Castagne e marroni: che differenza c’è e come cucinarli

Che differenza c'è tra castagne e marroni? Scoprile tutte e impara a conoscerli meglio

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Daniela Iniziato

Lifestyle Editor

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Spesso usiamo i due termini come se ci si riferisse allo stesso frutto, ma qual è la differenza tra castagne e marroni?

Autunno vuol dire, tra tante cose, il ritorno di tanti prodotti della natura gustosi, come le castagne. È di nuovo il periodo dell’anno in cui le giornate si accorciano e il clima sembra sempre più freddo ogni settimana.

Ottobre e novembre in genere hanno solo pochi momenti di sole e molte giornate grigie, nebbiose e umide. Trascorrere del tempo all’aria aperta in questa stagione di solito include sguazzare nelle pozzanghere con gli stivali di gomma o saltare tra le foglie cadute, il che è divertente una volta uscito di casa!

La stagione fredda però ha anche aspetti positivi e romantici. Bere tè caldo, coccolarsi sotto una coperta e guardare la tv o fare un bagno caldo sono decisamente più divertenti quando fuori fa freddo e grigio. E con il freddo, un’altra cosa spunta in quasi tutte le città italiane: un venditore di marroni.

Castagne e marroni fanno parte della stessa famiglia, per cui potrebbero essere confusi, ma sappi che i marroni non sono castagne più grandi. Si tratta di due frutti completamente diversi, e in questo articolo ti spieghiamo il perché.

Castagne e marroni: cosa sono

Le castagne sono i frutti commestibili del castagno dolce che crescono all’interno di un involucro spinoso chiamato riccio. Hanno un guscio esterno marrone scuro non commestibile e una pelle sottile amara simile alla carta che deve essere rimossa prima di mangiare.

La polpa di una castagna ha una consistenza alquanto morbida e un sapore dolce. Oltre a mangiarle così come sono, crude o cotte, puoi anche utilizzare le castagne in ricette salate, come il ripieno di ravioli, o in preparazioni dolci, come i marrons glacé.

È importante notare che il frutto dell’ippocastano è simile alla castagna, infatti viene chiamata “castagna matta”, ma non sono assolutamente la stessa cosa. Infatti la castagna matta è sicura da mangiare per gli animali, ma può essere velenosa per l’uomo.

La cosa più importante da tenere a mente, e che determina una delle grandi differenze delle castagne con i marroni, è che queste nascono da piante selvatiche, cioè che crescono spontaneamente.

Nei tempi antichi, le castagne venivano cucinate in 1000 modi e spesso diventavano anche farina per produrre un sostituto del pane, grazie al loro potere saziante e alla grande quantità di amido che contengono.

Quando parliamo di marroni, la prima cosa che ci viene in mente sono le caldarroste, spesso vendute ai lati delle strade. Di solito le mangi calde poiché hanno un sapore migliore quando sono appena arrostite e perché il calore fa risaltare il loro gusto dolce e nocciolato!

Ma, come abbiamo accennato, i marroni non si differenziano dalle castagne per il modo in cui vengono preparate. Sostanzialmente, puoi cucinare e mangiare entrambi i frutti allo stesso modo.

Mentre le castagne nascono da piante selvatiche, i marroni sono il frutto di piante coltivate, nate da innesti e miglioramenti della pianta di castagne originaria, per ottenere prodotti di qualità superiore. La qualità ovviamente si rispecchia anche nel prezzo, infatti i marroni vengono venduti quasi al doppio rispetto alle castagne.

Differenza tra marroni e castagne

A partire dal medioevo, i contadini cominciarono a dare vita a castagneti con lo scopo di aumentare le scorte di cibo. Nei secoli sono state apportate man mano migliorie alle piante, e per questo oggi i marroni sono facilmente distinguibili dalle castagne.

  • Innanzitutto, il riccio della castagna selvatica può contenere fino a 7 frutti, mentre il marrone ne contiene al massimo 3. Infatti, i marroni sono visibilmente più grossi e regolari rispetto alle sorelle selvatiche che il più delle volte si presentano con un lato più bombato e l’altro schiacciato, segno del fatto che hanno dovuto farsi spazio all’interno del riccio.
  • Se prendi in mano un marrone e una castagna, noterai che il primo ha un colore tendente al rossiccio, a volte con striature, mentre la castagna è più scura e con una buccia più dura. L’area più chiara che si trova alla base, detta cicatrice iliare, nella castagna è più tondeggiante, mentre diventa quasi rettangolare nei marroni.
  • Anche la pellicola che protegge la polpa dal guscio è più spessa nelle castagne rispetto ai marroni. Spesso si insinua anche all’interno della polpa e può essere difficile da eliminare, soprattutto quando le castagne sono crude.
  • Infine, la castagna selvatica è meno dolce e viene maggiormente mangiata bollita o arrostita o utilizzata per produrre farina. I marroni sono più croccanti e saporiti e per questo trovano grande utilizzo in pasticceria e in cucina in generale.

