Come innaffiare le piante di casa quando si va in vacanza

Pochi trucchi (ma buonissimi) per pensare alle vostre piante anche nel periodo estivo, quando si va in vacanza. Perché prevenire è sempre meglio che curare

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Tutti amano avere un bel balcone fiorito o semplicemente un paio di piantine in casa per dare un tocco di colore. Ma quando si tratta di partire per le vacanze, è sempre un bel problema: come innaffiarle durante quei lunghi giorni in cui siete lontani? La soluzione migliore sarebbe avere una vicina gentile e affidabile (dovrete lasciarle le chiavi di casa!) alla quale chiedere il favore di passare una volta al giorno a bagnare le vostre piante. Tuttavia, ci sono alcuni trucchetti davvero geniali per evitare di disturbare terze persone: scopriamoli insieme.

Curare le piante in vacanza: consigli utili

State organizzando le vostre prossime vacanze e non sapete come prendervi cura delle piantine di casa mentre siete via? È certo un bel problema: a meno che non abbiate un parente o un’amica (ma anche una vicina, come già detto) che possa darvi una mano, dovrete preoccuparvene in prima persona. Questo non significa ovviamente rinunciare ad un meritato viaggio, bensì ingegnarsi un po’ per trovare soluzioni alternative. In particolare, ciò di cui dovrete preoccuparvi è l’irrigazione delle piante: nella maggior parte dei casi, infatti, la terra ha bisogno di essere bagnata almeno 3-4 volte alla settimana – in estate il fabbisogno d’acqua aumenta, soprattutto per determinate specie vegetali.

Come prima cosa, potete adottare alcuni suggerimenti generici che vi aiuteranno a diminuire la richiesta idrica delle vostre piante. Spostate all’ombra tutte quelle che, di solito, tenete ben esposte al sole: in questo modo il terreno si asciugherà meno velocemente. Se avete piante in casa, non chiudete completamente le tapparelle o le persiane, per far sì che la stanza abbia sempre un po’ di luce. Nel caso in cui, invece, abbiate un bel balcone fiorito, sistemate tutti i vasi vicini tra loro in un angolo ombreggiato, creando un microclima umido. Un’ulteriore soluzione consiste nel lasciare dei recipienti pieni d’acqua accanto alle piante: grazie all’evaporazione, garantiranno la giusta umidità e una minor traspirazione.

Innaffiare le piante: come fare

Una volta sistemate le vostre piante da appartamento in modo da diminuire il loro fabbisogno idrico, dovrete pensare al sistema con cui innaffiarle mentre sarete via. Se state fuori solamente un weekend, non c’è davvero alcun problema: vi basterà bagnare i vasi un po’ più abbondantemente del solito (ma senza esagerare!) poco prima di partire. Nel caso di vacanze più lunghe, la situazione è differente. Innanzitutto, aggiungete della torba o della sabbia sulla superficie del terriccio, così da ridurre l’evaporazione dell’acqua.

Tutto ciò non è però sufficiente per sopperire alla mancanza di una regolare irrigazione – soprattutto per alcune piante che richiedono più acqua o se state via per più di una settimana. Ciò di cui avete bisogno è un sistema autoannaffiante: in commercio se ne trovano diversi, a partire dal classico impianto di irrigazione automatica – che però ha un costo abbastanza importante e richiede un’installazione accurata, oltre che una precisa disposizione delle piante. Scopriamo quali sono le soluzioni più economiche e quelle fai-da-te, per partire in tutta serenità.

Coni da irrigazione

Uno dei sistemi di irrigazione automatica più economici ed efficaci è quello costituito da piccoli coni di terracotta che si trovano facilmente nei negozi di giardinaggio. Usarli è davvero facilissimo: basta sistemare la punta del cono nel terriccio di ogni vaso, accanto al fusto della pianta, e immergere il tubicino a cui è collegato in un recipiente pieno d’acqua. Questo sistema permette di bagnare la terra con la giusta quantità d’acqua, ma se avete tanti vasi vi dovrete attrezzare con numerosi coni – e altrettanti recipienti disseminati per tutta casa.

Stuoia filtrante

Un’alternativa molto comoda è la stuoia filtrante, anch’essa disponibile nei negozi di giardinaggio. Stendetela su una superficie piatta e resistente all’acqua, sistemandovi sopra i vasi (fate attenzione ad eliminare i sottovasi, in modo che la terra sia a contatto con la stuoia attraverso i fori del contenitore). Ad un livello più basso rispetto a quello dei vasi, immergete un lembo del tessuto in un recipiente pieno d’acqua: quest’ultima risalirà pian piano lungo la stuoia, andando a bagnare il terriccio e le radici delle vostre piante.

Vasi autoirriganti

Se vi capita spesso di andare via per qualche giorno (fino ad un massimo di un paio di settimane), potete valutare l’acquisto di vasi autoirriganti. Si tratta di contenitori provvisti di un’intercapedine che va riempita d’acqua, la quale viene via via rilasciata al terriccio. In questo modo non avrete più timore che le radici possano marcire a causa di un’eccessiva irrigazione – e, una volta tornati a casa, potete continuare a sfruttare questo sistema per non dover più annaffiare le vostre piante quotidianamente, l’ideale per chi non ha il pollice verde.

Flaconi di acqua complessata

Nei negozi di giardinaggio e presso i vivaisti potete trovare anche dei flaconi di acqua complessata: sono bottiglie piene di un gel costituito da fibre naturali (cellulosa) e acqua demineralizzata. Vanno infilate nel terreno, dove i microrganismi naturalmente presenti degradano a poco a poco la cellulosa, liberando gradualmente l’acqua da essa “imprigionata”. Il flacone va inserito capovolto il più vicino possibile al fusto, per garantire una maggior efficacia. Solitamente, questi sistemi possono durare fino a 15-20 giorni di vacanza.

Sifone comunicante

Il sistema del sifone comunicante è tanto semplice quanto efficace. Sistemate una bottiglia accanto ad ogni pianta, posizionandola su un supporto in modo che sia ad un livello superiore rispetto al vaso. Riempite la bottiglia d’acqua e immergetevi l’estremità di una striscia di stoppino (di quelle che si usano per le lucerne) o di stuoia filtrante. Come alternativa fai-da-te, potete usare anche delle corde di lana intrecciata. L’estremità opposta va inserita invece nel vaso, interrata per circa 2-3 centimetri nel terriccio. L’acqua, una volta intrisa la striscia, andrà pian piano a bagnare la terra.

Bottiglia forata

Infine, c’è un ultimo rimedio fai-da-te da provare assolutamente, per chi vuole partire in vacanza in tutta serenità. Prendete una bottiglia di plastica e praticate dei forellini sul tappo, quindi riempitela d’acqua e chiudetela. Posizionatela capovolta all’interno del vaso, con il tappo a contatto con la terra: l’acqua scivolerà goccia dopo goccia, innaffiando le vostre piante. È importante che vi ricordiate di praticare un foro anche sul fondo della bottiglia, in modo da evitare che l’acqua vada in pressione e non scenda. Questo metodo, tanto semplice quanto economico, potrebbe però non essere l’ideale per le piante più delicate: è infatti possibile che la bottiglia si svuoti troppo velocemente, facendo marcire le radici delle specie vegetali che temono maggiormente i ristagni.