Si può mangiare la pizza a dieta?

Gustosa e buonissima, la pizza è l’oggetto del desiderio di chi è a dieta. Davvero bisogna rinunciarci?

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

La pizza. Parliamo della regina dei piatti tradizionale della cucina italiana. Buona, profumata e appetitosa, non poterla magiare a dieta è un piccolo dramma, uno dei sacrifici più duri da affrontare. La pizza del sabato a casa o con gli amici per molti è un rito e rinunciarci è davvero dura. È proprio così? In realtà l’impasto della pizza non è così grasso e calorico e può inserirsi senza problemi in un regime alimentare equilibrato. Ma… c’è un ma. La pizza va condita nel modo giusto. Quindi, via gli affettati, i carciofini sottolio, i formaggi troppo grassi, salsicce, wurstel e gorgonzola, che renderebbero la pizza una vera bomba calorica. Puntate, invece, sulle verdure o sulla classica pizza margherita o su una semplice ma squisita marinara (pomodoro e origano).

Insomma, non è necessario rinunciare alla pizza se sei a dieta, ma di sicuro non è un alimento che di per sé fa dimagrire. Solo una dieta ipocalorica, corretta e bilanciata, insieme a un po’ di attività fisica, consente di perdere i kg di troppo.

Cos’è la pizza

La storia della pizza risale a molte centinaia di anni fa e ha radici in diverse culture antiche. La pizza come la conosciamo oggi, tuttavia, è stata sviluppata in Italia e si è diffusa in tutto il mondo nel corso dei secoli.

L’antenato della pizza era la focaccia, un piatto a base di pasta per pizza condito con spezie, olio e formaggio, che era consumato nell’antico Egitto e all’epoca dei Greci e dei Romani. Si trattava di un alimento povero e versatile, che si poteva arricchire con gli ingredienti a disposizione per diventare un pasto completo.

Nel corso dei secoli, la pizza si è evoluta e ha acquisito la forma e gli ingredienti che conosciamo oggi. La pizza margherita, ad esempio, è stata creata in onore della regina Margherita di Savoia nel 1889 e consiste in una base di salsa di pomodoro, mozzarella e basilico, che rappresentano i colori della bandiera italiana.

Con l’immigrazione italiana negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, la pizza è diventata un piatto popolare in tutto il mondo. Oggi, esistono molte varianti di pizza, con ingredienti e tipi di cottura diversi in ogni Paese e regione. È quindi un cibo amato e apprezzato ovunque e rappresenta una parte importante della cultura culinaria italiana e globale.

Per chi è a dieta mangiare frequentemente pizza può essere poco salutare, per questo molti nutrizionisti consigliano di limitarne il consumo a una volta a settimana.

Ci sono poi alternative più sane alla pizza tradizionale, come la pizza a base di verdure o quella senza glutine per chi è celiaco. Inoltre, è possibile preparare la pizza in casa con ingredienti sani, come farina integrale, pomodori freschi e formaggi magri, per avere un pasto gustoso e sano.

Insomma, la pizza può essere un’opzione salutare anche a dieta se scelta con attenzione e consumata con moderazione come parte di una dieta bilanciata e varia.

Benefici e proprietà nutrizionali

La pizza può avere alcuni benefici a livello nutrizionale, se consumata in modo equilibrato e con ingredienti sani. Infatti, la scelta degli ingredienti, che siano salutari e poco grassi, è molto importante se si è a dieta, così com’è necessario consumare la pizza con moderazione evitando quelle industriali e surgelate. Scegliere ingredienti come verdure fresche, formaggi magri (come la ricotta ad esempio) e pasta per pizza integrale può aiutare a ridurre il contenuto calorico e aumentare il valore nutrizionale della pizza.

Ecco alcuni benefici della pizza.

