Peperoncino in balcone: come coltivarlo

Spezia piccante e saporita, il peperoncino è l'ideale per impreziosire ogni piatto: ecco come coltivarlo in balcone e averne sempre un po' a disposizione

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Il peperoncino è una spezia molto apprezzata, in grado di dare un tocco di sapore in più a tantissimi alimenti: comunemente impiegato nella cucina mediterranea, vanta anche numerose proprietà benefiche per la salute, tanto da essere conosciuto per questi motivi sin dall’antichità. Esistono molte cultivar della pianta del peperoncino, e nella maggior parte dei casi sono facilmente coltivabili dove il clima è temperato come il nostro. E non è necessario avere grandi spazi verdi: basta un balcone per crescere una bella pianta e avere sempre un po’ di peperoncino fresco a disposizione. Ecco come coltivare questa spezia.

Peperoncino, le caratteristiche della pianta

Il peperoncino è il frutto di una pianta appartenente al genere Capsicum, di cui esistono tantissime varietà diverse. Solitamente, vengono classificate in base al grado di piccantezza dei loro frutti, seguendo la scala di Scoville: quest’ultima tiene in considerazione la quantità di capsaicina contenuta nel peperoncino, quella sostanza che – oltre a renderlo piccante – gli dona moltissime delle sue proprietà terapeutiche.

Le piante appartenenti al genere Capsicum rientrano nella famiglia delle Solanacee, che include anche le patate, i pomodori e i peperoni, oltre a piante medicali come l’atropina, la belladonna e le bacche di Goji. Il peperoncino è originario delle Americhe, da dove venne importato diversi secoli fa, diffondendosi pressoché in tutto il mondo. La sua pianta, infatti, si adatta abbastanza bene ai climi non troppo freddi, prediligendo le temperature più calde.

All’aspetto, il Capsicum annuum (che comprende le varietà più comuni di peperoncino) ha forma cespugliosa e può raggiungere gli 80 cm, a seconda del cultivar. Presenta foglie verde chiaro e fiori bianchi, mentre il suo frutto – il peperoncino – è solitamente una bacca rossa o gialla dalla forma allungata. Come abbiamo detto, in Italia vengono coltivate praticamente tutte le principali varietà: il clima è infatti adeguato alla loro crescita. Vediamo come piantare il peperoncino in balcone.

Come piantare il peperoncino

Avete deciso di cimentarvi nella coltivazione del peperoncino? Se non avete un bel giardino, nessuna paura: questa pianta cresce bene anche in vaso, quindi vi basterà avere un balcone o un terrazzo con una buona esposizione. Il peperoncino infatti predilige le temperature miti e non ha problemi se lasciato al sole, in particolare alcune varietà molto piccanti come il Carolina reaper e l’habanero. Se abitate in un luogo dove il clima è più rigido, meglio optare per cultivar che resistono meglio al freddo, come il rocoto.

Una volta scelta la varietà di peperoncino più adatta alle vostre esigenze, dovrete attendere il momento giusto per piantarla. Il seme, per germinare, ha bisogno di temperature piuttosto elevate, tra i 25° e i 30°C. Questo vuol dire che, alle nostre latitudini, dovreste attendere il mese di maggio. Così facendo, tuttavia, non fareste in tempo ad avere i frutti prima dell’inverno – solitamente la pianta produce peperoncini tra l’estate e l’autunno. Per questo motivo è consigliato seminare in un ambiente riscaldato e successivamente trapiantare il seme germinato, oppure acquistare una piantina già cresciuta.

Il vaso e il terreno

La prima cosa da fare per piantare dei peperoncini consiste nel preparare il terreno di coltura. Acquistate un vaso di dimensioni abbastanza capienti – meglio se di almeno 30 cm di diametro e altrettanti di profondità – e riempitelo con uno strato di argilla espansa sul fondo, in modo da favorire un corretto drenaggio. I ristagni d’acqua sono infatti pericolosi, perché potrebbero far marcire le radici. Per quanto riguarda il terreno, potete usare un mix formato da torba e sabbia, ben arricchito di sostanze organiche per nutrire la pianta.

Il seme

Per la semina vera e propria, come abbiamo visto, ci sono due possibilità. Se volete partire dal seme, il consiglio è di piantare a febbraio (nelle regioni del sud Italia) o a marzo (nelle regioni del centro e del nord Italia), per veder sbocciare la vostra piantina a primavera inoltrata. Ci sono diverse tecniche per far germinare rapidamente i semi: scegliete quella adatta a voi, l’importante è che il processo avvenga in un luogo riscaldato e abbondantemente irraggiato dal sole. Tra aprile e maggio, quando le prime piantine si saranno formate, potrete trapiantarle nel vaso in balcone.

La piantina

Se volete accelerare il processo, potete semplicemente acquistare delle piantine di peperoncino già cresciute presso un qualsiasi vivaio. In questo caso, attendete la primavera inoltrata – meglio se aprile o maggio – e mettetele a dimora nel vaso accuratamente preparato come abbiamo visto sopra. Lasciatele dapprima un paio di giorni in balcone, in modo che possano acclimatarsi, poi scavate una buca nel terreno e sistematevi delicatamente le radici, ricoprendo il tutto e compattando con le mani. Se volete piantare più peperoncini in uno stesso vaso di grandi dimensioni, lasciate circa 30-50 cm tra una pianta e l’altra.

Come coltivare il peperoncino

Una volta che avrete piantato le vostre piantine di peperoncino, dovrete prendervene cura sino a quando non produrranno i loro frutti. Il primo accorgimento consiste nell’annaffiatura: questa pianta ha bisogno di abbondanti quantità d’acqua per crescere, ma teme i ristagni. Il modo migliore per far sì che venga irrigata correttamente è di toccare il terreno per sentire se è ancora umido o se si sta seccando. In quest’ultimo caso, dovrete provvedere ad annaffiare, facendo attenzione a non bagnare le foglie: ricordate che il fabbisogno idrico è maggiore subito dopo il trapianto in vaso e durante il periodo di fruttificazione.

In alcuni momenti dell’anno, inoltre, il peperoncino ha bisogno di un supplemento di sostanze organiche. Usate del concime apposito o del compost fatto in casa sia durante il travaso che in fase di fioritura. Infine, dedicatevi alla potatura: è preferibile effettuare i tagli a fine inverno o a inizio primavera, prima che la pianta inizi a gemmare. L’obiettivo è quello di spuntare i rami che escono dalla forma dell’arbusto, ma anche di eliminare quelli ormai secchi e quelli che si intrecciano. È importante fare una giusta selezione, in modo che troppi rami non vadano a sottrarsi luce, aria e sostanze nutritive a vicenda.

La raccolta dei peperoncini avviene solitamente tra l’estate e l’inizio dell’autunno. Come capire se sono pronti? Il primo indizio è il colore della buccia: deve essere uniforme su tutto il peperoncino. Potete provare ad aprirne uno a metà e vedere se, al suo interno, ha un colore verdognolo che ne simboleggia l’acerbezza. In via generale, le piante appartenenti alla specie Capsicum annuum sono quelle con il ciclo più breve che giungono a maturazione entro 30-45 giorni dalla fioritura.