Conservare il lievito madre: gli errori da non fare

Ecco i metodi migliori per poter conservare e nutrire il lievito madre a lungo

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Daniela Iniziato

Lifestyle Editor

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Se sei una fanatica del pane fatto in casa o una semplice appassionata di cucina, il lievito madre è sicuramente un ingrediente che conosci bene. Questo prezioso alleato naturale è la chiave per ottenere prodotti fragranti, soffici e ricchi di sapore.

Il lievito madre è indubbiamente il miglior agente lievitante che puoi usare, specialmente per la preparazione di pane e pizza. Tuttavia, richiede interventi quotidiani o quasi, come i rinfreschi ciclici, necessari per mantenere i microrganismi che compongono la pasta madre attiva.

Ma cosa succede quando lo devi conservare? Saprai che il lievito madre richiede attenzione e cura, poiché è un ingrediente delicato che non può essere trascurato in dispensa senza conseguenze.

Infatti, il lievito madre è un ingrediente “vivo” che, se non viene curato con attenzione e puntualità, potrebbe ammalarsi fino a morire, diventando inutile.

In più, ci possono essere situazioni in cui potresti aver bisogno di conservarlo a lungo, oppure periodi in cui non puoi dedicargli cure giornaliere, specialmente se parti per le vacanze o se stai lontana da casa per un lungo periodo.

Cosa fare in questi casi? Vediamo insieme gli errori da evitare e scopriamo i segreti per mantenere il lievito madre in perfette condizioni, anche per lunghi periodi.

Come si conserva il lievito madre correttamente

La conservazione del lievito madre può avvenire a temperatura ambiente, in frigorifero o in freezer, a seconda delle tue esigenze.

Se utilizzi il lievito madre quotidianamente, conservalo a temperatura ambiente. In questo caso dovrai “nutrirlo” ogni giorno, possibilmente sempre alla stessa ora.

Se, invece, non lo usi tutti i giorni, tienilo in frigorifero. Un lievito madre conservato in frigorifero richiede solamente una rinfrescata alla settimana per restare in buone condizioni.

Da notare che un lievito madre conservato a temperatura ambiente e alimentato quotidianamente avrà un sapore più delicato rispetto a quello conservato in frigorifero e alimentato solo una volta alla settimana.

Come conservare il lievito madre per lunghi periodi

Se desideri fare una pausa nella panificazione o devi conservare il lievito madre per un periodo prolungato, hai a disposizione due opzioni: la conservazione mediante congelamento o la disidratazione.

Sia la conservazione in congelatore che l’essiccamento ti consentono di conservare il lievito madre in modo sicuro per periodi prolungati, senza il rischio che perda la sua efficacia.

Questi metodi ti permettono di riprendere facilmente a panificare quando ne avrai necessità, con la sicurezza che il tuo lievito madre mantenga tutte le sue proprietà e qualità immutate.

Come mantenere il lievito madre in freezer

La conservazione in freezer rappresenta un’ottima scelta quando si desidera preservare il lievito madre per un lungo periodo. L’operazione di congelamento è molto semplice.

Prendi tutto il lievito madre attivo che hai (o quello che non vuoi utilizzare nei prossimi giorni), dividilo in piccole porzioni, avvolgile saldamente nella pellicola trasparente e sistemale nel freezer. In alternativa, puoi utilizzare dei sacchetti per alimenti sigillabili.

Come riattivare il lievito madre dopo il congelamento

La fase di riattivazione del lievito madre dopo il congelamento è fondamentale per riportarlo al suo stato naturale, vivo e attivo.

Se le temperature esterne sono fredde, scongela il lievito a temperatura ambiente tutta la notte e procedi con un normale rinfresco iniziale. Pianifica questa fase con alcuni giorni di anticipo rispetto all’utilizzo effettivo del lievito, in modo da consentire una completa ripresa delle sue attività.

Se ci troviamo in estate con temperature molto elevate, invece, è consigliabile evitare sbalzi termici, quindi lascia che il lievito stazioni nel reparto meno freddo del frigorifero per le prime 24 ore dopo lo scongelamento.

Successivamente, posizionalo a temperatura ambiente fino a quando non si scongela completamente. Durante questa fase, è necessario effettuare rinfreschi giornalieri per almeno una settimana.

Un segno che il lievito è pronto per l’uso è quando, dopo il rinfresco, l’impasto raddoppia di volume entro massimo 4 ore. Questo indica che il lievito è tornato attivo e in grado di svolgere la sua funzione di lievitazione in modo efficace.

Disidratare il lievito madre

Se desideri conservare il lievito madre per lunghi periodi, l’opzione più efficace è l’essiccazione. Una volta essiccato, il lievito può essere conservato in frigorifero per un periodo esteso, anche superiore ai 6 mesi.

