Pillola del giorno dopo: cosa c’è da sapere

Riguardo alla pillola del giorno dopo, ci sono ancora molti dubbi. Abbiamo cercato di fare chiarezza con l’esperta

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Serena Allevi

Editor specializzata in Salute & Benessere

Da sempre innamorata della scrittura e dei libri, lavora come editor e copywriter da circa vent’anni nel mondo del benessere a tutto tondo.

La pillola del giorno dopo è un metodo di contraccezione di emergenza recentemente diventata un farmaco senza obbligo di prescrizione (categoria di farmaci SOP).

Secondo le evidenze scientifiche raccolte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce la pillola del giorno dopo come una metodica di contraccezione di supporto (ndr. in riferimento al fatto che il suo utilizzo come contraccettivo non è da considerarsi abituale ma come “aiuto” nei casi in cui non vengano impiegati altri metodi nel modo corretto) da utilizzare il prima possibile a seguito di un rapporto sessuale non protetto, può prevenire il 95% delle gravidanze indesiderate se assunta entro tre/cinque giorni, a seconda delle formulazioni ormonali, dal rapporto non protetto.

Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Graziana Ascani, specialista in Ostetricia e Ginecologia, di chiarire alcuni dubbi che gravitano attorno all’assunzione della pillola del giorno dopo.

Cos’è e quando prenderla

«La pillola del giorno dopo si può definire pillola di intercezione (o pillola intercettiva), ovvero una forma di contraccezione dopo un rapporto a rischio di gravidanza – spiega l’esperta – La pillola del giorno dopo va pertanto assunta il prima possibile dopo il rapporto a rischio».

Se l’efficacia della pillola del giorno dopo è massima nelle prime 12 ore, è comunque possibile assumerla entro le 72 ore o 120 ore a seconda delle formulazioni ormonali. Nello specifico:

  • la pillola del giorno dopo a base del principio attivo levonorgestrel mantiene un certo grado di efficacia se assunta entro 3 giorni dal rapporto non protetto;
  • quella a base di ulipistral acetato può essere assunta fino a 5 giorni dopo il rapporto non protetto. L’efficacia dell’ulipristal acetato è tre volte superiore a quella del levonorgestrel, se la pillola viene assunta nelle prime 24 ore.

In generale, comunque, più tempo passa fra il rapporto e l’assunzione del contraccettivo, più è probabile che avvenga l’ovulazione. Per questo è importante procedere tempestivamente dopo un rapporto giudicato a rischio di gravidanza indesiderata, ovvero:

  • quando non sia stato utilizzato alcun metodo contraccettivo;
  • quando vi sia stato il fallimento o l’utilizzo non corretto di un altro metodo contraccettivo, come ad esempio lo scivolamento o la rottura del preservativo, una dimenticanza nell’assunzione della pillola contraccettiva orale o il fallimento del coito interrotto con eiaculazione in vagina o sui genitali esterni.

Come fare per averla

«Fino a qualche tempo fa era necessaria una prescrizione medica per avere la pillola del giorno dopo. Oggi ogni donna (ndr. anche minorenne, nel caso di preparati contenenti il principio attivo ulipristal acetato) ha diritto di richiederla direttamente in farmacia e ottenerla» spiega l’esperta.

Per legge, quindi, oggi si può ottenere la pillola del giorno dopo richiedendola semplicemente in farmacia senza bisogno di prescrizione. Un traguardo importante per la tutela della salute fisica e psicologica di donne e adolescenti, considerando che, come rilevato anche da un’indagine sulla contraccezione di emergenza (SWG-Health Communication), il 70% delle ragazze di età compresa tra i 18 e i 24 anni di età lo ritiene un presidio utile in emergenza dopo un rapporto a rischio o un contraccettivo che non ha funzionato nel modo dovuto. 

Dallo stesso sondaggio, peraltro è emersa anche una certa confusione tra pillola del giorno dopo e pillola abortiva, due preparazioni farmaceutiche completamente diverse sia per composizione sia per utilizzo e scopo:

  • la pillola del giorno dopo è definita appunto contraccezione di emergenza ed ha un’azione anti-ovulatoria: in pratica, blocca l’ovulazione prima che avvenga. Poiché non interrompe la gravidanza ma la impedisce, non può essere considerata abortiva;
  • la pillola abortiva, conosciuta come RU-486, viene usata invece per interrompere una gravidanza in atto (specificatamente entro le prime 9 settimane) ed è una forma di aborto di tipo farmacologico. Per accedere a questa preparazione è necessario recarsi in un consultorio familiare, dal proprio medico di famiglia o dal ginecologo, o ancora presso una struttura che effettua l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG).

Come si utilizza

Una delle domande più frequenti sulla pillola del giorno dopo, riguarda le modalità di assunzione.

«La pillola del giorno dopo va presa una sola volta, in un lasso di tempo più ravvicinato possibile rispetto al rapporto considerato a rischio. Una volta assunta, dopo alcuni giorni dovrebbe comparire una mestruazione. Questo succede nel 90/95% dei casi. Se non compare la mestruazione, bisogna sottoporsi a un controllo ginecologico. Anche se l’assenza di mestruazione non significa per forza di cose che la pillola non abbia funzionato» spiega la Dott.ssa Ascani.

Rispetto alla frequenza con cui può essere assunta, posto che non esiste una risposta valida e assoluta per tutte le donne, è bene:

  • non assumere la pillola del giorno dopo all’interno dello stesso ciclo mestruale: una dose ormonale eccessivamente elevata in così poco tempo potrebbe avere ripercussioni importanti sul ciclo mestruale.
  • evitare di assumere la pillola del giorno dopo per più mesi consecutivi.

Se ogni donna è libera di decidere quante volte prendere la pillola del giorno dopo nel corso della sua vita, quindi, l’importante è che sia consapevole degli eventuali effetti collaterali di questo farmaco. In caso di dubbi, è sempre consigliabile il consulto del proprio medico o del ginecologo.

Effetti collaterali

Pur essendo in generale ben tollerata, anche la pillola del giorno dopo può causare talvolta degli effetti indesiderati.

Nello specifico, «gli effetti collaterali della pillola del giorno dopo sono gli stessi della pillola contraccettiva. Considerando che la pillola del giorno dopo ha un dosaggio ovviamente più elevato rispetto alla pillola anticoncezionale. Quindi, tra i possibili effetti collaterali si annoverano i più classici della pillola: dalla cefalea, nausea o secchezza delle fauci» spiega la Dott.ssa Ascani.

«Sconsiglio l’assunzione nei casi in cui vi sia una familiarità per trombofilia o a chi ha già avuto problemi cardiocircolatori, vascolari o di ipertensione. È bene ricordare, inoltre, che ci sono alcuni farmaci che diminuiscono l’effetto degli estroprogestinici, tipo i barbiturici o alcune tipologie di antibiotico come, per esempio, l’amoxicillina» conclude l’esperta.

Ad ogni modo, in presenza di condizioni specifiche o di qualsiasi dubbio, è bene consultare il proprio medico o il ginecologo.