Le proprietà e le controindicazioni dei fichi

I fichi sono frutti molto particolari, dolci e succulenti e dotati di interessanti proprietà benefiche

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cosa sono

I fichi sono comunemente considerati come i frutti dell’albero di fico, il Ficus carica, arbusto della famiglia delle Moraceae. In realtà i fichi sono un’infiorescenza molto particolare chiamata siconio. Si tratta di un rigonfiamento al cui interno si trovano numerosi fiori che vengono impollinati grazie al lavoro di una piccola vespa. L’insetto entra nel siconio grazie a una piccola apertura allo scopo di deporre le uova all’interno e, nel fare ciò, impollina i fiori. I fiori producono poi piccolissimi frutti detti acheni, visibili in alcuni fichi maturi e non nei fichi che non sono stati impollinati.

I fichi vengono consumati come frutta di stagione tra agosto e settembre o essiccati durante gli altri mesi e sono particolarmente apprezzati per il loro sapore dolce sia che siano freschi che essiccati, e per la consistenza carnosa e succulenta quando sono freschi. Oltre ad essere gustato come frutto fresco, il fico si presta bene ad essere abbinato anche ad alimenti salati come i formaggi stagionati, anche sotto forma di marmellata.

Proprietà dei fichi

I fichi freschi contengono poche calorie, date principalmente da carboidrati, soprattutto zuccheri. I fichi secchi, invece, forniscono molti più zuccheri e di conseguenza hanno più calorie, poiché l’essiccazione concentra il contenuto di nutrienti. Nel fico sono inoltre presenti fibre, minerali – in particolare magnesio, potassio e rame – e vitamine, soprattutto del gruppo B.

Grazie ai nutrienti presenti nei fichi, questi frutti sono in grado di migliorare la digestione e contrastare sia la stitichezza sia la diarrea; il merito di queste proprietà è dato soprattutto dalla presenza di fibre che nutrono i batteri buoni intestinali, aumentano la massa fecale e leniscono la mucosa, favorendo la regolarità e la salute intestinale. Quando l’intestino funziona bene, i benefici si ripercuotono su tutto l’organismo, perché ciò che avviene a livello intestinale va ad influenzare un po’ tutto il corpo, incluso il sistema immunitario.

Inoltre, la fibra contenuta in alimenti vegetali come i fichi, regola l’assorbimento di grassi e colesterolo e i minerali aiutano a regolare la pressione sanguigna con ulteriori benefici per l’organismo, in particolare per il sistema cardiovascolare. La fibra contribuisce anche a ridurre l’assorbimento di zuccheri, ma attenzione però a non esagerare con il consumo di fichi secchi se si ha il diabete, poiché il contenuto di zucchero nella frutta essiccata è decisamente superiore rispetto a quello che troviamo nella frutta fresca.

Consumare i fichi potrebbe inoltre apportare benefici alla pelle per via del contenuto in vitamine, minerali e molecole antiossidanti, in grado cioè di fermare le reazioni di ossidazione innescate dai radicali liberi. L’azione antiossidante dei vegetali ha ovviamente ripercussioni positive su tutto il corpo, ma su pelle e capelli è maggiormente apprezzabile perché contrasta i segni del tempo.

Come si mangiano

I fichi possono essere mangiati freschi, come normale frutta, scartando la parte più esterna e dura e gustando la polpa rossastra e carnosa. È possibile consumare i fichi a colazione, durante gli spuntini a metà mattina o metà pomeriggio o al termine dei pasti principali, ma i fichi possono anche essere serviti con formaggi stagionati o altri alimenti saporiti o aggiunti alle insalate. Con i fichi freschi si preparano anche ottime confetture, da consumare a colazione o sempre con i formaggi.

In commercio si trovano facilmente anche i fichi essiccati, cioè fichi privi d’acqua. Come avviene per altri tipi di frutta essiccata, come le prugne disidratate, anche i fichi secchi possono essere consumati come spuntino e aiutano a combattere la stitichezza, ma attenzione alle quantità; poiché la frutta essiccata è priva d’acqua, sazia meno e si tende a mangiarne di più, rischiando così di assumere troppi zuccheri e ovviamente anche calorie in eccesso.

Uso del fico in erboristeria

L’albero che produce il fico non è sfruttato solo per i suoi particolari frutti ma anche per le proprietà terapeutiche di foglie, gemme e latiche. Il latice è una sostanza che fuoriesce da incisioni del tronco e spezzando le foglie. Il latice di fico ha azione proteolitica simile a quella della bromelina dell’ananas e della papaina della papaia e viene usato per trattare le verruche: attenzione però se rompendo una foglia di fico si viene a contatto con il latice poiché questo potrebbe causare bruciature della pelle.

Sempre a scopo terapeutico, del fico si utilizza il gemmoderivato per la sua azione su stomaco e sistema neurovegetativo. Il gemmoderivato di fico è utile ad esempio nel trattamento di disturbi della digestione, acidità di stomaco, ulcera gastrica, disturbi d’ansia e malattie psicosomatiche. Il gemmoderivato di fico può essere usato da solo o più comunemente associato ad altri gemmoderivati e rimedi erboristici.

Oltre ai frutti, anche le foglie di fico sono commestibili, anche se non è semplice trovarle in commercio. Le foglie di fico in cucina si usano come quelle di vite, per preparare involtini contenenti verdura mista, carne o riso. Le foglie di fico essiccate e spezzettate vengono invece vendute in erboristeria per preparare tisane. La tisana al fico viene consigliata al dosaggio di due-quattro tazze al giorno per migliorare i processi digestivi, ridurre la glicemia, il colesterolo e i trigliceridi. La tisana di fico si prepara sistemando un cucchiaino di foglie essiccate in un pentolino con acqua; si porta a bollore, si lascia sobbollire per circa un quarto d’ora e dopodiché si filtra e si consuma.

Controindicazioni

I fichi sono frutti salutari e non presentano particolari controindicazioni. I fichi possono essere quindi mangiati dalla maggior parte delle persone, ad eccezione chiaramente delle persone allergiche. Inoltre, sebbene i fichi apportino benefici all’intestino, questi frutti non sono consigliati per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile o colon irritabile. Questo perché i fichi sono ricchi FODMAP, (Fermentable, Oligo, Di, Mono-saccharides And Polyols), zuccheri responsabili di fermentazioni intestinali che peggiorano i sintomi del colon irritabile.

Mangiare uno o due fichi freschi al giorno quando sono di stagione, nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata e in assenza di problemi di salute, apporta sicuramente benefici all’organismo, ma ovviamente non bisogna esagerare con le quantità. Consumare troppi fichi potrebbe infatti portare a disturbi digestivi come la diarrea o anche interferire con l’assorbimento di farmaci. Attenzione poi al consumo eccessivo di fichi secchi che, oltre ad avere effetto lassativo, apportano una considerevole quantità di zuccheri semplici e, di conseguenza, forniscono molte più calorie rispetto ai fichi freschi.