Come coltivare lo zafferano: tecniche e terreno giusto

Chiamato anche "oro rosso", lo zafferano è una spezia pregiatissima: ecco come coltivarlo in casa, per averne sempre un po' a portata di mano

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Redazione

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Nel vasto (e coloratissimo) mondo delle spezie, ce n’è una che spicca per gusto e versatilità in cucina: stiamo parlando dello zafferano, conosciuto anche come “oro rosso”. È infatti un prodotto molto pregiato, cosa che si riflette notevolmente sul suo costo finale. È pur vero che se ne usa in quantità ridotte, ma perché non dire addio a questa spesa? Coltivare lo zafferano non è affatto difficile come potrebbe sembrare, ed è un’ottima idea per risparmiare un po’ – e anche per poter avere la soddisfazione di cucinare con qualcosa di prodotto veramente con le vostre mani. Vediamo qualche trucchetto per avere un buon raccolto.

Zafferano, le caratteristiche della pianta

Lo zafferano (nome scientifico Crocus sativus) viene prodotto da una pianta appartenente alla famiglia delle Iridacee – la quale include molte specie floreali tipicamente utilizzate per scopi ornamentali, come l’iris e la fresia. Originaria della Grecia e dell’Asia Minore, si è diffusa in tutta Europa adattandosi bene al suo clima temperato. Ogni pianta, che può crescere mediamente fino a 20-30 cm di altezza, produce fino a quattro fiori. La spezia si trova negli stimmi che crescono all’interno del fiore, i quali hanno un bellissimo color cremisi. Lo zafferano viene lasciato essiccare e poi ridotto in polvere, la quale viene utilizzata in cucina per condire moltissimi piatti (come il celebre risotto allo zafferano), sfruttando così le sue numerose virtù.

Coltivare lo zafferano: cosa sapere

Avrete sicuramente notato come, sugli scaffali del supermercato, il prezzo di una bustina di zafferano sia davvero elevato. Tutto questo è dovuto al grande lavoro necessario per poter ottenere pochi grammi di spezia: è facile dunque capire che nelle coltivazioni intensive i costi lievitano in un batter d’occhio. Se volete risparmiare un po’ e garantirvi un prodotto davvero a chilometro zero, potete provare a coltivare dello zafferano nel vostro giardino o sul balcone. Per una produzione così ridotta, infatti, l’impegno non è eccessivo e il risultato è garantito.

È ancora diffusa la credenza che non sia possibile coltivare lo zafferano in casa: questo era vero fino a pochi anni fa, quando questa spezia era un monopolio di Stato, ma ormai non è più così. Non avrete dunque bisogno di alcun permesso o autorizzazione per creare un orticello e godervi i suoi frutti. Ma cosa c’è da sapere prima di iniziare? Innanzitutto, la pianta dello zafferano ha una grande adattabilità a diversi tipi di clima: sebbene prediliga l’aria calda e secca, tipica dell’area mediterranea, sopporta temperature che scendono anche di qualche grado sotto lo zero e resiste agli sbalzi termici. Ha però bisogno di molta luce per effettuare la fotosintesi, quindi deve essere ben esposta ai raggi del sole.

Essendo particolarmente resistente alla siccità e ai terreni aridi, questa pianta teme i ristagni d’acqua. Dunque necessita di un terriccio in grado di drenare molto bene, possibilmente dal pH neutro o leggermente alcalino e che non sia eccessivamente argilloso. È poi importante utilizzare un buon concime per fornire al suolo la giusta quantità di sostanze nutritive di cui la pianta dello zafferano ha bisogno per crescere. Potete scegliere del compost, meglio ancora se fatto in casa con i vostri scarti della cucina.

Come piantare lo zafferano

Se volete iniziare la vostra coltivazione di zafferano, come prima cosa dovete acquistare dei bulbi: li potete trovare facilmente nei vivai, l’importante è scegliere quelli di buona qualità per poter avere un raccolto migliore. Potete piantare i bulbi sia in giardino che in vaso, a seconda dello spazio che avete a disposizione, basta che la pianta sia ben esposta al sole. Come procedere? Dopo aver preparato il terreno, scavate un solco profondo circa 10 cm dove disporre i bulbi (o una piccola buca, se volete piantare lo zafferano in vaso). Ricordate di lasciare almeno 5-10 cm di spazio tra un bulbo e l’altro. Quindi ricoprite il tutto con il terriccio e compattatelo bene.

Lo zafferano va piantato durante la stagione estiva: nei mesi caldi, i bulbi sono infatti “dormienti” e non producono alcuna fioritura. Potete dunque procedere già a partire da maggio/giugno, ma è meglio attendere fin quasi la fine dell’estate. Il periodo migliore è tra agosto e settembre, ovvero appena prima che spuntino i primi getti sul bulbo. Le prime piantine nascono dopo qualche settimana, con l’arrivo dell’autunno. Tra ottobre e novembre, potrete assistere allo spettacolo della fioritura e, finalmente, procedere con la raccolta degli stimmi, da cui ricaverete il vostro zafferano. Ma prima, ecco qualche consiglio per far crescere in salute le piantine.

I trucchi per la coltivazione dello zafferano

Dopo aver piantato i bulbi di zafferano, dovrete prendervi cura della pianta per far sì che cresca bene e fiorisca, garantendovi un buon raccolto. Per quanto riguarda l’annaffiatura, lo zafferano è particolarmente resistente alla siccità e non richiede molta acqua. Generalmente il terreno va irrigato più frequentemente nelle prime settimane, fino a quando non arriva il momento della fioritura. Di solito, in realtà, le piogge forniscono acqua a sufficienza per questo tipo di pianta, quindi dovrete provvedere solamente se non piove da più di 10-12 giorni consecutivi. Ad ogni modo, non esagerate con l’acqua e fate attenzione ad evitare i ristagni.

Per il resto, la pianta dello zafferano richiede davvero poche attenzioni: dovrete solamente aggiungere di tanto in tanto del concime, perché ha bisogno di abbondanti quantità di minerali come fosforo e potassio. Inoltre, periodicamente fate pulizia delle erbe infestanti che potrebbero danneggiarla. Da quando ha inizio la fioritura, fate attenzione alle lumache che possono mangiare i fiori e rovinare la loro produzione. Con questi piccoli accorgimenti, arriverete al momento di raccogliere gli stimmi e di ricavarne lo zafferano.

Come raccogliere lo zafferano

In autunno, i fiori dello zafferano sono pronti per essere raccolti. Il periodo della fioritura dura circa 10 giorni, ma è meglio procedere subito per poter avere un prodotto di qualità migliore. Staccate delicatamente ciascun fiore dallo stelo, quindi deponeteli tutti insieme su un piano e iniziate ad eliminare i bellissimi petali viola e il polline giallo. Rimarrete solamente con gli stimmi dal colore rosso intenso, che andranno lasciati essiccare. Potete compiere questo procedimento in forno, impostandolo alla minima temperatura e lasciando lo sportello leggermente aperto, oppure utilizzando l’apposito essiccatore. Ora non vi resta che polverizzare gli stimmi e conservare la spezia in un barattolo ben chiuso, in un luogo fresco e asciutto.