Come togliere le macchie di abbronzatura

L'abbronzatura a macchie può essere causata da diverse ragioni. Ecco i consigli di DiLei per rimediare!

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Mara Locatelli

Giornalista e Home Specialist

Giornalista, scrittrice, Seo copy. Con due architetti in famiglia, l’arredamento è uno dei suoi temi.

Perché mi vengono delle macchie bianche sulla pelle abbronzata? Questa è la domanda che ci si pone spesso quando la tintarella estiva comincia a colorare viso e corpo e in contemporanea diventano evidenti delle zone scolorite che creano un’abbronzatura a macchie. Se cerchi una risposta e una soluzione al problema delle macchie bianche devi prima capire il motivo della loro comparsa.

C’è chi ti dice che è colpa del troppo sole preso. Chi ti assicura che è un principio di vitiligine. Chi, invece, ti ricorda che una minore pigmentazione della pelle può rendere evidenti le macchie bianche. E chi garantisce che per fare scomparire le macchioline bianche sulla pelle basta un qualche preparato miracoloso, prima ancora di avere accertato la reale origine dell’improvviso inestetismo.

Sì, perché a parole sono tutti bravi, ma nei fatti solo un esperto medico dermatologo sa riconoscere con certezza la natura dell’abbronzatura a macchie e, quindi, può suggerirti la soluzione idonea. La comparsa delle macchie bianche sulla pelle abbronzata può essere causata, infatti, da diversi fattori. Del resto, la pelle – che è l’organo più vasto del nostro corpo – vive una complessità di meccanismi affascinanti che regolano la macchina perfetta del corpo umano. Vediamo quali sono le condizioni che influiscono sulla pigmentazione della pelle, quali possono le cause principali della abbronzatura a macchie come rimediare e come evitare o ridurre la loro comparsa.

Abbronzatura a macchie: quali sono le cause

La presenza di macchie bianche sulle gambe dopo l’abbronzatura, così come su braccia o sul viso, è strettamente legata ai meccanismi che regolano l’attività della melanina. La melanina è importante per abbronzare e proteggere la cute dai raggi nocivi del sole. Ma la melanina da sola non è in grado di fornire un’adeguata protezione solare. Ecco perché, indipendentemente dalla tua carnagione o fototipo, dovresti sempre applicare un prodotto solare con almeno 30 SPF (fattore di protezione solare).

Pensa che in un solo centimetro quadrato di pelle ci sono circa 20 mila melanociti, ovvero le cellule che producono la melanina responsabile del colore della tua abbronzatura. Con il tempo, l’esposizione al sole può influire sull’aumento o sulla diminuzione dei melanociti e si possono manifestare diversi disturbi della pigmentazione che provocano l’abbronzatura a macchia di leopardo.

L’abbronzatura a macchie è un fenomeno che può avere diverse origini, basti pensare che gli effetti dell’esposizione al sole non sono gli stessi per tutti: c’è chi si colora con grande facilità, chi prima si arrossa, chi è sempre ad alto rischio di scottature, chi si copre di efelidi. Così come l’esposizione al sole può stimolare la comparsa di lentiggini, per via della concentrazione di melanina in piccole aree, una mancanza di pigmento o una perdita di melanociti può portare alla formazione di piccole macchie bianche.

La presenza di macchie bianche su viso, gambe o altre parti del corpo può essere dovuta a diversi fattori. Le cause principali delle macchie bianche sulla pelle abbronzata sono:

  • eccessiva esposizione al sole senza l’uso delle dovute precauzioni,
  • patologie dermatologiche come la vitiligine,
  • infezioni da funghi,
  • riduzione dei melanociti che non vengono sostituiti da nuove cellule.

Cosa sono quelle macchie solari sulla pelle abbronzata

Di solito tendi a notare quelle macchie bianche sulle braccia e gambe quando l’abbronzatura è comparsa. Se le chiazze chiare appaiono come una sottile pioggia sparsa ovunque sulla cute dopo che ci si è esposti al sole, può essere colpa di una ipomelanosi guttata idiopatica. Il nome altisonante non deve spaventarti, perché l’ipomelanosi guttata responsabile dell’abbronzatura a macchie è un inestetismo che colpisce i melanociti, ovvero le cellule che producono la melanina responsabile dell’abbronzatura.

I più esposti a questo rischio sono le persone che stanno molto al sole e non sempre con le dovute precauzioni. Se poi la pelle comincia a invecchiare e a perdere idratazione, gli effetti si manifestano in modo evidente con un’abbronzatura a macchia di leopardo, soprattutto nelle donne dopo i 40 anni. Anche la secchezza della pelle e piccoli microtraumi come la ceretta possono infatti aumentare la possibilità di vedere comparire queste macchie sulla pelle. Ricorda, poi, che se vedi affiorare le macchie bianche soprattutto sulle gambe o sulle braccia dopo l’abbronzatura, è anche perché sono le zone del corpo più esposte alla sollecitazione dei raggi solari.

Quando accade, è bene fare un controllo dal dermatologo per accertarsi dell’origine e non confondere una ipomelanosi guttata con un fungo di mare o con la vitiligine, così da adottare i rimedi corretti contro l’abbronzatura a macchie che, altrimenti, si ripresenta all’occasione successiva.