Come cucinare castagne e marroni

Se non hai mai mangiato marroni caldi, dovresti farlo. Probabilmente puoi trovare un venditore di marroni vicino alle zona più trafficate della città in cui ti trovi, se è la stagione giusta.

Se preferisci preparare le caldarroste a casa, ecco come fare.

Prima di tutto, assicurati di lavarli bene prima di cuocerli. Alcuni consigliano di ammollare le castagne prima di arrostirle, in modo che la carne all’interno diventi più morbida cuocendo a vapore. Se utilizzi i marroni, puoi saltare questo passaggio.

Una volta pulite le castagne, asciugale e adagiale su un tagliere. È necessario tagliare una fessura nel guscio di ogni castagna, in quanto ciò consente al vapore di fuoriuscire durante il processo di cottura.

Questo è un passaggio fondamentale perché se non crei uno spiraglio per far fuoriuscire il vapore, esploderanno durante la cottura. Un coltello affilato e robusto o un coltello seghettato sono gli strumenti migliori per portare a termine questo lavoro, fai solo attenzione a non tagliarti.

Creare un taglio abbastanza grande rende le castagne e i marroni anche più facili da sbucciare. Mentre stai segnando i gusci, potresti scoprire che alcuni sono ammuffiti, o hanno un cattivo odore. Buttale subito via perché non sono buone da mangiare.

Come arrostire le castagne

Le castagne e i marroni arrostite sul fuoco hanno un sapore particolarmente saporito, quindi se hai un caminetto a legna o un barbecue, questo è il metodo migliore. Puoi trovare facilmente in commercio le classiche pentole per caldarroste, che presentano la base bucherellata per fare in modo che il fuoco arrivi ai marroni, senza bruciarli.

Metti le castagne nella padella in un unico strato, in modo che possano cuocere uniformemente senza rischiare di bruciare quelle sotto. Una volta calde, le castagne impiegheranno circa 4-10 minuti a cuocere, a seconda della loro dimensione.

Rigirale ogni paio di minuti in modo che arrostiscano in modo uniforme. Se c’è molto vento, potresti dover usare un coperchio per mantenere il calore nella padella. Una volta cotte, togli le castagne dal fuoco e gustale ancora calde.

Arrostire le castagne in forno o in padella

Arrostire le castagne al forno è piuttosto semplice. Metti semplicemente le castagne preparate in un unico strato su una teglia con la X rivolta verso l’alto, quindi cuoci a 220° fino a quando non senti l’odore di nocciola e i gusci iniziano a sbucciarsi dove sono stati segnati.

Per arrostire a puntino i marroni ci vogliono circa 15-20 minuti, mentre le castagne più piccole impiegano solo 7-10 minuti. Le castagne sono cotte quando odorano di nocciola e sono calde al tatto. Se sono un po’ al dente, rimettile in forno per qualche altro minuto.

È possibile anche cuocere le castagne e i marroni direttamente sul fornello della cucina, se non ti preoccupa il fatto di riempire la casa di profumo di caldarroste! In questo caso, puoi usare o una normale padella, oppure la classica pentola forata che solitamente viene usata sul barbecue.

Questo metodo funziona quasi come arrostire le castagne su una teglia, tranne per il fatto che i tempi sono più lunghi, infatti ci vogliono almeno 10 minuti in più.

Come preparare i Marron Glacé

Preparare i marron glacé a casa non è complicato, se hai abbastanza pazienza da dedicare loro. I marron glacé si preparano seguendo un semplice procedimento, che però va ripetuto più volte per diversi giorni.

Prima di tutto, scegli dei marroni grandi e di qualità. Dopo averli lavati, sbollentali in abbondante acqua per 4 minuti circa, poi scola e sbucciali quando sono ancora caldi.

A parte, porta a ebollizione 300 g di zucchero semolato e 300 ml di acqua in una padella o una pentola dal fondo spesso fino a creare uno sciroppo. Fai sobbollire per 10 minuti, poi aggiungi le castagne e continua a cuocere per 7-8 minuti.

Togli i marroni dal fuoco e lasciali riposare tutta la notte nello sciroppo. Il giorno successivo riporta a bollore i marroni ancora nello sciroppo e cuoci per 1 minuto, poi togli dal fuoco e fai raffreddare.

Ripeti il processo di bollitura e raffreddamento 2 o 3 volte nei due giorni successivi fino a quando tutto lo sciroppo non sarà assorbito dai marroni. Potrebbe volerci anche più tempo, ma non arrenderti.

A questo punto preriscalda il forno a circa 80°C, intanto stendi le castagne candite su una griglia e inforna. Lascia la porta del forno leggermente aperta (puoi aiutarti con uno spessore) e lascia agire per 2 ore o finché i marroni non risulteranno solidificati.

Non ti resta che lasciarli raffreddare bene e servire i marron glacé ai tuoi amici!