  • Fonte di nutrienti: contiene importanti nutrienti, come proteine, carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali. Ad esempio, la pasta per pizza è una fonte di carboidrati complessi, mentre la salsa di pomodoro e gli altri ingredienti possono fornire vitamine come la vitamina C e il licopene.
  • Soddisfa il palato: è un alimento gustoso che aiuta ad appagare il palato e contemporaneamente a mantenere una dieta equilibrata.
  • Fonte di energia: apporta 279 kcal per 100 g di pizza e circa 53 g/100 g di carboidrati, quindi fornisce l’energia necessaria per affrontare le attività quotidiane.
  • Facile da cucinare: è un piatto semplice da preparare, versatile ed economico, che può essere cucinato rapidamente e con pochi ingredienti.

A titolo di esempio, ecco le proprietà nutrizionali della pizza pomodoro e mozzarella.

Nutriente Per 100 g di prodotto
Acqua (g) 39,3
Energia (kcal) 279
Proteine (g) 5.6
Lipidi (g) 5.6
Colesterolo (mg) 11
Carboidrati disponibili (g) 52,9
Fibra totale (g) 3.8
Sali minerali
Sodio (mg) 986
Calcio (mg) 12
Fosforo (mg) 48
Potassio (mg) 302
Zinco (mg) 1.4
Vitamine
Tiamina – B1 (mg) 0.20
Riboflavina – B2 (mg) 0.19
Vitamina B6 (mg) 0.18
Folati (µg) 52
Vitamina C (mg) 7
Vitamina D (µg) 0.02
Vitamina A – Retinolo equiv.(µg) 74
Vitamina E (mg) 1.28

Si può mangiare la pizza a dieta?

La risposta è sì. Piatto saporito e nutriente, la pizza con qualche accorgimento, può essere gustata tranquillamente anche a dieta.

Si può consumare una volta a settimana, a pranzo o a cena, ma solo quella, senza aggiungere supplì, olive ascolane o fritti vari. Nonostante l’apporto calorico si tratta in fondo di un piatto poco elaborato. Un pezzo di pizza preparata con ingredienti freschi e genuini e cotta al forno è ottima anche come spuntino, senza esagerare nelle quantità e scegliendo quella bianca o solo con il pomodoro.

Anche i nutrizionisti inseriscono la pizza nella dieta. La margherita, ad esempio, è composta da acqua, farina, sale, pomodoro e mozzarella, tutti alimenti che non fanno male alla salute. Si può poi scegliere una farina di tipo integrale e una mozzarella light.

È chiaro che se si vuole perdere peso è da evitare la pizza con i salumi o grassi di vario genere che ne aumentano l’apporto calorico.

Si può condire a crudo con un filo d’olio extravergine d’oliva e mangiarla a pranzo o a cena e comunque non oltre le 19. In questo modo l’apparato digerente ha tutto il tempo di smaltirla.

Sono tutte semplici accortezze che consentono di portare in tavola un piatto squisito e tipico della tradizione anche quando si deve perdere peso.

È meglio preferire quella al pomodoro rispetto a quella bianca, con un giusto quantitativo di mozzarella, senza esagerare. Per una pizza light si può usare la ricotta, buona, leggera e meno calorica.

Insomma, la pizza a dieta si può mangiare, ma scegliendo pizze semplici e poco elaborate, senza associare altri alimenti e rincordando che la perdita del peso è data da dieta+attività fisica, un binomio inscindibile.

La pizza fa ingrassare?

In questo caso la risposta è no. Come abbiamo visto, in una dieta ipocalorica si può inserire la pizza, come se fosse un piatto di pasta, magari eliminando il pane nel resto della giornata.

È meglio non andare oltre una pizza a settimana, scegliendo quelle poco elaborate e quindi meno caloriche, evitando prima antipasti con crocchette e supplì. Soprattutto niente birra, ma preferire l’acqua, non solo per le calorie in più, ma per l’impatto sul gonfiore addominale. Al massimo, è concessa una bruschetta al pomodoro, non troppo grande, e niente dolce a fine pasto. Sì, invece, alla macedonia.

Niente pizze al gorgonzola o ai 4 formaggi, con il salame, lo speck, la salsiccia o la pancetta o formaggi grassi come la fontina o la scamorza.

Può essere poi un’ottima strategia fare un pranzo molto leggero, diminuendo un po’ le porzioni, se si sa che la sera si mangerà pizza.

