Imbiancare, tutti i trucchi per il fai da te

Dipingere casa, sei regole per non perdersi in un barattolo di vernice: ecco alcuni trucchetti utili da conoscere prima di iniziare ad imbiancare le pareti

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Muri anneriti dalla patina del tempo, che hanno bisogno di una rinfrescata? Ogni tanto bisognerebbe proprio ritinteggiare le pareti, per farle tornare al loro candore originale (o per dare un tocco di colore alla casa). Inutile rimandare per questioni di budget limitato, imbiancare è una di quelle operazioni in cui potete benissimo ricorrere al fai da te, risparmiando e magari persino divertendovi. L’importante è organizzarsi: una regola universale che vale anche in questo caso, per ottimizzare i tempi e non commettere errori. Vediamo quali sono i sei consigli fondamentali per dipingere casa senza fatica.

Gita al colorificio

Avete deciso di cimentarvi con il fai da te? Il primo passo consiste nel procurarvi l’occorrente per imbiancare casa: recatevi in un colorificio o in un negozio di bricolage per acquistare tutto ciò di cui avrete bisogno. Si parte proprio dalla vernice, di cui ormai esistono infinite versioni, sia per colore che per tipo di prodotto. Per gli interni si usa spesso la pittura lavabile, che vanta la grande comodità di essere molto resistente allo sporco: basta sfregare con un panno inumidito in acqua per eliminare le macchie. Potete però sbizzarrirvi con tempere e smalti che riproducono i più svariati effetti – come la vernice lavagna, che è molto di moda negli ultimi anni.

Quanta vernice vi servirà? Innanzitutto calcolate la superficie da tinteggiare: moltiplicate l’altezza di una parete per la sua larghezza, sottraendo dal risultato lo spazio occupato da porte e finestre. Una volta ottenuto il totale di tutte le pareti da imbiancare, ricordate di moltiplicarlo per due (il risultato migliore lo si ottiene infatti dando almeno una seconda mano di vernice). Per sapere quanti barattoli acquistare, leggete le istruzioni riportate sulla confezione: ogni tinta ha infatti la propria resa in metri quadrati.

Ora non vi resta che completare lo shopping con tutto il resto dell’attrezzatura. Comprate quindi una pennellessa o un rullo con apposita vaschetta e griglia (se non fornita nella confezione, prendete anche una prolunga), un pennello più piccolo per i ritocchi, un barattolo di stucco, una spatola piccola e una spatola americana, un rotolo di carta vetrata a grana media, del nastro di carta e alcuni teli di cellophane. Procuratevi poi cartoni, fogli di giornale e stracci in abbondanza, per poter coprire il pavimento ed evitare così di sporcarlo troppo.

Preparate le pareti

Non sottovalutate questo passo, indispensabile per la buona riuscita di quelli che farete dopo. Come si preparano le pareti? Togliete polvere e ragnatele con la scopa e con gli stracci, quindi verificate che la parete sia omogenea. In presenza di crepe, buchi (come quelli fatti per appendere i quadri) o altre asperità, dovrete intervenire con lo stucco, da applicare con la spatola. Una volta asciutto, passate la carta vetrata su tutta l’area trattata. Solo così potrete avere una superficie ben livellata su cui verniciare senza lasciare ombre.

Fate attenzione anche ad eventuali macchie di muffa, che vanno eliminate per evitare che le spore si diffondano in tutta casa. Se ne trovate diverse sulle pareti, a causa dell’elevata umidità, usate un prodotto antimuffa: vi aiuterà ad evitare che si riformino troppo facilmente, rendendo più salubre l’ambiente in cui vivete. Infine, se il muro è nuovo o al contrario la pittura è di antica data e si sfarina, munitevi di un fissativo da applicare precedentemente alla prima mano di vernice, lasciandolo asciugare bene prima di iniziare il lavoro.

Coprite tutto quello che potete

Quando si lavora con la vernice, evitare gli schizzi è impossibile. Potete però coprire tutto ciò che si trova nella stanza (e che non può essere spostato altrove), per minimizzare i danni: radunate i mobili al centro e copriteli con i teli di cellophane, quindi posizionate cartoni e fogli di giornale su tutto il pavimento – o quantomeno nella zona che state per verniciare, facendo attenzione a spostarli ogni volta che cambiate parete. A questo punto non vi resta che armarvi di nastro di carta e coprire tutto quello che rimane sul muro. Applicatelo sulle prese della corrente e sugli interruttori, sui battiscopa, sui telai di porte e finestre e sulle maniglie, per proteggerli da schizzi di vernice.

Via con il pennello

Ora siete pronti per iniziare ad imbiancare. O quasi: diluite la pittura seguendo le istruzioni scritte sul barattolo, ma non precipitatevi subito a dipingere il soggiorno. Cominciate più modestamente dallo sgabuzzino o dal bagno di servizio, tanto per fare un po’ di pratica. Cominciate sempre dal soffitto, usando la pennellessa o il rullo per le superfici estese – ricordate di strizzarlo bene nell’apposita griglia per non fare la doccia di vernice – e il pennello piccolo per le parti che richiedono maggior precisione, ad esempio profili e angoli. Cercate di muovervi sempre dallo stesso verso ed evitate di passare più volte sulla stessa zona, soprattutto se ha già iniziato ad asciugarsi.

La seconda mano

Per un colore omogeneo che copra anche le più piccole asperità della parete, occorre passare almeno una seconda mano. La fretta è cattiva consigliera, dunque aspettate diligentemente che la prima passata sia completamente asciutta. Questo è il motivo principale per cui bisognerebbe imbiancare solamente in primavera o in estate: con le finestre ben aperte ad arieggiare, la pittura si asciuga in poche ore. Quando è finalmente giunto il momento, date la seconda mano stendendola perpendicolarmente alla prima. Possono essere necessarie più mani di pittura, ad esempio se dipingete i muri di un colore diverso da quello precedente.

I ritocchi e lo smaltimento

Passate tutte le mani di vernice, potete dedicarvi ai piccoli ritocchi. Eliminate delicatamente sbavature e gocce di vernice in rilievo con della carta vetrata o con l’apposito solvente, a seconda della superficie. Se siete soddisfatti del risultato, potete finalmente sbarazzarvi delle coperture utilizzate per proteggere il pavimento e i mobili: staccate il nastro di carta, radunate cartoni e fogli di giornale e gettate tutto nella raccolta differenziata. I teli di cellophane si possono invece piegare e conservare per la prossima volta, a meno che non siano rotti o eccessivamente sporchi. Per quanto riguarda la vernice avanzata, non gettatela mai nello scarico dell’acqua o nella spazzatura, ma smaltitela portando i barattoli nei centri di raccolta specializzata o chiamando la nettezza urbana.