Questo metodo è anche ottimo per gestire l’eccesso di lievito madre. In più, puoi utilizzare due metodi che ti consentiranno di avere il lievito madre in polvere, oppure in scaglie.

Nel primo caso, procedi in questo modo:

  • Fai un normale rinfresco del lievito madre e lascia che raddoppi il suo volume in circa 3-4 ore.
  • Una volta che il lievito ha raddoppiato, prelevane una parte dal cuore del lievito, spezzettalo e mettilo in un mixer insieme a una quantità uguale di farina. In questo caso, non aggiungere acqua.
  • Trita il composto fino a ottenere una consistenza simile a una polvere e trasferiscilo in una teglia o pirofila foderata con un canovaccio.
  • Lascia che si asciughi completamente, mescolando di tanto in tanto e cambiando il canovaccio se diventa umido.

Se invece preferisci essiccare il lievito madre in scaglie, dopo il rinfresco e il relativo raddoppio del volume, stendi il lievito su fogli di carta da forno formando una lamina sottile. Tienilo in un luogo asciutto e lascia che si secchi completamente, fino a diventare una crosta.

A questo punto, spezza le croste e mettile in un barattolo di vetro sigillato, che sistemerai in frigo.

Come riattivare il lievito madre secco

Per riattivare il lievito madre essiccato, prendi il barattolo dal frigorifero e lascialo acclimatare per un paio di ore a temperatura ambiente.

Poi, aggiungi gradualmente acqua, quanto basta per ottenere una pasta consistente. Questa potrebbe non apparire liscia ed omogenea all’inizio, ma non preoccuparti. Forma la solita palla, effettua un taglio a croce sulla superficie e lasciala riposare per 24 ore a temperatura ambiente.

Successivamente, effettua un rinfresco mantenendo il lievito a temperatura ambiente. Sarà pronto e attivo quando raddoppierà il suo volume entro 3-4 ore.

Come conservare il lievito madre quando si va in vacanza

Se hai in programma una vacanza e non vuoi rinunciare al tuo amato lievito madre, hai due soluzioni per conservarlo durante la tua assenza:

Rinfrescarlo abbondantemente

Prima di partire per le vacanze, rinfresca abbondantemente il tuo lievito madre. In questo modo, gli fornirai una dose extra di energia per sopravvivere durante la tua assenza. Lascialo riposare per un paio di ore a temperatura ambiente, quindi riponilo in frigorifero.

Chiedi aiuto a un’amica

Se hai un’amica appassionata di panificazione, potresti chiederle di prendersi cura del tuo lievito madre mentre sei via. Assicurati di spiegare le istruzioni di base per la sua conservazione e offriti di condividere una deliziosa pagnotta appena sfornata al tuo ritorno!

Lievito madre: gli errori da non fare

Quando si tratta di lavorare con il lievito madre, ci sono alcuni errori comuni che è importante evitare per non vanificare tutto il lavoro fatto e compromettere la salute e la vitalità del lievito. In particolare, devi capire come mantenere viva la pasta, come e dove conservare il lievito madre.

Ignorare il rinfresco regolare

Il lievito madre è vivo e ha bisogno di nutrimento per rimanere in salute. Indipendentemente dal metodo di conservazione scelto, è fondamentale procedere sempre al rinnovo del lievito madre prima di utilizzarlo per preparare qualsiasi tipo di impasto.

Questo processo rigenera e attiva il lievito madre, garantendo che sia pronto a conferire il suo potere lievitante alle tue creazioni.

Conservarlo a temperature estreme

Il lievito madre non ama gli estremi. Evita di conservarlo in luoghi troppo caldi o troppo freddi, come vicino al forno o in frigorifero. La temperatura ideale per conservare il lievito madre è intorno ai 19-20°C, quindi cerca di trovare un angolo tranquillo nella tua cucina.

Se vuoi mantenerlo in frigorifero, invece, riponilo sul ripiano più basso, in modo che mantenga una temperatura di circa +4°.

Utilizzare contenitori inappropriati

Il lievito madre non richiede necessariamente un contenitore ermetico. I nostri nonni, ad esempio, lo tenevano semplicemente in una ciotola coperta da un panno, riposta nella madia dove veniva preparato il pane.

Tuttavia, se conservi il lievito madre il frigorifero, un vasetto di vetro, un contenitore per alimenti o un’insalatiera chiusa con pellicola trasparente sono tutte soluzioni valide ed equivalenti.

L’importante è poter isolare il lievito madre dall’ambiente circostante, evitando la formazione di crosticine e la contaminazione da altri batteri o odori presenti nel frigorifero.