Il pesce d’inverno, bontà da mettere in pentola: quali sono di stagione

Quali sono le migliori varietà di pesce da consumare in inverno? Scoprile qui

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Maria Iniziato

Content Editor, esperta di cucina

Content writer, copywriter e traduttrice. Scrive di cucina ed enogastronomia, arte, arredo e design, viaggi, salute e benessere, sessualità, animali.

Pensare a un pranzo o a una cena a base di pesce ci riporta automaticamente all’estate e a quel ristorantino scoperto in vacanza, o alle grigliate con gli amici a ferragosto. Il nostro cervello spesso associa il pesce fresco alle temperature calde, tanto che d’inverno molti preferiscono consumare pesce conservato, come il baccalà o il salmone affumicato.

Invece è proprio l’inverno la stagione migliore per mangiare pesce, perché proprio nei mesi più freddi possiamo trovare prodotti sicuramente freschi e di qualità superiore.

Il pesce invernale è il migliore che possiamo mangiare, sia dal punto di vista del gusto che per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.

Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), il consumo di pesce in Italia è di circa 22 kg all’anno pro capite, con una leggera prevalenza del consumo di pesce fresco (11,5 kg) rispetto a quello conservato (10,5 kg). Tuttavia, questi dati variano in base alla regione e alle abitudini alimentari della popolazione.

Vediamo perché è preferibile rispettare la stagionalità del pesce e quali sono le specie di pesce invernale da mangiare nei mesi freddi.

Stagionalità del pesce: perché è importante rispettarla

Stiamo sempre attenti a rispettare la stagionalità di frutta e verdura, per essere certi di mangiare prodotti freschi e qualitativamente superiori, ma a mangiare pesce di stagione non ci pensa mai nessuno.

Eppure i motivi per mangiare determinate specie di pesce in base al periodo dell’anno permette di godere di prodotti che hanno completato il loro ciclo vitale e sono al massimo delle loro proprietà nutrizionali.

Il pesce fresco è più gustoso e nutriente quando è pescato durante la stagione in cui è più abbondante e in cui non è in fase riproduttiva. Durante questa fase, infatti, i pesci impiegano la maggior parte delle loro forze per riprodursi, con conseguente perdita di tono e di peso. Quindi, pescando (e mangiando) un pesce che non è al massimo della sua “forma”, non gli lasceremo esprimere tutte le sue potenzialità.

Un altro motivo per cui è importante mangiare pesce di stagione è il rispetto della sostenibilità ambientale. Il consumo di pesce durante la sua stagione di massima abbondanza contribuisce a ridurre l’impatto sull’ecosistema marino. Inoltre, alcune specie sono più vulnerabili in alcuni mesi dell’anno e il consumo durante questi periodi può avere un impatto negativo sulla popolazione di quella specie.

Mangiare pesce di stagione significa anche avere accesso a una maggiore varietà di specie, ognuna con il suo gusto e con le sue proprietà nutrizionali uniche.

Infine, da non trascurare l’aspetto economico: il pesce di stagione solitamente costa meno, perché ce n’è in abbondanza sul mercato.

Va da sé che mangiare pesce fuori stagione significa mettere nel piatto un prodotto qualitativamente inferiore, più costoso e avere un impatto maggiore sull’ambiente.

La stagionalità del pesce è importante anche per gli chef e i ristoratori, poiché permette di variare il menù in base alla disponibilità di pesce fresco e di offrire ai clienti piatti sempre nuovi e di qualità eccellente.

Cos’è il fermo pesca

Il fermo pesca è un periodo di tempo durante il quale è vietato pescare in una determinata zona o una particolare specie di pesce. Serve a proteggere le specie di pesci e per garantire la loro sostenibilità a lungo termine.

È una misura che viene spesso imposta dalle autorità locali o nazionali responsabili della gestione delle risorse ittiche, e può essere temporanea o permanente a seconda della situazione. In alcuni casi, il fermo pesca può essere imposto anche a livello internazionale per proteggere le specie di pesci migratorie che si spostano attraverso diverse zone di pesca.

Ogni anno il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali emana un decreto ministeriale dove sono specificate le date e le zone in cui è obbligatorio l’arresto temporaneo della pesca.

