Che differenza c’è tra frutta e verdura

La differenza che c'è tra frutta e verdura non è così scontata e non è solo una questione di colore o di sapore. Ecco le principali differenze e come riconoscerle

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Maria Iniziato

Content Editor, esperta di cucina

Content writer, copywriter e traduttrice. Scrive di cucina ed enogastronomia, arte, arredo e design, viaggi, salute e benessere, sessualità, animali.

Ogni volta che si parla di alimentazione sana, ci sono due termini che entrano sempre nel discorso: frutta e verdura. Questo perché ormai persino le pietre sanno che rappresentano due componenti fondamentali di una dieta equilibrata e che apportano numerosi benefici per la salute.

La frutta e la verdura appartengono, però, a categorie alimentari distinte, ognuna con le sue caratteristiche, con i suoi nutrienti e il suo ruolo specifico nella dieta. Siamo così sicuri di sapere quali sono le reali differenze tra frutta e verdura e di saper riconoscere perfettamente un frutto da un ortaggio?

Se pere, mele, pomodori e spinaci vengono raggruppati nella macrocategoria frutta e verdura, molto probabilmente è proprio perché spesso distinguere quali prodotti appartengono all’uno o all’altro gruppo è più complicato di quanto possa sembrare. Lo scopo di questo articolo è proprio quello di conoscere più da vicino queste due categorie di alimenti così preziosi per il nostro benessere.

Frutta e verdura: due categorie alimentari

La frutta e la verdura vengono sempre considerate come un unicum a causa della loro similitudine in termini di apporto nutrizionale e ruolo nella promozione della salute. Entrambe sono ricche di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti che contribuiscono a sostenere il sistema immunitario, la salute cardiovascolare, la funzione digestiva e la salute generale. Accanto a queste similitudini, esistono anche alcune differenze che le distinguono.

Che cos’è la frutta?

Una domanda apparentemente banale ma a cui non tutti sono in grado di rispondere. La frutta è la parte commestibile di una pianta, che si sviluppa dai suoi fiori e ne contiene i semi. In genere, è caratterizzata da un sapore dolce, leggermente acidulo. Si consuma cruda ma può essere utilizzata per preparare succhi, conserve, confetture o come ingrediente per ricette dolci o salate.

La frutta è spesso associata a un alto contenuto di vitamina C, vitamina A, potassio e antiossidanti come i flavonoidi. Molti tipi di frutta contengono anche fibre solubili, che contribuiscono a una migliore digestione e alla regolarità intestinale. Inoltre, la frutta è ricca di acqua, che contribuisce all’idratazione dell’organismo.

Che cos’è la verdura?

La verdura è invece la parte commestibile di una pianta che include foglie, steli, radici, fusti e fiori. Ha una gamma di sapori molto più ampia rispetto alla frutta, che vanno dall’amaro al dolce. Può essere consumata sia cotta che cruda e può essere utilizzate in una varietà infinita di piatti, come insalate, zuppe, contorni e piatti unici.

La verdura è nota per la sua abbondanza di vitamine del gruppo B, vitamina K, vitamina C, potassio, magnesio e fibre. Le verdure verdi a foglia, come spinaci e cavoli, sono particolarmente ricche di antiossidanti, come il betacarotene e la clorofilla, che hanno proprietà protettive per la salute. Tutte le verdure sono anche una buona fonte di fibre insolubili, che favoriscono la salute e la regolarità del transito intestinale.

Frutta e verdura: definizione botanica

La differenza tra frutta e verdura viene comunemente determinata dall’uso che se ne fa dal punto di vista gastronomico. Siamo tutti abituati a operare una distinzione basata sulla differenza di sapore, senza tenere in considerazione fondamenti botanici che contribuiscono a definire queste due categorie alimentari.

Secondo la definizione botanica, il frutto è la parte anatomica della pianta che si sviluppa dopo la fecondazione e la conseguente trasformazione dell’ovario del fiore. Ha la funzione di contenere e proteggere i semi durante la fase di sviluppo. I frutti hanno una vasta gamma di forme e dimensioni, da piccoli e succosi come le bacche, fino a grandi e carnosi come le mele o le arance. Il tipico sapore dolce è dovuto alla presenza di fruttosio, uno zucchero naturale. Il frutto svolge un ruolo chiave nella riproduzione delle piante, attraverso la diffusione dei semi.

