Spegnere il cellulare un giorno a settimana per vivere in salute e felici

Se è molto utile per certi aspetti, per altri lo smartphone rischia di "rubare" tempo alla vita: ecco perché fa bene spegnerlo e quali benefici apporta questo approccio alla salute

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Connessi 24 ore su 24, schiavi dei propri smartphone e raggiungibili in ogni istante: ormai la nostra vita è sempre più strettamente collegata a quella degli altri.

E se da una parte questo porta a molti vantaggi, dall’altra non riusciamo mai a staccare completamente la spina.

Studi hanno dimostrato che il tempo sui social dovrebbe essere limitato a 30 minuti al giorno, con la conseguenza di meno ansia e di una vita più sana. Anche star del calibro di Chiara Ferragni hanno deciso di prendersi delle pause, seppur brevi, dalla vita online.

Spegnere il cellulare, quindi, permette di vivere meglio e più felici.

Cosa dice la scienza

Sempre più scienziati discutono sull’abuso che si sta facendo dei cellulari anche proprio in virtù dell’aumento esponenziale che sta avvenendo da decenni. Ormai si vive costruendo la propria esistenza sui messaggi e vocali WhatsApp, si naviga su Google, si usa il navigatore, si controlla la posta elettronica o il meteo, si fanno acquisti online, si leggono notizie, addirittura si guardano film, si scattano foto e si fanno video e ogni persona trascorre almeno tre ore al giorno sui social media.

Negli ultimi anni, diversi studi hanno attribuito agli smartphone un lungo elenco di effetti collaterali che vanno dall’aumento dell’ansia al dolore al collo.

Un gruppo tedesco di ricerca guidato dalla dott.ssa Julia Brailovskaia del Centro di ricerca e trattamento sulla salute mentale della Ruhr-Universitat Bochum (RUB) in Germania ha reclutato 619 persone e le ha divise casualmente in tre gruppi: 200 persone hanno messo completamente da parte il proprio smartphone per una settimana, 226 hanno ridotto di un’ora al giorno la quantità di tempo in cui hanno utilizzato il dispositivo, 193 persone non hanno cambiato nulla nel loro comportamento. L’intento di questo esperimento era quello di capire quanto influisce l’utilizzo smodato del cellulare sul benessere delle persone. Hanno infatti scoperto che sia rinunciare allo smartphone sia ridurne semplicemente l’utilizzo di un’ora ha portato effetti positivi sullo stile di vita e sul benessere delle persone. Sembrerebbe anche che nel gruppo che ha ridotto semplicemente l’uso, gli effetti positivi sono durati più a lungo ed erano più stabili rispetto al gruppo di totale astinenza.

Già solo dopo una settimana le abitudini di utilizzo dei partecipanti sono cambiate a lungo termine tanto che anche dopo quattro mesi dopo la fine dell’esperimento le persone del gruppo di astinenza hanno utilizzato il proprio smartphone in media 38 minuti in meno al giorno rispetto a prima. Le persone appartenenti invece al gruppo che aveva trascorso un’ora in meno al giorno lo ha utilizzato fino a 45 minuti in meno al giorno. Di pari passo si è constatato come in queste persone era aumentata la soddisfazione per la vita e il tempo dedicato all’attività fisica. Anche i sintomi di depressione e ansia oltre che il consumo di nicotina sono diminuiti. Quindi, anche se rinunciare totalmente allo smartphone è forse impossibile vista la vita che si conduce, anche solo il ridurne il tempo, trovando un equilibrio ottimale giornaliero, potrebbe essere la soluzione ideale.

Alcuni consigli utili

Ma se spegnessimo il cellulare per un giorno alla settimana quali e quanti benefici potremmo avere nella nostra vita? Indubbiamente non pochi, perché potremmo finalmente rivolgere tutta la nostra attenzione ad altre attività che non siano rispondere ai messaggi, alle telefonate o controllare le notifiche sui social.