Pesci invernali: quali scegliere

Prima di elencare quali sono i pesci da mangiare in inverno, è bene ricordare che il pesce di stagione è anche quello più vicino, per cui dobbiamo sapere che se vogliamo consumare pesce pescato esclusivamente nei nostri mari, la sigla che identifica i prodotti ittici del Mediterraneo è FAO 37.

Come leggere l’etichetta dei prodotti ittici

Acquistare in maniera consapevole consente di mangiare sempre prodotti di alta qualità. Saper leggere l’etichetta dei prodotti ittici è importante per conoscere le informazioni relative alla provenienza, al metodo di pesca o allevamento, alla data di scadenza e agli eventuali allergeni presenti.

Tra le informazioni che vanno sempre riportate sull’etichetta:

  • Nome del pesce: dovrebbe essere indicato il nome scientifico e il nome comune del pesce, in modo da poter identificare esattamente di quale specie si tratta.
  • Provenienza: dovrebbe essere indicata la zona di pesca o allevamento del pesce.
  • Metodo di pesca o allevamento: dovrebbe essere specificato se il pesce è stato pescato o allevato, e in che modo.
  • Data di scadenza: dovrebbe essere indicata la data di scadenza del prodotto o il termine minimo di conservazione.
  • Allergeni: dovrebbero essere elencati gli eventuali allergeni presenti nel prodotto, come il glutine o i frutti di mare.
  • Modalità di conservazione: dovrebbero essere indicate le modalità di conservazione consigliate, come il congelamento o la conservazione in frigorifero.

Inoltre, è importante verificare se il pesce è stato sottoposto a trattamenti come la pastorizzazione o la surgelazione, dal momento che questi processi possono alterarne le proprietà nutrizionali.

Quali sono le specie di pesce invernale

In inverno abbiamo maggiore disponibilità di una grande varietà di specialità ittiche, spesso anche poco conosciute. Si tratta soprattutto di pesci di piccola taglia, come le alici, sgombri o sardine. Il pesce azzurro viene considerato un pesce povero ma è ricco di omega 3 e acidi grassi, grandi alleati del nostro cuore e del sistema cardiocircolatorio.

Via libera anche ai calamari, alle canocchie (dette anche panocchie o cicale di mare), ai cefali, al dentice, al gattuccio, alle mazzancolle, ai moscardini, al nasello, alla palamita, al polpo, alla ricciola, al rombo, al San Pietro, al sarago, allo scorfano, alle seppie, alla sogliola, alla spigola, al tonno rosso, alle triglie, alle vongole veraci.

A seconda della regione si possono poi trovare maggiore disponibilità di una specie rispetto a un’altra. In Liguria, ad esempio, in inverno si possono mangiare anche totani e gamberi rossi, nell’Adriatico settentrionale invece troviamo grande disponibilità di branzini, razze, orate e nell’Adriatico meridionale nei mesi più freddi si possono mangiare anche scampi, suri e lanzardi.

Tutti i molluschi possono essere mangiati tranquillamente tutto l’anno, perché gli allevamenti di cozze, vongole e ostriche sono tra i più sostenibili.

Come cucinare il pesce invernale

Il pesce invernale si presta a una grande varietà di ricette, da preparare secondo i gusti, le circostanze e l’esperienza.

Nella stagione fredda, una zuppa di pesce è un’opzione deliziosa e nutriente sia per il pranzo o la cena. Si possono utilizzare una grande varietà di pesci e frutti di mare, come scorfano, nasello, calamari, vongole e cozze. A questi, basta aggiungere verdure a piacere, come carote, patate, pomodori e cipolle e le spezie preferite. La zuppa di pesce si può preparare con qualsiasi tipo di pesce, per cui basta andare nella pescheria di fiducia e acquistare il pescato del giorno.

Un altro modo per gustare il pesce in inverno è preparare un bel risotto ai frutti di mare o con la ricciola.

Naturalmente, anche in inverno la maniera migliore per gustare il pesce è alla griglia o al forno. Un tipo di cottura semplice e con pochi grassi che preserva tutte le caratteristiche nutrizionali del pesce.

Oltre alle cotture e alle preparazioni tradizionali, il pesce invernale si presta anche a ricette innovative e più creative, per chi ha voglia di variare la propria dieta e sperimentare sapori e ingredienti diversi.

In conclusione, mangiare il pesce in inverno è un’occasione per scoprire profumi e sapori inediti, molto più intensi e definiti.