Questo significa che in questa definizione di frutta non rientrano soltanto mele, arance, pesche o pere, ma anche pomodori, zucchine e peperoni, poiché rappresentano la parte della pianta che custodisce i semi e che in genere includiamo nella verdura.

Lo stesso termine “verdura”, non ha una definizione precisa dal punto di vista botanico, ma è legato all’ambito culinario e al linguaggio comune. Solitamente, si riferisce a diverse parti delle piante, come le foglie, i gambi, le radici e i bulbi. Quindi, nelle verdure includiamo verdure a foglia verde come spinaci e lattuga, verdure a radice come carote e barbabietole, verdure a stelo come sedano e asparagi, e verdure a bulbo come cipolla e aglio.

Frutta e verdura: differenze

In base a queste caratteristiche, dal punto di vista botanico, la distinzione tra frutta e verdura si basa sulla morfologia e sulla funzione della parte della pianta presa in considerazione. La frutta si sviluppa dall’ovario fecondato del fiore e contiene i semi, che rappresentano il futuro della pianta stessa e la sua funzione primaria è quella di proteggere e nutrire i semi durante la loro crescita.

La verdura, invece, comprende diverse parti della pianta, come foglie, gambi, radici e bulbi, che hanno compiti e funzioni diverse come la fotosintesi, il sostegno strutturale e l’accumulo di sostanze nutrienti.

Dal punto di vista nutrizionale, frutta e verdura presentano differenze meno significative. Come abbiamo visto, sia la frutta che la verdura sono ricche di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre.

Quindi, semplificando, possiamo affermare che la principale differenza tra frutta e verdura sta nel fatto che è frutta tutto ciò che ha i semi, mentre tutto il resto è verdura. Ciò significa che pomodori, cetrioli, peperoni e zucca, per citare i più comuni, sono a tutti gli effetti dei frutti e dovrebbero rientrare nella stessa categoria di pesche, fragole o pere.

Un’altra differenza tra frutta e verdura riguarda il contenuto di zuccheri, che nella frutta è più elevato, data la presenza del fruttosio. Ci sono alcune verdure che rappresentano una sorta di eccezione, poiché contengono un alto contenuto di zuccheri, come le carote e i piselli.

L’importanza di frutta e verdura nella dieta

Per una dieta sana ed equilibrata, è importante includere sia frutta che verdura nella propria alimentazione quotidiana. Entrambe forniscono una vasta gamma di nutrienti essenziali e possono contribuire alla prevenzione di malattie e al mantenimento del benessere generale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un consumo minimo di 400 grammi di frutta e 400 grammi di verdura al giorno per gli adulti. Questa quantità può essere raggiunta consumando frutta e verdura fresche, congelate o in scatola. La frutta può essere consumata come spuntino, aggiunta alle varie preparazioni culinarie o utilizzata per preparare succhi di frutta naturali. È importante scegliere frutta di stagione e preferire la frutta fresca rispetto alle versioni trasformate o zuccherate.

Le verdure possono essere consumate crude o cotte. È consigliabile includere una grande varietà di verdure nella propria alimentazione, in modo da beneficiare di una gamma più ampia di nutrienti.

Le linee guida dell’OMS si riferiscono a un consumo minimo raccomandato. Per ottenere il massimo beneficio per la salute, è preferibile puntare a un consumo di frutta e verdura anche più ampio.

Frutta e verdura di stagione

La scelta di mangiare frutta e verdura di stagione non solo permette di avere prodotti freschi e di qualità, ma può anche contribuire a un consumo più sostenibile e sostenere l’economia locale. Consumare prodotti di stagione significa preferire alimenti coltivati e raccolti nel periodo appropriato dell’anno, rispettando il ciclo naturale delle piante.

Acquistare frutta e verdura di stagione spesso significa supportare gli agricoltori locali, riducendo l’impatto ambientale dovuto al trasporto a lunga distanza.

Le stagioni possono variare leggermente in base alla regione e al clima. Per identificare la frutta e la verdura di stagione nella propria zona, è consigliabile informarsi consultando calendari stagionali o chiedendo consigli ai produttori locali.