Il fatto di poter raggiungere sempre le persone ha anche creato delle cattive abitudini. A chi non è capitato di essere contattato per ragioni di lavoro alle ore più impensabili o nei giorni di festa? Oppure di ricevere messaggi in piena notte con il rischio molto serio di disturbare il sonno e di incorrere in tutte quelle patologie ad esso connesse? Usare il cellulare di notte non solo porta a conseguenze come un netto aumento dei livelli di stress, ma anche si incorre nel rischio di insonnia con ripercussioni poi a livello di energia nel giorno successivo e, se protratto nel lungo termine, anche a serie patologie difficili poi da debellare. Senza parlare poi di una vita fatta da continue distrazioni che portano a un cronicizzarsi di questa patologia con diminuzione dell’efficienza sia in ambito lavorativo (o di studio) sia nei rapporti umani.

La soluzione? Spegnere il cellulare un giorno alla settimana e godersi la vita senza preoccuparsi (anche) di immortalare ogni singolo istante.

Quali vantaggi se ne trae? Innanzitutto, maggior tempo libero, che spesso ci viene “rubato”, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, dal telefonino. Spazio da dedicare a noi stessi magari per fare un po’ di sport o praticare attività che facciano bene anche al nostro benessere mentale come guardare un film, stare con la famiglia, uscire con gli amici.

Meno ansia dovuta a tanti fattori, come ad esempio il messaggio che arriva nel nostro giorno di pausa e che magari ci fa subito correre la mente a problemi o imminenti scadenze di lavoro.

Più attenzione alle persone che abbiamo intorno, che siano i figli, la famiglia o gli amici.

Però possiamo non limitarci a solo un giorno alla settimana, in generale si potrebbe provare a utilizzarlo un po’ meno ogni giorno. Intanto spegnendolo nelle ore notturne, già un’ora prima di andare a letto per non essere tentati di guardarlo mentre ci addormenta. E poi è importante che l’accensione non sia la prima cosa che facciamo appena svegli: diamoci prima il tempo di fare una colazione sana e nutriente e di tornare in contatto con il mondo.

Durante la giornata lavorativa, poi, silenziare le notifiche di social e chat può aiutarci a migliorare la produttività.

Spegnere ogni tanto il cellulare, quindi, fa bene alla salute. È indubbio infatti che, quando vibra, suona o si illumina veniamo spesso distratti dalle nostre attività quotidiane comportando delle conseguenze non sempre positive.

Questa scelta viene definita “digital detox” e consiste in un periodo di tempo durante il quale una persona rinuncia a utilizzare smartphone, pc, internet e qualsiasi altro dispositivo per 6,12 ore o anche più giorni. Una scelta consapevole che permette di dedicare più tempo a se stessi ma non solo. Molti scelgono di passare queste ore lontano da social e dalla connessione immergendosi nella natura per tornare in contatto con essa e vivere in maniera più semplice per assaporare e apprezzare qualcosa che spesso passa in secondo piano.

Si può quindi scegliere di fare una passeggiata in un bosco, in campagna, in un parco o sulla spiaggia. L’importante è riuscire a disconnettersi da internet e dalla frenesia della vita quotidiana.

Vediamo alcuni disturbi provocati proprio dall’utilizzo eccessivo dello smartphone.

I rischi per la salute

Problemi alla vista

Sicuramente l’affaticamento oculare è uno dei primi disturbi a cui si va incontro utilizzando troppo lo smartphone, soprattutto considerando che, oltre a questo, si utilizza anche il computer e tablet.

La stanchezza che ne deriva è conseguente all’elevato sforzo dei muscoli del bulbo oculare, sia di quelli intrinseci che estrinseci, quelli cioè della messa a fuoco.

Inoltre, utilizzare il cellulare al buio porta a un danneggiamento della vista. Bisognerebbe infatti utilizzare il cellulare, pc o tablet sempre con una luce accesa e regolare la luminosità in linea con quella circostante in modo da non sforzare la vista.

Nomofobia

Con il termine “nomofobia” si intende la paura di rimanere disconnessi, una sorta di dipendenza da dispositivi con conseguente ansia e disturbi degli arti del polso e del collo, oltre a una diminuzione della capacità di concentrazione.

Alcuni studi hanno dimostrato che il tempo indicato da passare sui social dovrebbe non superare i 30 minuti al giorno in modo da ottenere una vita più sana.