Quale pizza mangiare se si è a dieta

Una pizza margherita mediamente pesa circa 300 g; 100 g di pizza margherita apportano circa 279 kcal, quindi una margherita conta più di 800 kcal. Una marinara invece si attesta sulle 600 kcal. Altri tipi di pizza, più ricche e con più ingredienti arrivano a superare le 1000 kcal.

La scelta quindi è un po’ limitata ma nemmeno tanto: una margherita, una marinara, una bianca con verdure (magari con la ricotta al posto della mozzarella o solo verdure) o una focaccia con pomodorini e rucola senza formaggio o con funghi champignon a crudo e rucola.

In sintesi, la pizza ideale da mangiare a dieta è quella meno calorica che c’è, più è semplice, meno ingredienti ci sono, meglio è. Resta comunque gustosa e non comporta sensi di colpa.

Come si prepara la pizza

La preparazione della pizza prevede diversi passaggi ma può essere facilmente fatta in casa con pochi ingredienti base. Ecco una ricetta semplice per la preparazione della pizza:

Ingredienti per 3 pizze da 28 cm:

500 g di farina per pizza (meglio se integrale)

10 g di sale

10 g di zucchero

10 g di lievito di birra fresco

300 ml di acqua tiepida

Olio EVO

Salsa di pomodoro

Mozzarella (o ricotta)

Basilico fresco (opzionale)

Preparazione:

  • In una ciotola grande, mescolare la farina, il sale e lo zucchero. Per la pizza, è necessario usare una farina di grano tenero medio-forte, in grado di dare all’impasto elasticità e leggerezza. La pizza fatta in casa ha la caratteristica di essere alta e soffice e solo una farina con una forza tra 120 e 220 W riesce a garantire questo risultato. Quindi, è ottima una farina di tipo 0 o la farina Manitoba, che hanno un alto contenuto di glutine, fondamentale per un impasto alto e soffice.
  • Aggiungere il lievito di birra sciolto nell’acqua tiepida e mescolare per incorporare bene gli tutti gli ingredienti. Per avere una pizza ben lievitata è meglio non mettere più di 10 grammi di lievito di birra fresco. La lievitazione sarà più lunga ma l’impasto ne guadagnerà in leggerezza. La quantità di lievito va regolata anche in base alla temperatura esterna: in estate si possono ulteriormente diminuire le dosi, perché il caldo accelera la lievitazione.
  • Aggiungere gradualmente altra acqua tiepida e mescolare con un cucchiaio di legno o con le mani, fino a ottenere un impasto liscio ed elastico.
  • Trasferire l’impasto su una superficie di lavoro leggermente infarinata e impastare per alcuni minuti. Formare una palla e mettere l’impasto in una ciotola unta con un po’ d’olio d’oliva. Coprire con un panno umido e lasciare riposare in un luogo caldo per circa 1 ora o fino a quando non sarà raddoppiato di volume.
  • Dopo che l’impasto è lievitato, va diviso in porzioni uguali formando delle palline. Stendere ciascuna pallina con un mattarello su una superficie infarinata e formare un disco di pasta abbastanza sottile.
  • Preriscaldare il forno a 220°C. Mettere la pasta per pizza su una teglia o su una pietra ollare. Coprire con la salsa di pomodoro, la mozzarella tagliata a cubetti e il basilico fresco, se piace.
  • Cuocere la pizza in forno per 10-15 minuti o fino a quando la crosta non sarà dorata e il la mozzarella sciolta.
  • Servire calda!

Controindicazioni

Sono pochi i casi in cui è meglio rinunciare alla pizza: se si soffre di diabete, per l’impatto glicemico e se si soffre di gastrite. In questo caso, infatti, la combinazione pomodoro e mozzarella rende la pizza poco digeribile, quindi meglio optare per una focaccia con le verdure senza formaggio e senza pomodoro. Anche in caso di sindrome del colon irritabile, poiché la pizza può scatenare i sintomi tipici di questo disturbo come il gonfiore addominale.

Un’altra criticità è la cottura Le parti bruciacchiate, infatti, contengono sostanze nocive per l’organismo, quindi le parti nere sulla crosta della pizza è meglio non mangiarle.

Fonti bigliografiche