Quando coltivare i pomodori

Conoscere come e quando coltivare i pomodori è importante per portare tutto l'anno sulla tavola un alimento versatile ricco di vitamine e sali minerali

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

C’è chi ha il pollice verde e riesce a far crescere rigogliosamente qualsiasi cosa su cui mette le mani, e chi invece deve impegnarsi a lungo per ottenere risultati: in ogni caso, saper bene quali sono i principali passaggi per coltivare una pianta è fondamentale per avere successo. In particolare, occorre conoscere i tempi adatti per ogni operazione. Si sa, ogni stagione ha i suoi fiori e le sue verdure, quindi bisogna fare attenzione a rispettare il normale ciclo naturale.

Quando si parla di pomodori, è ancora più importante: c’è un periodo giusto in cui piantarli, se si vuole ottenere un buon raccolto. E questo periodo dipende da tanti fattori, che si tratti della regione climatica in cui si vive o della tipologia di coltivazione che si vuole effettuare (in vaso o in orto). Vediamo allora quando coltivare i pomodori e tutti i trucchi per avere piantine rigogliose, in grado di dare il massimo dei frutti.

Pomodori, il periodo giusto per piantarli

Succosi, dalla buccia di un rosso brillante, ricchi di sapore: i pomodori sono tra gli alimenti cardine della dieta mediterranea, e la tradizione culinaria italiana ne fa ampio uso, in tantissime ricette (tutte deliziose). Questi ortaggi sono anche un concentrato di benessere, per via delle loro importanti proprietà nutrizionali. Ne esistono tantissime varietà, che si distinguono per forma, sfumatura di rosso e gusto.

Coltivare i pomodori non è affatto difficile come potrebbe sembrare in un primo momento, ma bisogna conoscere i tempi giusti per procedere. Avete intenzione di cimentarvi in questa impresa? Vediamo come fare. La prima cosa da sapere è che la pianta di pomodoro teme particolarmente le temperature rigide e prospera invece con il caldo. Nello scegliere il periodo migliore per piantarla, dunque, bisogna valutare il clima: nelle regioni meridionali si può già partire attorno ad aprile, mentre al nord è meglio attendere maggio-giugno.

Ad essere fondamentale è soprattutto la temperatura. Per capire quando è giunto il momento di piantare i pomodori, verificate che la notte non scenda più sotto i 12°-13°C e che il rischio di gelate tardive sia ormai scongiurato. Un’altra cosa da tenere in considerazione è il tipo di coltivazione che volete effettuare. Se seminate in orto, aspettate che le temperature siano davvero stabili. In vaso, invece, potete anticipare leggermente – in caso di freddo improvviso, c’è sempre la possibilità di spostare le piantine in un luogo più riparato o addirittura all’interno.

Se volete seminare al coperto, accertatevi che il vostro semenzaio abbia una temperatura di almeno 20°C: in questo caso, potete procedere già nel mese di marzo, per poi effettuare il trapianto della piantina solamente verso maggio, quando le temperature esterne sono ormai calde e stabili.

Come seminare i pomodori

Una volta individuato il periodo migliore per la semina, non resta che armarsi di pazienza e mettersi al lavoro. Come si procede? Anche in questo caso, molto dipende dal tipo di coltivazione che si desidera effettuare. Se volete seminare al chiuso, potete usare una delle tecniche di germinazione veloce – ad esempio nell’ovatta o nella carta assorbente – per accorciare i tempi e poi trapiantare il tutto nel terreno.

Preferite invece seminare direttamente in orto o in vaso? Scegliete la posizione giusta: i pomodori hanno bisogno di tante ore di sole, quindi trovate uno spazio che abbia una buona esposizione e che sia abbastanza riparato dal vento. Preparate poi il terreno: vangatelo con attenzione o smuovete il terriccio che avete sistemato nel vaso, così da renderlo più drenante ed evitare i pericolosi ristagni d’acqua. Quindi concimatelo per fornirgli la giusta quantità di sostanze nutritive che serviranno alle vostre future piantine. A questo punto, scavate leggermente la terra e mettetevi i semi, quindi ricoprite attentamente compattando bene con le mani. Se state lavorando nell’orto, lasciate circa 80-100 cm tra una pianta e l’altra per far sì che ciascuna possa crescere nel modo corretto.

Se non avete tempo o pazienza per star dietro ai semi, potete partire direttamente dalla piantina: se ne possono acquistare alcune presso un vivaio e metterle a dimora nell’orto o in vaso con pochi, semplicissimi passaggi. Innanzitutto preparate il terreno come abbiamo visto sopra, poi scavate delle buche profonde circa 10-15 cm, lasciando il giusto spazio tra l’una e l’altra. Mettete ciascuna piantina all’interno di ogni buca, posando delicatamente l’apparato radicale. Quindi compattate la terra tutt’intorno, aiutandovi con le mani. Non vi resta che iniziare ad innaffiare e prepararvi ad assistere alla crescita dei vostri pomodori.

La coltivazione dei pomodori

Come abbiamo anticipato, coltivare i pomodori non è affatto difficile. Una volta seminato (o messo a dimora le piantine), occorre irrigare il terreno con frequenza. Avendo un importante fabbisogno idrico, queste piante devono essere bagnate quotidianamente, senza però eccedere con l’acqua per evitare la formazione di ristagni, che farebbero marcire le radici. Annaffiate la mattina presto o la sera dopo il tramonto, per evitare che il sole faccia evaporare in fretta l’acqua. State inoltre attenti a bagnare solamente il terreno e non le foglie o la pianta, soprattutto se irrigate nelle ore più calde della giornata. Ricordate anche di fornire concime ogni 10 giorni circa, in modo che la pianta abbia la giusta quantità di sali minerali.

Quando la piantina inizia a crescere, dovrete costruire dei sostegni. Dal momento che si sviluppa in verticale, il peso dei pomodori potrebbe infatti spezzare il fusto. In base alla varietà che avete seminato, potrebbe occorrere un sostegno più strutturato. Generalmente, tuttavia, è sufficiente infilare un palo verticale nel terreno, a pochi centimetri dalla pianta, e poi legarvi quest’ultima con dello spago per giardinaggio.

Infine, occupatevi della potatura. La pianta di pomodoro produce dei germogli che si sviluppano alla base delle foglie, i quali andrebbero recisi il prima possibile. Controllate inoltre che non siano presenti rami secchi o improduttivi, che sottraggono aria, luce e sostanze nutritive preziose al resto della pianta. A settembre, verso la fine della stagione di raccolta, bisogna invece eseguire la cimatura. Si tratta di potare l’apice della pianta per evitare che si sviluppi troppo in altezza, concentrando invece le sue energie sulla produzione di pomodori.