Fomo

Il termine “Fomo” deriva da “fear of missing out” e indica la paura di perdersi qualcosa, di essere letteralmente tagliati fuori. Ecco, quindi, il bisogno irrefrenabile di controllare le notifiche, le storie dei contatti, i post sui social, le news del giorno, le e-mail… Insomma, risulta impossibile resistere e si vuole rimanere sempre aggiornati su quello che succede e che viene postato.

Burnout

È un vero e proprio esaurimento causato da estremo stress lavorativo. I sintomi principali sono: crescente disaffezione per il proprio lavoro, senso di esaurimento dell’energia e ridotta efficacia a livello professionale. Chi abusa degli smartphone non riesce ad avere un giusto equilibrio tra vita privata e lavoro ed è costantemente sotto stress. Sul lungo periodo può portare a una situazione di vero e proprio burnout con gravi danni alla salute.

Maggiore ansia

Tenere il cellulare sempre acceso, giorno e notte, rende contattabili anche per ragioni di lavoro nelle ore più improbabili o nei giorni di festa, compresa la notte. Questo può disturbare il sonno, aumentare lo stress e l’insonnia, fino a portare a un vero e proprio disturbo di ansia.

Spegnere il cellulare permette di avere più tempo per se stessi, praticare sport o attività utili per il benessere mentale e passare più tempo con gli amici e la famiglia.

Impatta sull’ambiente

Non spegnere mai il cellulare significa un maggiore utilizzo della batteria che andrà ricaricata più volte durante la giornata. Questo comporta non solo un consumo maggiore di elettricità, ma anche una riduzione della durata complessiva dello smartphone sostituendolo quindi più spesso impattando non solo dal punto di vista economico ma ance ambientale.

Radiazioni

Spegnere lo smartphone soprattutto di notte aiuta a ridurre le radiazioni che vengono emesse anche quando non li usiamo. Gli esperti, infatti, consigliano di mantenere i livelli di radiazioni più bassi possibile.

Se si spegne il cellulare si può anche lasciarlo vicino al letto di notte, questo per evitare che le radiazioni interferiscano col sonno e sulla salute. La modalità aereo è meno efficace da questo punto di vista in quanto la maggior parte degli smartphone emette comunque ancora una certa quantità di radiazioni.

Segnali che ci dicono che abbiamo bisogno di un digital detox

  • Lo smartphone è la prima cosa che si prende al mattino appena si aprono gli occhi e l’ultima prima di andare a dormire.
  • Si viene contattati per lavoro a qualsiasi orario.
  • Non si riesce a dedicare del tempo alle proprie passioni o alle persone perché si è sempre attaccati al cellulare o si ha la tendenza di fotografare e postare tutto sui social.
  • Si utilizzano social e si controllano whatsapp e le e-mail costantemente durante la giornata.
  • Le “impressions” sui social riescono a condizionare l’umore.
  • Non si riesce a concentrarsi sullo studio o il lavoro perché si è sempre distratti dallo smartphone.
  • Appena si inizia a leggere un libro, a guardare un film o non si ha nulla da fare se non rilassarsi si sente la necessità di utilizzarlo.

Come fare per staccarsi dal cellulare

È sufficiente iniziare il detox utilizzando il cellulare un po’ meno, magari spegnendolo la notte, evitare di guardarlo prima di addormentarsi e aspettare di aver fatto la colazione prima di accenderlo.

L’ American Academy of Pediatrics suggerisce di impostare un vero e proprio coprifuoco digitale in modo da promuovere un buon riposo notturno. Sarebbe consigliabile tre ore prima di andare a dormire spegnere tutti i dispositivi. Un altro consiglio è quello di non tenerlo sul comodino in modo da evitare tentazioni.

Piccoli accorgimenti durante la giornata possono aiutare a raggiungere questo obiettivo. Si può quindi procedere a mettere via il cellulare lontano dalla vista per 10 minuti ogni ora, fissandosi delle pause regolari e alzare lo sguardo fissando un punto lontano in modo da combattere la secchezza e l’offuscamento degli occhi.

 

Fonti bibliografiche

  • NOMOPHOBIA: NO MObile PHone PhoBIA, PubMed 
  • Fear of missing out (FOMO): overview, theoretical underpinnings, and literature review on relations with severity of negative affectivity and problematic technology use, PubMed