autore espressionista, in particolare per la sua produzione chiamata “Super Eliogabalo”, considerata una delle opere maggiormente rappresentative del surrealismo e dell’espressionismo. A spiccare sono soprattutto le descrizioni dei posti dal carattere fortemente immaginario e visionario. Arbasino ha acquisito nel corso del tempo una vera e propria fama di autore eccentrico e sofisticato, grazie ai suoi argomenti particolarmente insoliti, ma allo stesso tempo preziosi, nonché a numerose produzioni letterarie realizzate in varie lingue. Nel corso della sua crescita professionale, Arbasino ha svolto, oltretutto, un ruolo importante nel mondo del giornalismo fino a dedicarsi anche all’ambito teatrale e musicale nel quale ha svolto il ruolo di critico.

Le numerose attività a cui il saggista si è dedicato durante il corso della sua carriera lo hanno reso uno degli intellettuali più rinomati di tutti i tempi in quanto ha portato ad un’autentica rivoluzione dei romanzi tradizionali. Si dice inoltre che questo famoso saggista sia un discendente del costume illuministico per le sue numerose attività svolte in ambito pubblico. La maggior parte dei lavori realizzati da Arbasino nel mondo del giornalismo hanno fatto parte di “Repubblica” tanto da essere stato considerato un autore particolarmente moderno e rivoluzionario allo stesso tempo. Numerose sue opere spiccano per delle caratteristiche ben precise, in particolare per gli argomenti significativi e degni di nota che risultano essere un vero e proprio punto di riferimento per il pubblico, anche se non mancano alcune tematiche piuttosto rigide e conformiste. Oltre alla sua importante funzione svolta nel mondo della saggistica, Alberto Arbasino è anche noto per essere un grande autore di libri di viaggio. E’ nato dalla coppia “Edoardo” e “Gina Manusardi”, è il maggiore di tre fratelli di nome “Mario” e “Massimo”. Alberto e la sua famiglia dovettero affrontare la morte di quest’ultimo quando era molto giovane.

L’autore frequentò il liceo presso la sua città natale per iscriversi successivamente all’università presso la facoltà di Medicina. Dopodiché, agli inizi degli anni cinquanta si trasferì a Milano dove si iscrisse alla facoltà di “Giurisprudenza”. A metà degli anni cinquanta, Arbasino ottenne la laurea e durante questo periodo iniziò a lavorare al fianco di “Roberto Ago” in qualità di assistente. Lo scrittore inizia così ad ottenere la prima notorietà e a farsi strada nel mondo della letteratura italiana, realizzando numerose opere in collaborazione per le principali riviste di quel periodo. Al contempo, il saggista si dedica anche alla produzione dei primi romanzi tra cui “Destino d’estate”. A spiccare in quest’ultimi sono sin da subito varie tematiche che caratterizzavano quel periodo, tra cui una società particolarmente chiusa e ristretta, ricca di pettegolezzi e chiacchiere. Tuttavia, i suoi romanzi ottengono numerosi riscontri positivi. Gli anni seguenti l’autore si trasferisce per alcuni mesi in Francia per studio, dopodiché si sposta a Roma, città nella quale prosegue i suoi studi ed il suo percorso professionale. Nonostante fosse uno scrittore debuttante, “Italo Calvino” è stato uno dei suoi “editor” verso la fine degli anni cinquanta. Le prime opere di Alberto Arbasino sono state realizzate con la collaborazione per varie riviste, ma successivamente sono state raggruppate in “Le piccole vacanze” e “L’anonimo lombardo”.

Sempre verso la fine degli anni cinquanta lo scritture ha vissuto per un breve periodo ad “Harvard” in qualità di borsista nella “Political Section”. Agli inizi degli anni sessanta viene pubblicato in vari episodi “Il Mondo La Bella di Lodi” che diverrà l’anno seguente un punto di riferimento per il grande schermo. A metà degli anni sessanta Alberto Arbasino decide di dare una nuova svolta alla sua carriera: lascia il percorso professionale universitario per dedicarsi completamente al mondo della scrittura. Inizia così a lavorare per “Il Corriere della Sera”, mansione ricoperta per circa due anni. Nel 1969 viene pubblicato “Super-Eliogabalo” che ottiene numerosi riscontri positivi ed apprezzamenti da parte dei lettori e della critica. Tale successo ottenuto dall’autore lo porta a lavorare con la rivista “La Repubblica”. Verso la fine degli anni settanta, Arbasino debutta in televisione in qualità di conduttore della trasmissione “Match”, mandata in onda su Rai Due. Agli inizi degli anni ottanta è stato vincitore del premio “Ambrogino d’oro” al quale seguiranno numerosi ed ulteriori riconoscimenti tra cui il “Premio Scanno per la Letteratura”. L’autore continua incessantemente a dedicarsi al mondo della scrittura e a metà degli anni ottanta realizza la sua nuova opera intitolata “Il meraviglioso, anzi”. In politica, durante gli anni ottanta, lo scrittore ha fatto parte del “Parlamento Italiano” in qualità di deputato.