Macchie bianche sulla pelle abbronzata? Può essere un fungo

A differenza delle macchioline bianche che affiorano sulla pelle abbronzata in maniera discreta, la Tinea Versicolor trasforma l’abbronzatura a macchie meno definite e più grandi, che possono essere bianche, rosa o marrone chiaro. La colpa è del Malassezia furfur, un fungo della flora cutanea che di solito è innocuo ma che in alcuni casi può provocare l’infezione cutanea. L’esposizione al sole amplifica l’attività del fungo, un lievito che si nutre di sudore e che rimuove il pigmento sulla pelle con la conseguente comparsa dell’abbronzatura a macchia di leopardo. Solo il dermatologo può effettuare la diagnosi corretta e prescrivere un trattamento a base di antimicotici topici e talvolta anche orali per bloccare il fungo e permettere alla pigmentazione di tornare.

Macchie bianche con l’abbronzatura: se fosse vitiligine?

Un’altra possibilità è che dietro alla comparsa delle macchie bianche sulla pelle abbronzata ci sia la vitiligine, un disordine della pigmentazione che ha origini complesse. Sulle cause della vitiligine non si è fatta ancora chiarezza totale perché entrano in gioco anche lo stress e la familiarità. Si parla di una malattia autoimmune, perché si manifesta con una risposta errata del sistema immunitario che reagisce ai melanociti, così come si dice che all’origine potrebbe esserci un disturbo di natura metabolica.

Quel che è certo è la semplicità del meccanismo che porta ad avere macchie sulle braccia, gambe, busto e viso dopo l’abbronzatura: le cellule prendono di mira e distruggono i melanociti responsabili di produrre la melanina che colore la pelle. A quel punto le zone con le macchie chiare corrono il rischio di scottarsi, perché non sono più protette dal pigmento, e vanno difese con prodotti solari ad alto fattore di protezione. Esattamente come negli altri casi di abbronzatura a macchia di leopardo, la vitiligine non è dolorosa e nemmeno contagiosa.

Abbronzatura a macchia di leopardo: prevenzione e cura

Come abbiamo visto, la causa della comparsa di macchie bianche sulla pelle abbronzata è la mancanza di melanina, ovvero la sostanza che dà alla pelle il colore più o meno scuro e la aiuta a proteggersi dall’azione aggressiva dei raggi solari. L’esposizione al sole ha sicuramente un ruolo fondamentale sia nella comparsa della vitiligine che delle macchie solari, anche se tra gli esperti c’è chi sostiene con molta convinzione che, nel caso di ipomelanosi guttata il fenomeno sia parte dei normali processi di invecchiamento, magari accelerati da una scarsa idratazione della pelle e da rischiosi bagni di sole senza le opportune precauzioni adeguate.

Ovviamente, anche la genetica pare avere il suo peso: chi ha la pelle chiara è maggiormente vulnerabile al sole di chi ha una pelle già colorata e, quindi, anche maggiori probabilità di sviluppare macchie solari. Per quanto possa essere antipatico scoprire di avere il fungo di mare, abbiamo visto che la soluzione al problema è semplice quanto rapida, una volta che il medico l’ha diagnostica. Resta invece da capire negli altri casi di abbronzatura a macchie come rimediare.

Abbronzatura a macchie: prevenire è meglio che curare

L’ideale è prevenire, cosa che si può fare applicando semplicemente la crema solare. Bisogna stendere il prodotto sulla pelle asciutta prima di uscire di casa e poi ripetere l’operazione dopo il bagno. Inutile, invece, applicare dosi di crema sul corpo appena si arriva in spiaggia e poi tuffarsi in acqua. Anche se si tratta di un prodotto resistente all’acqua si minimizza, se non addirittura vanifica, la sua azione.  Senza contare che in questo modo si disperdono in mare grandi quantità di sostanze oleose che sporcano l’acqua in cui ci si tuffa e che non rientrano nelle buone pratiche per salvaguardare l’ambiente marino.

Anche nel caso in cui l’ipomelanosi guttata idiopatica è già comparsa sulla pelle rendendo l’abbronzatura a macchie, per rimediare è necessario mettere la crema solare: senza la giusta protezione solare le macchie bianche sulla pelle non possono che aumentare.

Ci sono diversi trattamenti professionali che possono essere efficaci per rimediare all’abbronzatura a macchie. I prodotti a base di retinolo possono stimolare la crescita cellulare e aiutare ad attenuare il problema delle macchie bianche sulla pelle, ma per ottenere i migliori risultati è sempre bene confrontarsi con lo specialista dermatologo per trovare insieme la soluzione più efficace. I trattamenti professionali come il laser, la crioterapia e il microneedling sono quelli ai quali si può ricorrere, l’importante però è avere prima la diagnosi certa delle macchie bianche. Solo una visita specialistica preventiva può stabilire la migliore terapia da adottare in ogni singolo caso.

Abbronzatura a macchie: come rimediare se è vitiligine

Se l’origine dell’abbronzatura a macchia di leopardo è la vitiligine, puoi cercare di rimediare all’inestetismo utilizzando delle creme colorate adatte che il tuo dermatologo saprà consigliarti. Per rimediare si può anche pensare di utilizzare la fototerapia Uvb, una tecnica di nuova generazione che stimola i melanociti inattivi finché le zone colpite tornano al normale colorito. Con questa terapia si può trattare la vitiligine sia quando le chiazze si stanno formando allargando, sia quando sono già stabili. Nel primo caso il trattamento ha l’obiettivo di bloccare la vitiligine. Invece, nel caso in cui sono già apparse le macchie bianche sulle gambe dopo abbronzatura, con la fototerapia si mira a stimolare una ripigmentazione che riduce o addirittura elimina il problema. Il trattamento necessita di diverse sedute prima di poter produrre effetti visibili.