Lassativi naturali: quali sono e come usarli nel modo giusto

Cosa sono i lassativi naturali, come andrebbero scelti e quando è opportuno utilizzarli per ritrovare la regolarità intestinale

Foto di Tatiana Maselli

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Stipsi o stitichezza

La stipsi o stitichezza si definisce tale quando si ha difficoltà a svuotare l’intestino in modo regolare o completo. In condizioni ottimali, infatti, l’intestino dovrebbe essere svuotato ogni giorno, preferibilmente al mattino o almeno tre volte nell’arco di una settimana. Se invece il numero di evacuazioni è inferiore, si parla di stipsi. I sintomi della stitichezza includono, oltre alla mancata espulsione delle feci, anche dolori addominali dati dalla pressione del contenuto intestinale sulle pareti dell’intestino e dall’accumulo di gas che portano l’addome a distendersi.

Il motivo per cui si soffre di stipsi dipende sostanzialmente da un ridotto volume del contenuto intestinale, dalla consistenza delle feci e da una motilità intestinale diminuita. Queste anomalie possono verificarsi in condizioni particolari, ad esempio durante la convalescenza: se si è costretti a letto per un periodo medio-lungo o se si segue una dieta povera di fibre durante il recupero da una malattia, l’attività intestinale risulta rallentata. Quando invece si soffre di stitichezza per oltre tre mesi, il problema è cronico e può dipendere dalla propria costituzione personale, da una dieta squilibrata, da uno stile di vita sedentario o anche da patologie.

Cosa fare

La prima cosa da fare quando si soffre di stipsi cronica è quella di rivolgersi al proprio medico per escludere eventuali patologie. Se non vengono riscontrati particolari disturbi, l’intervento per risolvere la stipsi comprende generalmente una maggiore attenzione verso l’alimentazione e lo stile di vita.

Per poter funzionare al meglio, infatti, l’intestino ha bisogno di fibre. Le fibre alimentari si dividono in solubili e insolubili, entrambe benefiche per la regolarità intestinale. Le fibre insolubili percorrono l’intestino senza subire modificazioni importanti, aumentando così il contenuto intestinale e stimolando la peristalsi, cioè i movimenti dell’intestino. Le fibre insolubili formano invece composti gelatinosi e fermentabili che vanno a nutrire la flora batterica buona, fungendo dunque da prebiotici.

Quante fibre dovremmo mangiare al giorno per la regolarità intestinale? Il quantitativo ottimale è di circa 25-30 grammi al giorno e, poiché le fibre si trovano nei vegetali, viene consigliato di consumare cinque porzioni di verdura e frutta al giorno per coprire tale fabbisogno.

Oltre alle fibre, per combattere la stipsi sono importanti anche l’idratazione e l’attività fisica. Bere acqua a sufficienza nell’arco della giornata ed evitare uno stile di vita sedentario aiutano notevolmente a far funzionare al meglio l’intestino. Se l’intervento su alimentazione e stile di vita non dovesse sortire gli effetti sperati, allora si può ricorrere ai lassativi naturali, che vanno però scelti e utilizzati nel modo corretto.

Lassativi naturali

La natura mette a disposizione diversi rimedi lassativi, ma è importante sceglierli e usarli nel modo giusto. I lassativi naturali più forti sono i lassativi antrachinonici, cioè senna, rabarbaro, frangola e cascara, che si possono trovare in tisana, capsule, compresse o altri estratti. Gli antrachinoni sono molecole che vanno a irritare la mucosa intestinale; questa azione favorisce il richiamo di acqua all’interno dell’intestino e, di conseguenza, viene stimolata la peristalsi perché le feci diventano più morbide e voluminose. Il ricorso a questi lassativi deve essere però sporadico e non abituale, perché la sicurezza sul lungo periodo di tali rimedi è dubbia e, in più, l’utilizzo prolungato può “impigrire” l’intestino, rendendolo “dipendente” da queste sostanze. I lassativi a base di antrachinoni andrebbero dunque utilizzati in situazioni particolari e non bisognerebbe abusarne.

In caso di stitichezza, meglio dunque optare per lassativi naturali meno drastici, da associare comunque alla correzione di alimentazione e stile di vita. Esempi di lassativi naturali delicati, da usare ad esempio nella stipsi lieve, sono la manna, la viola e la malva ottimi rimedi per adulti, bambini e persone anziane.

La manna è una sostanza naturale ricca di zuccheri che si ottiene dalla corteccia del frassino che si assume sciolta nel latte caldo; grazie al contenuto di mannitolo e altri zuccheri, richiama acqua nell’intestino aumentando il volume delle feci e ammorbidendole. La viola e la malva si usano invece in infusione, lasciando in acqua calda un cucchiaio di fiori e foglie di una delle due erbe per alcuni minuti. Sono rimedi naturali emollienti, dunque aiutano ad ammorbidire il contenuto dell’intestino e a ridurre eventuali infiammazioni della mucosa gastrointestinale.

Altri lassativi naturali sono rappresentati da semi di psillio e semi di lino; questi piccoli semi sono ricchi di mucillagini che a contatto con l’acqua creano un gel. Ammorbidiscono così le feci, aumentano il volume del contenuto intestinale e, di conseguenza, stimolano la peristalsi e l’evacuazione.

Generalmente i lassativi naturali risultano controindicati in alcune situazioni, tra cui l’occlusione intestinale, e alcuni possono interferire con l’assorbimento di farmaci, dunque è sempre meglio rivolgersi al proprio medico o chiedere consiglio all’erborista o al farmacista per scegliere il lassativo giusto in base alla propria situazione.