Quale birra è meglio bere con la pizza

Pizza e birra è un abbinamento ormai consolidato, ma quale stile di birra scegliere per ogni pizza?

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Maria Iniziato

Content Editor, esperta di cucina

Content writer, copywriter e traduttrice. Scrive di cucina ed enogastronomia, arte, arredo e design, viaggi, salute e benessere, sessualità, animali.

Nel nostro Paese è impossibile separare la birra dalla pizza, nonostante ogni giorno arrivi qualcuno a demonizzare quest’abbinata vincente. Pizza e birra rappresentano la coppia perfetta, a dispetto delle mode e dei vari studi che non vedono di buon occhio l’abitudine di mangiare insieme due prodotti “lievitati”.

L’abbinamento pizza e birra è in realtà piuttosto recente, visto che fino a 50 anni fa i nostri nonni erano soliti mangiare la pizza accompagnandola con un bicchiere di vino. Negli anni Cinquanta il vino accompagnava qualsiasi pasto, anche fuori casa: le pizzerie avevano il divieto di vendere alcolici e le persone portavano il fiasco di vino fatto in casa.

Con il boom economico, alle pizzerie venne concessa finalmente la vendita di alcolici di gradazione pari o superiore agli 8 gradi, quindi sia vino che birra. Siccome la pizza era un alimento a buon mercato e alla portata di tutti, si cominciò ad accompagnarla con la birra, più economica rispetto al vino.

Pizza e birra rappresentano un pasto democratico, poiché ha dato la possibilità anche alle classi meno abbienti di andare a mangiare fuori senza spendere un capitale.

L’accoppiata pizza e birra resiste ancora oggi ma, se vogliamo rendere l’esperienza gustativa più completa, è bene sapere che non tutte le birre stanno bene con la pizza e che ogni tipo di pizza si abbina a una tipologia di birra.

Vediamo come fare per non sbagliare scoprendo quali sono i principali abbinamenti birra e pizza.

Cosa bere con la pizza

L’errore che si fa tutte le volte che si ordina una birra da abbinare alla pizza è quello di scegliere in base ai propri gusti e non al gusto della pizza. Sembra uno scioglilingua ma è un concetto che le persone poco esperte non conoscono.

Spesso la colpa è anche dei ristoratori, che fino a qualche anno fa davano molto spazio in carta alle pizze, relegando la scelta della birra a due o tre classiche birre industriali. Oggi c’è una maggiore cultura e un’attenzione più forte a cosa si beve, quindi in pizzeria, come al pub, si trova una buona selezione di birre, ognuna con le sue caratteristiche.

Tenendo presente che la pizza è un alimento composto prevalentemente da carboidrati, la birra da abbinare deve essere innanzitutto beverina e dissetante, in più, deve avere un sapore dolce e maltato per contrastare l’acidità data dal pomodoro e dalla mozzarella. Per pizze molto farcite con ingredienti saporiti e grassi, meglio optare per una birra ben strutturata, che riesca a sostenere i sapori forti del condimento.

Pizza margherita e birra

Quindi, cosa si beve con la pizza per antonomasia, vale a dire la margherita? Trattandosi di una pizza tutto sommato semplice, dal gusto bilanciato non troppo forte, la birra giusta da abbinare è una lager a bassa fermentazione. Si tratta della classica birra chiara che accontenta tutti e che si può trovare in qualsiasi pizzeria. Una Pilsner o una Helles, beverine, leggere, non troppo alcoliche e con quel delicato sentore di luppolo che ben si bilancia con l’acidità del pomodoro e la sapidità della mozzarella.

Chi vuole provare un accostamento che soddisfi maggiormente le proprie papille gustative può scegliere una birra belga, molto più corposa e con un forte accento maltato che accompagna meglio il gusto del pomodoro.

Pizza marinara e birra

Nelle pizzerie viene proposta subito dopo la margherita: è la pizza marinara, semplice e altrettanto gustosa. Pomodoro, aglio, origano e olio per un’armonia di aromi e di sapori, da abbinare a una birra ad alta fermentazione, una tedesca come la Weiss o una Tripel belga. Le note fruttate e speziate di questa tipologia di birre si sposano perfettamente con i sapori intensi ed aromatici della pizza marinara.

Pizza quattro formaggi e birra

Anche per la pizza quattro formaggi l’ideale è una birra ambrata ad alta fermentazione. In genere le birre molto aromatiche sono molto indicate per le pizze con una componente prevalente di latticini, per la capacità di sgrassare la bocca. Una Tripel di ispirazione belga, speziata e in grado di rispondere in maniera adeguata al carattere e al sapore ricco dei formaggi erborinati.

Se c’è prevalenza di formaggi affumicati, sono molto indicate anche le Stout e le Porter, birre scure ad alta fermentazione (irlandese la prima, britannica la seconda) dal gusto cremoso e aromatico.

Pizza capricciosa e birra

La pizza capricciosa è un incontro di sapori, dato dalla varietà di ingredienti presenti: pomodoro, mozzarella, prosciutto cotto, funghi, carciofini, olive e, in alcuni casi, uova. Con una pizza così farcita e complessa c’è bisogno di una birra corposa e strutturata, che armonizzi con tutti gli ingredienti senza però sovrastarli. Anche in questo caso, la scelta ricade su una Tripel bionda, birra ad alta fermentazione con un tasso alcolico importante (va dai 7,5° ai 9,5°) che accompagna con grande soddisfazione una pizza dai sapori importanti.

Stessa birra anche per la pizza quattro stagioni, che nella sua versione tradizionale ha all’incirca gli stessi ingredienti della capricciosa.

Pizza salsiccia e friarielli e birra

Un tempo presente solo nelle pizzerie campane, oggi la pizza salsiccia e friarielli si può mangiare in qualsiasi pizzeria italiana e del mondo. Tipicamente invernale, è tra le pizze bianche più richieste. Ogni pizzaiolo ha la sua versione: c’è chi mette la provola invece della mozzarella fior di latte, chi la bufala, chi aggiunge il peperoncino ai friarielli, chi invece li riduce in crema.

Per chi non li conoscesse, i friarielli sono una varietà di broccoli campani molto simile alle cime di rapa pugliesi, dal sapore particolarmente amarognolo. A questi, si aggiunge la sapidità della salsiccia, per un connubio di sapori inconfondibile.

Con una pizza dal gusto così particolare, c’è bisogno di una birra corposa e alcolica, in grado di sgrassare la bocca e ripulirla dall’intensità di sapori. Molto valida è l’abbinata con una IPA, una  birra ad alta fermentazione ambrata dalla schiuma compatta e persistente. Una birra leggermente amara e con un aroma erbaceo che si lega alla perfezione al gusto della pizza salsiccia e friarielli.

Pizza con salumi e insaccati e birra

Pizza con speck, pizza pancetta e provola, pizza mortadella e pistacchio sono solo alcune delle combinazioni con cui è possibile mangiare salumi e insaccati sulla pizza. Per equilibrare i sapori, c’è bisogno anche qui di una birra ambrata corposa e ben luppolata, dal sapore secco e deciso o dal retrogusto fruttato.

Diavola e birra

Un altro grande classico della tradizione è la diavola: una pizza margherita caratterizzata dall’aggiunta di salame piccante. Apparentemente semplice, è una pizza che può dare grandi soddisfazioni, specialmente se farcita con materie prime di qualità. La piccantezza va equilibrata con una birra con una gradazione alcolica importante, come una Tripel ambrata o una Old Ale, una birra inglese ambrata dal gusto maltato-dolce e sentori fruttati.

Pizza bianca e birra

Per pizza bianca intendiamo la classica pizza romana da farcire con salumi e formaggi e che in altre parti d’Italia è nota anche come focaccia. Una pizza di questo tipo viene esaltata da una birra di frumento ad alta fermentazione come la Weiss, dal profumo speziato e dalla gradazione leggera. Con la pizza bianca è da preferire una Weiss leggermente ambrata. Se si preferisce una gradazione più alta, può essere molto interessante anche l’abbinamento con una Stout, la tipica birra irlandese ad alta fermentazione, scura e corposa.

Altri abbinamenti pizza e birra

Le farciture delle pizze diventano sempre più ricercate e particolari e gli abbinamenti con le birre sono pressoché infiniti. Le pizze con crostacei, pesce e molluschi si possono accompagnare con birre lager dal gusto deciso poco luppolate e poco alcoliche, in modo da non sovrastare la delicatezza dei frutti di mare.

Su una pizza con verdure (Ortolana su tutte) si può bere una blanche belga come la Weiss, col suo retrogusto acidulo e la sua schiuma corposa e profumata, oppure una British Ale, con gradazione alcolica medio-bassa.

Infine, passiamo alla pizza fritta, altra specialità napoletana, in cui la pasta della pizza viene chiusa a calzone, farcita di ricotta e salumi vari e poi fritta in abbondante olio bollente. Questo concentrato di sapori va accompagnato da una Dark Strong Ale, una birra belga ambrata, molto alcolica e con un retrogusto speziato.

Nella scelta della birra da abbinare alla pizza bisogna rispettare una sola regola: la birra non deve mai prevaricare sul gusto della pizza e, allo stesso modo, con una pizza dai gusti molto forti anche la birra deve avere un carattere deciso e importante.